L'AmigaONE X1000 era la solenne promessa di rinascita che l'azienda A-Eon rivolse al piccolo gruppo di appassionati/fanatici del sistema operativo AmigaOS 4.x (OS4), ancora oggi ostili alla realtà storica della morte di una grandiosa piattaforma informatica, Amiga, successivamente alla prematura scomparsa di Commodore nel lontano 1994, un fallimento che decretò l'inizio della fine del supporto ad Amiga da parte delle principali software house dell'epoca, determinando di conseguenza la migrazione in massa degli amighisti verso altri sistemi.
A-Eon fondata nel 2009 ritenne che allora i tempi fossero maturi per la commercializzazione di un nuovo hardware appositamente ideato per OS4 e per tanto destinato a rappresentare agli occhi del mondo informatico il clamoroso ritorno nel 2010 di Amiga, un quarto di secolo dopo la presentazione dell'A1000 datata 1985
X1000 che invece si è infine presentato al mondo cosi, precipitando progressivamente in un baratro d'insensatezza che in questo lungo e articolato post proveremo ad analizzare nel dettaglio.
I primi roboanti annunci sulla produzione
dell'x1000 risalgono circa a fine 2009 / inizio 2010, con dietro già una fase di
sviluppo del progetto lunga forse qualche anno. La data di commercializzazione
di questo computer fu impressa nella testa dei fans come Estate 2010, tramite varie immagini
promozionali di cui alcune ispirate all'avvento del divino Monolito nero del
romanzo (e poi film culto) 2001 odissea nello spazio...
o anche con questo tipo d'immagini che preferisco non commentare...
"IO CREDO"
Oggi, due anni dopo, è stato faticosamente raggiunto il traguardo della vendita di una prima serie limitata dell'A1-X1000, si pensa nell'ordine massimo di alcune decine di modelli, mentre l'entrata definitiva in commercio è stata rimandata ancora di qualche mese (vedremo alla fine del post la relativa pagina web dei preordini con i prezzi).
Per cui tra il 2009 e l'attuale 2012, tenendo sempre ben presente che gli anni in informatica da un punto di vista evolutivo possono pesare come secoli e i decenni come intere ere geologiche, si è passati per tutta una serie di rinvii che a molti parvero il preludio di un più che probabile fallimento, suscitando anche notevoli polemiche e scavando un profondo solco tra le opinioni generali della scena ben prima che l'x1000 giungesse finalmente nelle case dei suoi primi acquirenti.
Nel tentativo di reprimere in qualche modo il serpeggiante malumore dei fan AmigaOS, allo scadere delle diverse date di uscita sul mercato man mano posticipate da A-Eon, la stessa azienda era solita fornire scuse risibili come ad esempio dei ritardi dovuti al capodanno cinese (2011) o spediva dolcetti a qualche testata giornalistica svelando così finalmente, a fine 2010, la Cpu PowerPc da montare in questa scheda, la PA6T-1682M dual-core 2.0 GHz
Questa CPU da dolcetto si è rivelata infine un brutto scherzetto per chiunque credeva ingenuamente che si trattasse di una scelta vincente.
Se siete capitati in questo blog per caso e non conoscete i retroscena della storia Amiga seguente il fallimento della Commodore, vi starete chiedendo PowerPC? Si, è probabile che il vostro ricordo della linea Amiga di Commodore sia giustamente rimasto all'architettura Motorola 68k, in quanto Amiga non ebbe modo di evolversi ulteriormente e mai venne prodotto un modello dotato di CPU PowerPC. Per capire allora il perché ancora oggi ci si ostina a sostenere un'architettura morta a uso Desktop (Apple docet) quale il PPC, vi consiglio la lettura di:
e anche della rubrica controinformazione del Blog
Ma prima di mostrarvi i benchmark su AmigaOS di questa CPU il cui costo credo sia stato di ben 500$ al pezzo (edit: nel frattempo il costo è salito all'impossibile cifra di 1000$, vedere il link in fondo al post per ulteriori dettagli) passiamo per un ulteriore premessa.
