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sabato 24 agosto 2013

Amiga Boing Ball Tutorial (Blender)

Ecco un breve video tutorial su come realizzare in pochi minuti la classica icona della piattaforma Amiga, grazie al potente software gratuito ed open source Blender, giunto alla release 2.68 per i più importanti sistemi operativi.


Il livello di difficoltà è adatto ai principianti, basta avere un po' di confidenza con quei pochi strumenti per poter seguire il tutorial anche grazie allo screencast che riporta le combinazioni di tasti e mouse utilizzate in tempo reale. Per chi fosse interessato, ma è totalmente a digiuno di grafica 3D e Blender, non resta che pazientare per l'arrivo di un'interessante libro,



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mercoledì 6 marzo 2013

Amiga Boing Ball 3D Remake


E' inutile stare qui a spiegarvi cosa sia la Boing Ball, forse in assoluto l'icona più abusata della storia Amiga e nata nel 1984 per mostrare le capacità della tecnologia Lorraine in procinto di essere presentata a un'importante fiera di elettronica per attrarre investitori (Atari e infine Commodore.)
Questa demo è stata in seguito programmata per tante alte macchine incluso l'8 bit di casa Commodore; quindi rivisitata su iOS,
Mentre su AmigaOS 4 è stata programmata una versione in pseudo 3D tramite il compositing dei driver 2D, si tratta di una patetica "tech demo" realizzata per l'AmigaONE x1000, simulando la prospettiva, data la grave mancanza di driver grafici 3D per l'OS di Hyperion... 
Quindi un vero remake moderno come dovrebbe essere realizzato? Ormai da parecchi anni la grafica bitmap ha lasciato il passo ai poligoni, agli shader e a tutte quelle amenità che oggi ci deliziano nei videogiochi. La dinamica della sfera dovrebbe essere gestita da un motore fisico bullet dato che essa si muoverà realmente libera nelle tre dimensioni, per tanto conviene anche inserire più boing ball in modo da ottenere un moto più complesso con urti e movimenti, traslatori e rotatori, in tutte le direzioni.
Detto fatto, con il game engine di Blender rapidamente si giungerà al risultato del video di questa demo in real time, il primo vero remake 3D della mitica demo Boing Ball, risalente a quasi 30 anni fa, firmato C.C.B...

Versione 1 



Versione 2









domenica 5 giugno 2011

E rimbalzò la Boing

Come più volte ho evidenziato una ricorrente e perpetua critica nei riguardi di Commodore Usa concerne la loro volontà di "appiccicare" degli storici loghi e nomi, quelli trattati in questo blog, su dei Pc X86.
Le motivazioni dietro le scelte di questa architettura Hardware e del sistema operativo LINUX son state fin ora ampiamente discusse e sviscerate in vari modi, e d'altronde proprio nel caso persistesse ancora qualche dubbio ho mostrato quale sarebbe l'insoddisfacente "futura" alternativa a tutto ciò, l'x1000

Proviamo quindi a rispondere definitivamente alla critica, approfondendo un po' la questione del marchio, del nome e ovviamente i relativi loghi.

Partiamo da un esempio scelto a caso :)


E' necessario dire qualcosa che già il logo stesso non sia capace di comunicare a un primo sguardo?
E' necessario lanciarsi in estenuanti discussioni tecniche?

No e no... milioni di persone ogni giorno portano a casa una scatola con questo simbolo spalmato sopra e il desiderato oggetto tecnologico dentro; e credete che costoro (magari anche voi) pensino al tipo di architettura, alla struttura del'OS, al suo kernel e ad altre amenità simili? Affatto, comprano semplicemente un prodotto Apple.

