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domenica 1 aprile 2012

Commodore OS tips and tricks #6 (WorkbenchX)


Il look del Commodore OS si è fin'ora contraddistinto per l'uso di colori forti e accesi con una massiccia presenza di effetti grafici Compiz Emerald, questa scelta rivelatasi ottima come supporto per il Commodore 64x è stata affiancata dall'ultimo update da due diverse alternative, una per la linea Vic e l'altra per Amiga, quest'ultima non ancora definitiva. Benché con i prossimi Update con ogni probabilità verrà data una diversa visione, ecco un modo per ottenere un desktop dal sapore fortemente Amiga New Generation, denominata Wb-X.
Per prima cosa scaricare il pacchetto contenente il nuovo tema Emerald e alcune immagini ed icone: QUI

Dopo dal menù Sistema-->Commodore Extras-->Select Commodore OS Vision Theme selezionate Amiga Silver Theme
In seguito al riavvio del C=OS dal menu Sistema-->Preferenze-->Desktop selezionate Windows Borders (emerald). Da Import caricate il tema emerald presente nel pacchetto che avrete già scaricato e decompresso.
A questo punto potete selezionare uno tra i vari sfondi desktop presenti nell'Update 8 del C=OS e che si abbini cromaticamente alle nuove finestre strettamente ispirate al Workbench di Amiga; QUI potete scaricare uno sfondo FullHD con il nuovo C=Amiga Mini by Commodore Computer Blog (Creative Commons by-sa-nc)
Infine nel pacchetto scaricato sono incluse anche le icone per la Cartella Home di NomeUtente, Ram Disk e Computer (La ram Disk è una cartella sita in /tmp ed è ridimensionabile dal menù Commodore Extras; dovete semplicemente creare un collegamenteo e trascinarlo sul desktop). Per cambiare le icone con quelle scaricate basta cliccare su di esse con il tasto destro, e in seguito sull'immagine dell'icona che apparità nelle Proprietà.
Se le icone selezionate diventassero nere diventando difficilmente visibili in uno sfondo scuro, basta cliccare con il tasto destro del mouse sul desktop -->cambia sfondo scrivania -->scheda tema-->personalizza -->scheda colori -->elementi selezionati (passare il colore da nero a grigio o altro)

Con il tema WorkbenchX ormai installato ritengo che alcuni effetti Compiz del tema di default vadano disattivati per ritornare a un aspetto globale più "solido" sia delle finestre che del Desktop; accedere quindi al pannello Visual Effect Setting da Sistema-->Preferenze-->Desktop e qui fare alcune prove disattivando le voci presenti o sostituendole con altre (tutto molto intuitivo).

E' ora possibile completare l'aspetto del WorkbenchX con un set d'icone (attualmente in beta) "Amiga OSX" ispirate a quelle di AmigaOS, ad opera di Luciano "Veg" Buffo, iscritto alla pagina facebook del Blog, ecco un'anteprima:




Scaricare il pacchetto QUI e scompattare il contenuto (una cartella di nome AMIGAOSLINUX) nella directory /home/.icons (per localizzare quest'ultima cliccate Home di nome Utente nel Desktop e poi ctrl+h per visualizzare i file nascosti e quindi la cartella .icons). Dopodichè con il tasto destro del mouse sul desktop -->cambia sfondo scrivania -->scheda tema -->personalizza -->scheda icone -->AMIGAOSLINUX ...et voilà
Per ridimensionare eventualmente le icone basta cliccare sull'icona Home avviando così Nautilus e da li nel menù Modifica-->Preferenze-->Preferenze Vista a Icone modificarne le dimensioni. 

