martedì 10 aprile 2012

Addio a Jack Tramiel: Padre di Commodore




Nelle ultime ore una triste notizia si è diffusa sul Web con la leggerezza di una brezza appena percepibile, nulla di paragonabile a certi tsunami che spesso si abbattono nella dimensione virtuale scuotendo milioni di Blog e Social Network. 
All'età di 83 anni è scomparso Jack Tramiel, il fondatore di Commodore e fautore di quel Commodore 64 che segnò l'inizio di una rivoluzione storica, culturale e tecnologica, che oggi porta tutti noi a possedere svariati dispositivi informatici domestici, portatili, o dalle dimensioni talmente ridotte da funzionare sul palmo di una mano.
Un uomo che con la sua idea e avvalendosi di validi ingegneri annientò la concorrenza sia occidentale che giapponese, e la cui impronta resterà tra le più profonde e importanti nella storia dell'informatica.

“We need to build computers for the masses, not the classes"

E' legge di natura che con l'avanzare degli anni e al succedersi di nuove generazioni, alcune personalità così importanti giungano alla fine della loro esistenza. Nell'ultimo anno oltre al compianto Jobs, più sommessamente e senza frastornanti disperazioni di massa abbiamo ad esempio perso inventori di linguaggi di programmazione diffusissimi, come Dennis Ritchie e il suo linguaggio C, e così anche altre figure di rilievo... 
...e ieri Jack Tramiel.

Non tutti seppur ex utenti Commodore ricordano questa figura tanto importante, che nato in Polonia e sopravvissuto agli orrori della seconda guerra mondiale, con una famiglia sterminata dai nazisti, emigrò nel Nuovo Mondo dove diede il suo pesante contributo alla costruzione dell'attuale cultura contemporanea.
Nel 1984 egli fu costretto a lasciare C=, e quindi da vecchio leone quale era provò a trasformare L'Atari, all'epoca in crisi, in una nuova Commodore; e per poco non riuscì anche a mettere le mani sul nascente progetto Amiga, infine concretizzato da C=... ma che vide nell'Atari ST di Jack un coriaceo e fondamentale concorrente.



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