Il sistema operativo Vintage e hobbystico AmigaOS 4.X ha una "concorrenza" nell'altrettanto amatoriale soluzione offerta dal sistema operativo chiamato Morphos, che sotto vari aspetti è molto simile ad OS4 e sviluppato da un diverso e pragmatico team tedesco che da circa due anni è riuscito nell'impresa di supportare egregiamente l'originale hardware Apple PowerPC prodotto dalla casa di Cupertino nella prima metà degli anni 2000, cioè svariati modelli Mac antecedenti lo swicht di Apple alla ben più conveniente architettura Intel x86 al tempo della seconda migrazione storica dopo la precedente 68k-->PowerPC
L'evoluzione dei computer Apple è ritenuta da vari osservatori neutrali, un ottimo punto di riferimento per capire cosa gli anni avrebbero riservato alla pur rivale piattaforma C=Amiga.
I Mac PPC della Apple supportati da Morphos (Powermac, Macmini, E-mac, Powerbook) sono quindi il diretto e ovvio metro di paragone per questo X1000 e lo dimostra il fatto che negli ultimi anni i fan di OS4 ipotizzavano una netta supremazia prestazionale del venturo monolite di A-Eon, nei confronti dei computer vintage della mela morsicata:
"L'A1-X1000 era destinato a divenire il più potente sistema desktop con CPU PowerPC mai prodotto"
E intendiamoci, l'X1000 non ha niente a che vedere con l'architettura originale Amiga alla stregua di un qualsiasi PC in vendita oggi nei supermercati, in quanto l'unica reale differenza tra i PC e l'X1000, sarebbe l'impiego di una CPU PPC anziché X86_64; con in più la presenza di un coprocessore dual core Xena a 500mhz, la cui utilità non è stata fino ad ora chiarita né da A-Eon né pare essere nota ai pochissimi sviluppatori amatoriali della scena e che lascia la netta impressione di esser stato inserito nell'X1000 come soprammobile, o al più per innescare la notevole fantasia degli utenti OS4 che spesso e volentieri si spinge oltre i confini della realtà oggettiva.
Ancora oggi pesa l'intervento a gamba tesa risalente a circa metà 2011 di un famoso ex ingegnere Commodore, David Haynie, personaggio fino ad allora molto apprezzato dagli amighisti spesso morbosamente attaccati a tutto ciò che è pertinente alla storia Amiga, il quale bocciò su tutta la linea l'X1000 promuovendo invece il progetto di un clone classic come il Natami, che magari un giorno troverà spazio su questo Blog.
Dicevamo quindi che dall'A1-X1000 ci si attendeva un po' tutti delle prestazioni che pur essendo destinate a restare lontane dai processori Intel e Amd, sia attuali che di svariati anni fa, avrebbero quanto meno raggiunto e superato qualsiasi sistema desktop professionale PPC prodotto prima del definitivo abbandono in tale ambito di codesta architettura, ma i fatti dipingono oggi ben altro scenario, ed ecco i crudi risultati di una batteria di bench effettuati su queste macchine:
Gli ultimi tre grafici consentono anche un confronto con delle CPU x86 ormai antiquate e fuori mercato e non si è proceduto a inserire CPU Intel o Amd attuali perché il risultato in questi bench sarebbe stato particolarmente impietoso...
La conclusione a cui rapidamente si giunge osservando questi benchmark è che l'X1000 con AmigaOS 4.x non solo non surclassa le macchine Apple dotate di CPU PowerPc G4 (restando ovviamente ancor più lontano dagli Apple G5 di frequenza molto più alta) ma in certe situazioni riesce persino a prenderle sonoramente. Io stesso, possessore di un Powermac Quicksilver 02 con CPU G4 933Mhz, acquistato su ebay due anni fa alla cifra di 80€, non mi ritroverei molto lontano in termini prestazionali dall'X1000 in analoghi test e/o applicazioni eseguite sotto Morphos, un sistema operativo come detto abbastanza simile e altrettanto hobbystico di OS4. Ed è importante sottolineare che la natura dei test effettuati è tale che i bench non possono essere significativamente influenzati dall'OS utilizzato.
