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sabato 7 settembre 2013

L'interesse per Commodore ed Amiga

Recentemente alcuni lettori mi hanno segnalato l'interessante topic del forum Amigaworld con l'analisi di Google Trends basata sulle ricerche effettuate tramite google (dal 2004) per la parola chiave AmigaOS (l'oggetto di culto informatico per qualche migliaio di fanatici); al che stuzzicato da questo simpatico strumento ho effettuato anche io alcune prove ottenendo dei risultati allineati a molti degli argomenti discussi nel Blog.

Innanzitutto ecco qualche indicazione sul funzionamento di Google Trends

Google Trends analizza una parte delle ricerche web di Google a livello mondiale in tutti i domini di Google, per calcolare il numero di ricerche eseguite con i termini inseriti rispetto al numero totale di ricerche condotte su Google nel tempo. Puoi scegliere di visualizzare i dati per determinate proprietà Google, tra cui Ricerca Web, Immagini, Google Shopping e News (alcune proprietà non sono ancora disponibili in tutti i Paesi/zone).
Nella pagina dei risultati vedrai:
  • un grafico con il volume di ricerca, indicante il livello di interesse per i termini inseriti nel corso del tempo (GMT), in scala da 0 a 100; i totali sono indicati accanto alle barre corrispondenti ai termini di ricerca (ulteriori informazioni sui criteri di rappresentazione in scala e normalizzazione dei dati)
  • un'analisi dei termini di ricerca suddivisa per categorie di classificazione
  • elenchi delle ricerche più frequenti e delle ricerche in maggiore crescita
  • una "mappa termica" del mondo che rappresenta geograficamente l'indice del volume di ricerca nelle regioni, nelle città e nelle aree metropolitane definite
Tieni presente che Trends utilizza i dati aggregati di milioni di utenti senza informazioni di identificazione personale. Inoltre, mostra solo i risultati dei termini di ricerca con una quantità significativa di traffico e applica soglie minime per l'inclusione nello strumento.

Partiamo dunque da tre parole chiave (delle prime due per evitare ambiguità, sarebbe meglio considerare una media dei loro risultati; potete cliccare per vedere da voi i singoli grafici su G.T.)


Non inseriamo la parola chiave "Amiga" perché nelle ricerche in spagnolo esso può restituire ben altro...

Diamo un'occhiata ai tre risultati contemporaneamente

Link (i risultati sono aggiornati al momento in cui leggete questo post)
Immagine (istantanea in data di pubblicazione del post):

Come è ben visibile, partendo dal 2004 (quindi 10 anni dopo il fallimento di C=) l'inarrestabile declino si è ormai ufficialmente tradotto nel definitivo oblio e non solo per AmigaOS, ma purtroppo anche per Commodore Amiga (la parte tratteggiata è una previsione di google)

Ora proviamo a fare un semplicissimo esperimento, confrontiamo queste tre parole chiave con "commodore 64"

Link
Immagine


Non solo notiamo la superiorità schiacciante (i grafici Amiga sono stati appiattiti in fondo), ma al punto E (verde) troviamo il picco dovuto all'azione di Commodore USA, capace quindi di una visibilità assolutamente mai raggiunta da Amiga INC, Hyperion e tutta la ben nota armata brancaleone che oggi va blaterando di Amiga NG ed AmigaONE. Allo stesso modo nel grafico precedente un picco minore nell'interesse per C=Amiga lo si è avuto sempre nel periodo della ex nuova C=

A questo punto procediamo con l'ultimo step inserendo solo Commodore

Link
Immagine

Chiaramente la parola chiave Commodore* può non riferirsi esclusivamente alla grande C, salvo considerare il punto H (viola) che è il medesimo picco e quindi riferito sempre all'azione di C=USA. I grafici amiga nel frattempo sono pressoché spariti in fondo...

Tutto ciò non fa che ribadire come in fondo il blasone e il nome C= sia sostanzialmente immortale in quanto colonna stessa della storia Informatica, e quindi che per Amiga l'unica via praticabile sia la ricongiunzione con il grande marchio Commodore; magari con il recupero sotto un solo tetto delle storiche icone della produzione ludica del mitico 16 bit di casa C= (ci riuscirà Ainc?) 

AmigaOS è un capitolo praticamente chiuso della storia informatica; l'unica chance di sopravvivenza a lungo termine per questo sistema operativo è nelle mani di Aros sia per il suo essere Open Source sia per essersi del tutto emancipato da obsolete piattaforme Hardware.