Ho già citato, e spesso citerò nei miei ragionamenti la casa di Cupertino, e tengo a precisare che non ho nulla contro questa, però non nascondo che nei primi passi di Commodore, i primi vagiti, qualcuno potrebbe favoleggiare quel primo esistere del Davide contro il Gigante (ipotesi allo stato attuale che mi rendo conto essere totalmente risibile ;)




 

Ecco le due primissime impronte di Commodore Usa, cioè la licenza di utilizzare tali marchi... inutile sottolineare come le reminiscenze dovute alla visione di questi simboli e nomi sono ancora oggi dai 30 anni in su decisamente molteplici e nostalgiche.
Tuttavia esiste anche un altro logo che ha accompagnato Amiga nella sua travagliata e sofferta storia seguente al fallimento di Commodore del 1994.

La boing ball :D



Per chi non ne avesse mai sentito parlare, o magari soltanto vista ma senza conoscerne le origini basta osservare questo breve video.
Questa celebre demo fu programmata principalmente per illustrare le capacita  multitasking di Amiga, infatti nella dimostrazione in cui essa venne mostrata, il computer Amiga era contemporaneamente impegnato nell'esecuzione della demo, del workbench, ed anche di altri programmi; e grazie alla feature drag screen si vedeva come questa demo non influenzasse minimamente l'operatività del sistema.
Per esaltare le peculiarità di Amiga occorreva che la demo non dovesse tenere occupata, se non minimamente, la Cpu, cioè un MC68000 a 7mhz, e quindi per quanto essa simulasse bene il moto prospettico tridimensionale di una sfera con molte facce, era principalmente frutto di abili trucchi e uno pseudo 3D. Osservando bene la sfera (o meglio il poliedro che nel 3D approssima una sfera) si nota che il contorno di questa non varia mai nella sua geometria oscillando semplicemente in lungo e largo per il monitor, ma non in profondità, e che l'effetto di rotazione della stessa bitmap era simulata alternando tra loro opportunamente i colori a scacchi bianco e rossi.
Un metodo concettualmente simile a molti videogiochi di corse automobilistiche dell'epoca 8/16bit dove occorreva creare l'illusione prospettica di uno scenario che scrollasse fluidamente intorno l'automobile, senza ovviamente poter far ricorso a tecnologie 3D che vennero implementate nei videogiochi soltanto molti anni dopo, e ahimè dopo il fallimento stesso della Commodore.
(In ogni caso credo che la potenza di calcolo della cpu Mc68000 fosse sufficiente per simulare in vero 3D poligonale e abbastanza fluido una simil sfera del genere, ma la cpu avrebbe dovuto sobbarcarsi il calcolo in prospettiva di ogni vertice, e nascondendo anche i poligoni dietro quelli immediatamente visibili)

L'immagine della boing ball da me realizzata, così come quelle utilizzate oggi, è un banale esercizio per qualsiasi software di grafica 3D



Una primitiva sfera con un materiale procedurale ottenuto mixando rosso e bianco con un operatore checkers (con il quale è possibile decidere anche il numero dei quadrati), questione di pochi click del mouse...
A metà e oltre degli anni 90 Amiga Technologies che vendeva gli ultimi amiga 1200 e dei nuovi 4000T, rimanenze delle fabbriche originali, adottò per logo la Boing Ball e una nuova estetica della parola Amiga:




La scelta probabilmente derivava dalle infinite battaglie legali che videro nel tempo fare a pezzi un po' tutto quello che riguardava Commodore e Amiga: loghi... hardware, sistema operativo, kickstart ecc ecc.
Un tristissimo e insanabile spezzatino al quale penso e spero sia giunta ora di dare un definitivo colpo di spugna; riunificando esclusivamente ciò che è utile e ricominciando da scelte commercialmente e tecnologicamente logiche e sensate.
Ovviamente è una questione puramente soggettiva e di gusti personali scegliere il preferito tra questi loghi e gli originali, non c'è dubbio...ma alla fine i gusti individuali non bastano a ottenere il giusto richiamo
La riconoscibilità universale, infatti, dei marchi originali Commodore e Amiga, con dei loghi che oggi è facilmente possibile rendere in modo molto più accattivante mediante l'uso della grafica computerizzata, ha un valore intrinseco che le novità di C=Usa stanno delineando come veramente alto... e soprattutto come pochi ne esistevano in ambito informatico.