Il fatto che la CPU dual-core dell'A1 (downclockata per questioni di stabilità operativa a 1,8Ghz), sia attualmente utilizzata in single core da AmigaOS, non migliora di molto la pessima figura fatta dell'X1000, ciò perché non solo non esiste la certezza che OS4 riuscirà mai a implementare l'smp, la memoria protetta etc etc, ma è un dato di fatto oggettivo che AmigaOS 4 dopo ben dieci anni di sviluppo resta ancora un cantiere aperto, una chiatta in alto mare e gli acquirenti sono in pratica destinati a indossare perennemente i panni dei beta tester paganti, a cui vien chiesto di scucire in data odierna notevoli cifre, nella promessa (non garantita) di ottenere tra parecchi anni qualcosa che al contrario è già desiderata da fin troppo tempo; cioè delle caratteristiche fondamentali per un qualsiasi OS moderno, e ovviamente fondamenta dei sistemi operativi mainstream, anche gratuiti, come ad esempio il linuxiano C=OS.
A meno che gli utenti OS4 non vogliano giustificare l'acquisto dell'A1-X1000 grazie alla possibilità di utilizzare una qualche Debian Linux PPC, meno interessante della controparte x86, cosa che sarebbe incredibile visto quanto hanno detto nell'ultimo anno in merito al C=OS e del suo essere Linux...
Edit: test successivi condotti mediante una distro Linux PPC denotano la debolezza dell'X1000 nei confronti dell'HW Apple PPC single core (Mos capable) nonostante Debian sia in esecuzione in dual core sull'AmigaOne di Aeon
Edit: Con il rilascio di Morphos 3.2 e il supporto ai G5, il confronto ridicolizza ancor più gli amigaone 500 di Acube e l'X1000 di Aeon
Tutto ciò delinea senz'altro i contorni netti e indiscutibili del penoso fallimento di tutta l'operazione AmigaOne X1000 e risulta di scarsa consolazione che esso resti la migliore macchina per l'esecuzione di OS4, in quanto non solo ciò fa capire che questa triste scena si nicchia non si affaccerà sul mondo informatico contemporaneo (x86 o ARM), ma getta una pessima ombra sull'altro Amigaone in commercio, la sam460 prodotta dall'italiana ACube system e venduta a un prezzo di oltre 1000€ che nei test riesce a prenderle da computer vecchi di 11/12 anni che oggi giacciono nelle discariche a pezzi.
Un triste primato quello dell'A1-X1000, che tra le altre cose cadrebbe istantaneamente se venisse ad esempio realizzato un emulatore, su base PearPC, di queste macchine PowerPC per Windows o Linux.
Potrei anche chiudere qui il post, invitando l'eventuale lettore ormai annoiato dall'argomento a spulciare il resto del blog... ma c'è ancora altro da dire per chiunque invece abbia la pazienza di leggere il resto.
E' facile comprendere che la scelta di una via così estrema e controcorrente come quella seguita nel 2012 dall'X1000 e l'ostinarsi ad arrancare sul binario morto dei sistemi desktop PowerPC, presenta infine un conto terribilmente salato, per dei risultati che come abbiamo visto vengono ridicolizzati dall'hardware mainstream prodotto su scala planetaria con una tecnologia molto più avanzata.
Infatti qui non stiamo parlando di aziende che operano nel mercato informatico ordinario, ma in un particolare settore detto di "nicchia", che tende a soddisfare i desideri di una piccolissima comunità che ha fatto di questi cosiddetti AmigaNG un hobby...
Quindi una situazione paradossale, grottesca, a tratti surreale come questa, è certamente da imputare e anche molto, alle convinzioni ferree (come una fede religiosa) di una scena di utenti e/o simpatizzanti che sta sprofondando sempre più nel ridicolo.
I sostenitori di A-Eon e AmigaOS 4.x, oppressi dall'amara realtà di queste prestazioni oggettivamente deludenti e generalmente inclini alla menzogna, hanno persino provato ricorrere a dei bench alternativi trovati sul web e a loro più graditi, esibendo così risultati di test non replicabili, addirittura estrapolati da fonti militari, in cui suddetta CPU operava certamente su processi altamente ottimizzati... il tutto ignorando volutamente le scadenti prestazioni ottenute nell'impiego stesso per cui l'X1000 esiste ed è stato prodotto, cioè l'esecuzione di AmigaOS; sputando persino sul lavoro dei propri "colleghi", o compagni di gioco, che hanno acquistato a una cifra a dir poco spropositata tale AmigaONE.
