mercoledì 20 aprile 2011

Commodore 64




Il giorno 5 del corrente mese una notizia molto particolare ha iniziato a diffondersi per il web a tamburo battente arrivando a compiere il giro del mondo in poche ore: 

Signori, il Commodore 64 è tornato.

Per rendervi conto delle dimensioni del "fenomeno" andate pure nel sito di qualsiasi prestigiosa testata giornalistica sia nazionale che mondiale e cercate "Commodore usa" o "Commodore 64". Io non aggiungo altro... una cosa mai vista.
Tutta la cultura pop degli anni 80 non può che avere un notevole potere nostalgico per coloro che hanno vissuto in quegli anni straordinari la propria infanzia o adolescenza, o in ogni caso la propria giovinezza.
Le indiscusse star tecnologiche dell'epoca furono senz'altro il Commodore 64  e i Commodore Amiga.
Nonostante il succedersi impietoso degli anni, non sono mai mancati sia nel web che fuori, numerosi ritrovi per discutere con passione di questi meravigliosi oggetti, ed è certo che nell'arco del 2010/11 si è registrato un'indiscutibile e palese esplosione d'interesse virale per l'elettronica e l'informatica Vintage... siamo dinanzi a un piccolo boom.
"Retropc"  e "Retrogame" sono diventati termini piuttosto diffusi con intere schiere di appassionati in costante aumento. Ad alimentare il fenomeno sono stati anche oggetti moderni quali ad esempio l'iphone della Apple che con successo ha riproposto emulatori Amiga e Commodore 64 fino a vari remake dei loro giochi più famosi.
Mancava ormai esclusivamente un evento di taratura planetaria per elevare e consacrare definitivamente questo fenomeno culturale, ormai maturo, al fine di sdoganarlo alle masse, e magari anche per guadagnarci su... why not?
Ebbene, questo evento è  accaduto.
In passato operazioni nostalgia in un certo senso simili a questa della commodore, e con il medesimo nome (ma non condotte con la medesima dovizia che ora andremo ad esaminare) hanno fallito, evidentemente era ancora troppo presto, e i marchi Commodore e Amiga giacevano di fatto praticamente in disuso.
Barry Altman, presidente della Commodore usa, ha dichiarato: "ci sembrava impossibile che nessuno ci avesse pensato..."
Eh si...qualcuno, per altro in ballo nella scena Amiga non ci ha proprio pensato, beh... ma a chi importa ormai? :-)

E allora, in buona sostanza, perché ci si è esaltati o dovremmo esaltarci tanto per questo Commodore 64?
Iniziamo subito con il confermare l'ovvia impressione che si ha dopo averlo visto per la prima volta.
Al suo interno c'è un normale PC paragonabile ai netbook di fascia alta;

PROCESSOR:Intel Atom D525 1.80GHz (Formerly Pineview-D)
CHIPSET:Intel NM10 (Formerly Tiger Point)
Next-Generation NVIDIA ION Graphics (ION2)
MEMORY:2 x DDR2 667/800 Single Channel DIMM slots (up to 4 GB)
GRAPHICS:Next-Generation NVIDIA ION Graphics Processor

Fermiamoci qui... e prima di continuare l'analisi dell'oggetto esaminiamo subito alcune aziende partner della Commodore, che evidentemente in qualche modo e nei limiti di ovvi accordi economici, si sono sentiti di poter aiutare C=Usa nella sua (apparentemente) strampalata impresa:



Due grossi nomi saltano immediatamente all'occhio (parlerò degli altri partner a tempo debito):

Disney e Motorola.

Come avete visto la promozione iniziale del commodore 64 è legata alla la pubblicazione Home Video di Tron Legacy della Disney, esattamente come avvenne al lancio dell'originale Commodore 64 nel lontano 1982 con Tron. Facile immaginare come questo abbia, e molto, contribuito alla clamorosa deflagrazione della notizia.
Il nome Disney appariva tra gli altri in un famosissimo software di Animazione per Amiga...assolutamente impressionante all'epoca in cui venne pubblicato: Video (e qui oso una personalissima considerazione, non potrei mai definire niente oggi "ufficialmente" Amiga se slegata e lontana da tecnologie e capacità grafiche di un certo livello)
Veniamo quindi alla Motorola, nome certamente fondamentale  per la storia della Commodore in quanto nota casa produttrice dei cervelli delle macchine Amiga con la famiglia di microprocessori Motorola 68000..
La Motorola pare essere intervenuta pesantemente nell'ambito della produzione della parte Made in Usa di questi nuovi Commodore 64, cioè il case...
Confesso che ad un'impressione iniziale si può facilmente cedere alla superficiale convinzione che non ci sia nulla di speciale nella realizzazione di questo case il cui scopo per altro è quello di ospitare una comune motherboard itx oltre ovviamente l'hard disk e il lettore bluray; molti sedicenti amanti di Amiga (e per proprietà transitiva di tutte le macchine Commodore) ancora oggi sostengono che ciò sia qualcosa di volgare, banale e realizzabile senza particolare passione.... ma non è esattamente così, sempre Altman dichiara:

"The only way to create exact original color was to take the original piece and have it spectrograph analyzed, in infrared and visual light spectrum and beyond," he said. "The cost was atrocious, and the cost of the chemical dye is even sicker."