*nel motore di ricerca Google in Italiano la parola chiave Commodore restituisce CCB in prima pagina all'ottava posizione.

domenica 17 febbraio 2013

eBook gratuito! "Amiga, da informatica a religione"

Commodore Computer Blog ringrazia le migliaia di lettori di Amiga da informatica a religione





Con questo post inauguro la nuova attività del blog relativa alla pubblicazione di eBook e altro che potranno interessare tutti gli appassionati della grande C= (ben vengano eventuali collaborazioni), si inizia subito con un tema scottante che conclude la controversa questione della critica alla cosiddetta scena Amiga Ng, finalmente inquadrata per quel che è da questo documento unico nel suo genere.





Potete comodamente leggerlo sul vostro browser in questo stesso post, o QUI (issuu), 

oppure scaricarlo:
>> link diretto << (tasto destro del mouse e poi  salva con nome
>> Punto Informatico <<
>> mega <<         (potrebbe non essere accessibile) 


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unofficial and non-profit blog Amiga, Boing Ball wallpaper

martedì 18 settembre 2012

AmigaOS Sistema operativo o Culto dogmatico?



Attenzione, una visione più ampia del tema trattato in questo post è disponibile con l'eBook gratuito:  "Amiga, da informatica a religione (1985-2013)"

Durante l'acceso dibattito scaturito nel topic di un forum amighista dedicato al C=Amiga MINI, una minoranza di utenti/simpatizzanti AmigaOS 4.x (OS4) & AmigaONE, hanno esibito con orgoglio la loro definizione/dogma di Amiga...

Amiga è quel computer capace di eseguire nativamente AmigaOS,

...che consentirebbe di tracciare una presunta e sostanziale evoluzione di Amiga a partire dal fallimento Commodore fino ad ora (anche se sottoforma di pseudo nicchia del mercato tecnologico). 
Nonostante gli ex utenti Amiga al mondo (forse milioni di persone) da molti anni credono finita, terminata, morta, conclusa, la storica piattaforma informatica varata da Commodore, alcune centinaia di persone tra miliardi di esseri umani informatizzati, sostengono invece il contrario indicando un insieme sconnesso di computer detti AmigaONE come evoluzione diretta e coerente di Amiga sotto ogni aspetto a cominciare da quello tecnico e informatico.

Vediamo un po' allora che genere di coerenza è quella di questi fanboy OS4...

I sistemi operativi noti come Amiga OS sono i seguenti:

1) il Workbench di Commodore dalla release 1.x alla 3.0 (68k) (in seguito aggiornato al 3.1)
2) Amiga OS 3.5 e 3.9 (68k) (dalla release 3.5 il Workbench ritornò ad essere il nome del solo ambiente Desktop, e l'OS rinominato in AmigaOS)
3) AmigaOS 4.x (PowerPC) (tutte le versioni prodotte da Hyperion per una gamma di sistemi dotati di cpu PowerPC)

Gli OS dei punti 1 e 2 sono stati scritti per l'hardware classic (68k), cioè per gli Amiga strettamente attinenti ai modelli progettati e prodotti da Commodore (infatti gli unici universalmente noti e accettati come degli Amiga).

Trattandosi di un ovvio dato di fatto, per tutte queste release di OS3 vale la corrispondenza biunivoca tra: 

computer in cui AmigaOS è eseguibile nativamente <=> Amiga

Il dogma diviene una definizione non inesatta ma inutile e ridondante (ci sarebbero anche i cloni hardware come minimig e una recente nuova versione aga, ma questi esulano dal discorso e dai ragionamenti del post)

Arriviamo ora al controverso OS4 PPC, la cui storia è molto travagliata nonché caratterizzata da diverse battaglie legali e della quale al momento ci interessa solo il fatto che la software house produttrice Hyperion è in possesso del codice originale OS3 fino alla versione Workbench 3.1 (non è perfettamente chiaro però se e quali parti del codice di Aos 3.9 siano il loro possesso)

Quindi sappiamo che i sorgenti originali sono certamente nelle mani di Hyperion; un fattore che nella suggestione complessiva dei fans OS4 avrà l'importante ruolo di feticcio...