Questa incapacità congenita dei fan AmigaOS di guardare in faccia la realtà, li ha infine portati a dichiarare che non si potrà giungere a nessuna conclusione degna di esser presa in considerazione, senza prima passare esclusivamente per dei Benchmark effettuati in condizioni di maggiore e assoluto rigore...
Ma chi dovrebbe compiere tali test? Il Cern? La Nasa? Non è dato a sapersi.
Anzi, nei convulsi giorni in cui infuriava una siffatta e ridicola polemica, il fautore stesso di questa macchina nonché fondatore di A-Eon, Trevor Dickinson, è stato capace di una dichiarazione in merito ai Benchmark che a molti è apparsa come sconcertante e non di certo orientata al suddetto rigore invocato con forza dai fanboy OS4; qui una parte:
"As for benchmarks I don't really care about them myself. All I know is that performance in regular use is much faster and more responsive than that my either my A1-XE and Peg II running similar programs under AmigaOS4.1"
In breve, non gli importa molto dei Bench perché l'esecuzione o il caricamento di certi software, tra cui un porting di una vecchia versione di Firefox in versione perennemente alpha, caricano più velocemente o egli li percepisce come più reattivi.
Non credo che Trevor Dickinson acquisterebbe ad esempio una nuova automobile basandosi soltanto sull'assunto secondo cui il rivenditore sia giunto al concessionario, partendo da casa propria, impiegando 5 minuti di meno rispetto ad un altro modello di automobile e neanche credo che il Trevor acquisterebbe un'utilitaria degli anni 90 al prezzo di una berlina di lusso del 2012. Però senz'altro egli ritiene che sia il caso di promuovere il proprio X1000 senza dar peso alle prestazioni dello stesso e senza voler quantificarle in modo più preciso.
Nonostante la mancanza di una qualsivoglia analisi tecnica da parte dei produttori di questo X1000 (non so se ciò abbia un precedente nell'intera storia dell'informatica), non si è rivelato poi molto complesso trovare le cause di risultati tanto fallimentari. La PA6T è stata progettata ponendo come priorità il basso consumo energetico (5-13 watt) e per questo successivamente è stata impiegata in svariati ambiti quali router, sistemi di storage, apparati di telecomunicazione, computer di bordo, device militari o aerospaziali (fonte: puntoinformatico.it), e non sono quindi delle CPU pensate per i sistemi desktop, dove ad esempio nella fascia alta-entusiasta è la potenza ad essere una priorità rispetto ai consumi (e trascuriamo il fatto che l'X1000 prende severe bastonate anche dal modello più pulcioso debole e low-power intel Atom, figuratevi da un I7 di punta). Inoltre c'è da dire che lo sviluppo di questa CPU è stato interrotto...si tratta quindi persino di un ramo morto.
Dopo la dichiarazione del fondatore di A-Eon, che tra le altre cose ha pure implicitamente ammesso la debolezza dell'X1000 emersa dalle prove sul campo, i toni della polemica nei forum dedicati ad OS4 si sono smorzati ed è entrato in campo l'ultimo leitmotiv, molto simile a un dogma, rimasto ai fans AmigaOS:
"Os4 è un hobby... e l'x1000 resta il miglior Computer per AmigaOS"
Sul fatto soggettivo che possa o meno interessare AmigaOS, nessuno ha ovviamente nulla da ridire, ma sull'utilizzo del concetto di hobby in effetti a questo punto qualche perplessità sussiste...
Che io sappia esistono molti hobby che comportano delle spese di un certo livello, inutile anche fare esempi, ma un po' tutti condividono la fondamentale proprietà che a maggiore spesa corrisponde una maggiore e oggettiva qualità. Qualità/valore che nel caso del collezionismo viene espressa in maggiori quotazioni nel mercato che gli hobbysti medesimi creeranno... cosa che non avviene nella scena di nicchia AMIGA intesa nel suo insieme, dove altri sistemi operativi hobbystici al pari di OS4 sono:
-Aros: gratuito e sviluppato anche per hardware Mainstream x86
-Morphos: meno costoso e sviluppato per economico hardware Vintage (Apple PPC),
Due sistemi operativi ritenuti più completi e internamente consistenti di AmigaOS 4.x che invece soffre dei maggiori ritardi nello sviluppo, come nell'esempio lampante del 3D Real-Time assente a tempo indeterminato per questo A1, tanto che per lo stesso X1000 è stata pubblicata una demo remake dell'originale Boing Ball in uno pseudo 3D ottenuto tramite i driver 2D, similmente a quanto avveniva ai tempi dei primi giochi 3D del supernintendo...