Cioè l'operazione stessa di riconoscimento del colore originale del Commodore 64 al fine di replicarlo in serie, si è rivelata terribilmente costosa e possibile solo con metodi che caratterizzano aziende di assoluto livello.
Un appassionato utente italiano di macchine Commodore originali (che qui approfitto per salutare), Amiga sia classic che Ng si è sentito di dichiarare;

"Il Pantone arriverebbe dopo il RAL e sono comunque tinte, c'è qualcosa ancora... Immagina un grande MasterMind di polveri colorate da miscelare, si registra tutto e si va per prove che si verificano come errate solo quando la plastica e la miscela di colore (già liquida) sono una cosa solida. E poi daccapo finché, avvicinandosi sempre più, si trova l'Eureka. Standardizzate miscela e quantità (perciò si registrava tutto), si trovano poi tutte le tinte esatte.
Potevano usare mille modi più scrauti ed economici (sai quelle robe: "massì, grossomodo..") per scegliere il colore della scocca, invece hanno fatto tutte le analisi scientifiche possibili per poi ritrovarlo. Fa quasi paura pensare quanti soldi possa costare tutto questo procedimento..."

A tutto ciò aggiungiamo che un altro tratto d'interesse del Commodore 64 è la realizzazione di una tastiera simile (non identica per ovvi motivi) all'originale è nonché al tempo stesso utile per un suo uso moderno.

Commodore ha anche messo il vendita il solo case e tastiera, al prezzo di 250$... il prezzo certamente alto(e che per forza di cose renderà i modelli completi anch'essi molto costosi rispetto all'hw effettivamente utilizzato) per quanto visto direi che risulta abbastanza giustificato.
Ma non è detto che quando la produzione raggiungerà il suo finale regime(si parla di una capacità produttiva quantificabile in 20k unità al mese), il prezzo non possa scendere.
Veniamo al lato software, il Commodore 64 verrà venduto con installato la distro linux ubuntu... almeno fino a che C=Usa non completerà i suoi lavori sul CommodoreOS, presumibilmente una modifica della distro stessa per garantire un'esperienza di lavoro con le nuove macchine Commodore, e sopratutto l'imminente famiglia di Commodore Amiga, piacevole quanto l'originale, ma dannatamente potente in termini di software disponibile (Open Source).
Mi piacerebbe poter dire di più su questo Commodore Os, che ritengo un punto cruciale del progetto finale di Commodore Usa...ma in pratica nulla ancora è stato mostrato e ben poco è certo, a parte un cuore Linux, e che offrirà una modalità emulazione del C=64 originale in modo assolutamente immediato e semplice.
Si attendono comunque notizie a breve...

C=Usa non ha celato fin dal principio l'intenzione di far rivivere Amiga, e di riunire il marchio Commodore con Amiga...definitivamente. Dopo mesi di riflessioni, sono giunto alla consapevolezza che la via da essi intrapresa era l'unica realmente praticabile e con un possibile successo in fondo ad essa. Una sola via tra vari binari morti (come ad esempio l'uso di Cpu PPC, per fortuna scartato a priori)
Molti osservatori, tecnici, programmatori, perfino ingegneri che lavorarono direttamente all'originale Amiga ritengono che oggi essa sarebbe "dentro" un PC X86 costruito l'hardware mainstream... quindi credo che la distanza tra questi futuri Amiga e la mancata reale evoluzione di Amiga, vada colmata nei particolari, e anche nel dar luce ad un Os (si, anche linux se necessario...)degno, e quindi infine il tutto ben marchiato con le parole magiche.
La scelta Intel Nvidia è stata effettuata anche con un occhio di riguardo al sistema operativo Aros, ormai da un decennio soluzione x86 per i nostalgici Amiga, che essendo open source potrebbe raggiungere pian piano anche un ruolo centrale per la Commodore... oltre che conquistare persino i cloni amiga classic (che qui non tratteremo).

Voi da che parte state? Meglio che Amiga riposi definitivamente in pace... o che torni a prendere a dolorosissimi calci in c... gli avversari, costi quel che costi? Ricominciando dal Commodore 64...ovviamente.