martedì 21 giugno 2011

Standing on the Shoulder of Giants



Per molto tempo il sistema operativo di Amiga venne erroneamente identificato con il nome del suo desktop Workbench, e ciò a partire dalle iniziali versioni 1.x fino all'ultima 3.0 antecedente al fallimento della grande azienda produttrice.
Negli anni successivi tale Os, il cui sviluppo passò ad altre mani, iniziò a chiamarsi in modo più corretto AmigaOs arrivando sino alla definitiva versione 3.9 dedicata all'originale architettura 68K e capace comunque di  soddisfare le esigenze di chi per un bel po' di anni non volle abbandonare l'amata piattaforma espandendola con cpu più potenti, hard disk più capienti e quantitativi maggiori di memoria; per infine migrare inevitabilmente in piattaforme mainstream molto più evolute.
Ma il Workbench (Video) in realtà era un'applicazione del sistema operativo richiamabile da Shell con il comando loadwb, la cui principale funzione era quella d'interfacciare l'utente alla macchina tramite un intuitivo sistema di finestre e icone, con le quali avviare anche più applicazioni contemporaneamente, spostare o copiare file, e tante altre di quelle azioni che oggi noi tutti compiamo sui nostri personal computer con estrema naturalezza. Il tutto già nell'ormai lontanissimo 1985.
Negli ultimi giorni l'attenzione dei nuovi clienti e supporters di C=  dopo la raggiunta fase di commercializzazione, inizia inevitabilmente a concentrarsi sul venturo CommodoreOs, che pur essendo inizialmente destinato al C64x dovrà logicamente ispirarsi al Workbench di Amiga (il cursore lampeggiante sotto il Ready del C=64 potremmo rivederlo in fase di emulazione) e infatti da alcune recenti dichiarazioni dell'intraprendente e sagace CTO di C=Usa traspare la promessa di un ambiente desktop che rappresenti un'evoluzione diretta e moderna del Workbench seppur in esecuzione su un sistema operativo molto diverso qual è Linux.
Inizialmente il C=Os avrebbe dovuto proprio chiamarsi Workbench 5.0, ipotesi saggiamente accantonata in quanto il diritto di sfruttamento di tale nome è in mano a terzi.
Ma nonostante questo cambio di rotta all'inizio molti notarono subito quel 5.0; e come detto poc'anzi la numerazione degli AmigaOs 68k si fermava a 3.9.
L'intento era proprio quello di scavalcare idealmente (in quanto la natura dei due os è totalmente diversa) l'AmigaOs 4.x scritto per l'architettura PowerPC...
Questo iniziale approccio di C=Usa alla questione dell'os da inserire nei nuovi Amiga, e in parte a ragione, venne visto come una provocazione diretta e dissacrante a una scena che di per se non navigava (né ora naviga)  in entusiasmanti acque, ed è da considerarsi il peccato originale che ancora oggi separa i due ambienti C=Usa e AmigaOs da una cortina di fuoco :-)
Tuttavia dopo ormai ben 10 mesi dalla comparsa di C=Usa nella scena, la vera natura dello scontro oggi verte sull'irresistibile attrazione che questa ha esercitato su una minoranza di persone che aveva il semplice diletto di seguire qualcuna delle tante sfaccettature dell'hobbystica scena Amiga...
C=64 e Amiga sono nomi che hanno scritto con inchiostro indelebile pagine grandiose della storia informatica, ma dopo il fallimento Commodore milioni di utenti si trovarono purtroppo con nient'altro che una matita destinata a divenire nel tempo sempre più spuntata, e in questa metafora la piccola parte "eretica", oggi interessata all'opera di C=usa, è la gomma arancione all'altra estremità della matita che inizia a cancellare interi anni di un'esperienza ritenuta del tutto fallimentare...
E' il giunto il momento di ragionare in ottica moderna e costruttiva, di provare a spingere un nuovo progetto radunando forze fresche, entusiasmo, menti giovani, creando una nuova comunità capace di ridar vita a una filosofia che non era affatto legata ad un sistema operativo... ma piuttosto all'immagine del personal computer come formidabile strumento per fare.
Nei più significativi post del forum commodore-amiga.org si cerca proprio di definire questo nuovo e semplice assetto... e in quest'ottica viene inquadrato il nuovo C=Os linuxiano :-)
Arrampicarsi quindi sulle spalle dei Giganti? Ma quanto questi giganti attingono nella catena evolutiva informatica anche ad Amiga?

In ogni caso la questione Os su una macchina x86 non è certo un problema, no... non parlo di Windows (ovviamente installabile nelle macchine C=Usa), ma di quello che molti considerano il vero erede di AmigaOs, "Aros" il cuore pulsante della nostalgica scena.

Ma questa, per il momento, è un'altra storia...