A questo punto non resta che parlare del prezzo dell'X1000. Da questo link è possibile effettuare dei preordini (prezzi in sterline)
La configurazione base dell'X1000 con un masterizzatore, 1Gb di ram DDR2, una scheda grafica ATI HD4650 1GB, e ovviamente AmigaOS 4.x, si porta sulle 2600€ iva inclusa.
Se poi volete una tastiera con uno sticker boing-ball, un mouse, un giga aggiuntivo di ram (il massimo supportato da OS4 è 2 giga), il prezzo comprensivo di tasse e spedizione credo possa sfiorare le 3mila euro.
No, non cercate se in regalo ci sia una webcam perché non esistono driver del genere per AmigaOS 4.x
No non non cercate un paio di casse in omaggio perché non ci sono.
L'X1000 fin dal principio era da intendersi al più come un oggetto da collezione per irriducibili Geek... ma il risultato della sua messa in commercio, a questo prezzo e con simili prestazioni, ha scatenato un po' in tutti i forum Geek, in qualche modo a conoscenza dell'x1000, un'opera goliardica di messa alla gogna di suddetto A1, dove gli utenti andando a scovare nelle proprie cantine qualsiasi catorcio di PC fine anni 90 inizio 2000 hanno provato a replicare i test visti in precedenza allo scopo di rendere ancor più tragicomica una situazione che ha già di suo un notevole carattere grottesco.
Per concludere l'ultima amara osservazione da fare è proprio sulla questione collezionismo.
Chi ancora oggi parla e s'interessa di Amiga, inevitabilmente sarà un nostalgico possessore di diversi computer vintage e appassionato più degli oggetti in se che dell'effettivo utilizzo che se ne possa ancora fare. Le quotazioni dei computer Commodore e Amiga nell'usato possono anche raggiungere cifre piuttosto alte e in presenza del package originale (Video), magari in condizioni ottime, esse salgono ancora. Nel video avrete riconosciuto subito il classico stile delle confezioni Commodore, con ovviamente loghi e scritte ben note. L'X1000 nonostante il prezzo da workstation di lusso, verrà spedito senza la benché minima cura per il dettaglio, né con l'intenzione di conferire al prodotto una qualche riconoscibile identità.
Come vedrete, il simpatico e spendaccione pensionato del successivo video, tirerà fuori dal pacco l'anonima scatola della ditta produttrice del case, come e anche peggio di un qualsiasi assemblato comprato online (e magari poi nella sezione media del blog andate a controllore come C=USA imballa i propri computer)
La domanda è: come si fa a riconoscere che questo prodotto sia un Amiga?
-Non esiste un motivo tecnico oggettivo e universalmente riconosciuto per definire tale hardware un Amiga
-Non esiste un vero collegamento tra AmigaOS 4.x, interamente riscritto in linguaggio C per CPU PPC, e l'originale Workbench 3.x 68k (Amigaos era un tempo noto con il nome del suo desktop, appunto Workbench)
-Non hanno i diritti sui marchi Commodore, Amiga e relativi loghi, e stanno per perdere anche altri come ad esempio il carattere utilizzato nella scritta AmigaONE
-Non si sforzano di creare un'identità alternativa, d'impatto, o che sia minimamente colta
-Non è una macchina il cui Hardware sia competitivo come invece era Amiga fino alla sua fin; e nonché OS4 un sistema operativo del tutto privo di software moderno e professionale.
L'unico lato positivo di questa vicenda è l'aver potuto constatare il conclusivo ed incontestabile fallimento di un intero modo di pensare e intendere Amiga oggi, ormai giunto al capolinea e ciò giusto in tempo per apprezzare il lavoro svolto da Commodore Usa per la definizione di un nuovo fronte Amiga, molto più ufficiale con l'impiego dei marchi originali, certamente più sensato, moderno e funzionale...
L'informazione tecnologica Mainstream in questi articoli di Appunti Digitali rottama e ridicolizza l'AmigaONE x1000, nonché la relativa scena di fanatici:
AmigaOne X1000 the worst computer ever made