L'evoluzione informatica negli ultimi vent'anni ha mandato al macero in ambito desktop le architetture 68k e PowerPC, proclamando vincitrice quella Intel x86, con una recente un'avanzata di Arm che inizia a entrare in questa dimensione grazie ad economicissimi computer sempre più prestanti, dai consumi estremamente contenuti e operativi grazie a delle distro Linux dedicate.

E' utile sottolineare a questo punto che non mai è stato prodotto da Commodore alcun computer su architettura PPC e neanche esiste traccia di suoi progetti in tal senso.

Alcuni programmatori a conoscenza delle complesse vicissitudini delle “reliquie” Amiga, come ad esempio il codice originale di AmigaOS in questione, non hanno problemi a capire e spiegare il perché di una quasi completa riscrittura del sistema operativo OS4 nonostante i sorgenti posseduti da Hyperion...

Non c'è alcun bisogno di conoscere il codice originale per rifare o realizzare elementi chiave di un OS, astraendolo dall'architettura originale, sul quale esiste ed esisteva una vastissima documentazione tecnica fin dai tempi di Commodore.

Infatti OS4 è stato preceduto da due sistemi operativi analoghi come Aros e Morphos, il primo progettato con lungimiranza per non dipendere in modo stretto da una particolare architettura Hardware e l'altro per sistemi PPC come i Mac Apple G4 ... 

Negli anni in cui infuriava una guerra fraticida tra questi figli di AmigaOS, i fans OS4 hanno sempre provato a rafforzare le proprie convinzioni di Purezza Superiore basandosi sul fatto che solo il loro sistema operativo potesse legalmente chiamarsi AmigaOS, nonché l'unico ad avere uno stretto legame con il precedente OS3 grazie ai sorgenti originali a disposizione di Hyperion.
Infatti senza l'oggettiva definizione di una stretta parentela tra OS4 ed OS3 che ponga OS4 più vicino al "predecessore" rispetto agli altri due OS Amiga Like... il core business di Hyperion sarebbe in ultima analisi fondato sul mero sfruttamento del marchio “AmigaOS” in loro possesso. 
Sebbene quest'ultima critica era tutto sommato sopportabile, essa è divenuta insostenibile da quando in campo è scesa C=USA riunendo i marchi Amiga e Commodore nel suo piano di rilancio ampiamente trattato in questo blog.

C=USA è rapidamente divenuta il peggior incubo di questo piccolo gruppo di individui intenti a sostenere delle idee sempre più inverosimili...

(Ad esempio mesi fa in uno dei mille forsennati tentativi di screditare C=USA, una manica di neo-amighisti talebani si erano convinti, partendo da una vecchia pagina web non aggiornata da anni, che i marchi Amiga giacessero effettivamente in stato di abbandono e quindi acquistabili ad una cifra irrisoria; il più stolto di tutti credeva anche di poter rivendere il tutto a C=USA ad un penny il tutto per puro sfregio...)

Il codice di OS4 è chiaramente closed e non si può quindi curiosare su cosa ci sia dentro, tuttavia la logica, insieme a una serie di dati storici, aiuta a capire che fondamentalmente questo legame con OS3 riguarda principalmente la clonazione della sua struttura e riproposizione della “filosofia" (un legame analogo esiste anche in Morphos e Aros, con alcune caratteristiche comuni come ad esempio la compatibilità a livello di api con OS3).
I sostenitori OS4 ai quali evidentemente nulla importa di affacciarsi alla modernità, non vogliono (e non possono) rinunciare all'idea di un tangibile ed esclusivo cordone ombelicale tra OS4 e OS3, pena il crollo dell'intero costrutto mentale che (non si capisce perché) queste persone portano avanti quotidianamente da diversi anni, fino a quella che pare essere ormai divenuta una religione informatica.

Purtroppo per loro, gli adepti del culto dogmatico AmigaOS, a supporto delle proprie tesi non hanno esibito altro che un irrilevante giudizo di gradimento verso OS4 da parte di uno dei creatori dell'originale Aos, un OS risalente ad oltre un quarto di secolo fa... 
Un giudizio di gradimento dunque. Non un'analisi tecnica... ma fumo negli occhi. Risultando persino offensivi nei riguardi di chi aveva provato con calma e pazienza a riportare Amiga in un dibattito quantomeno di natura informatica.

Per tanto il filo al quale gli utenti più fanatici di OS4 restano aggrappati per rispettare il Dogma Supremo di partenza, più che sottile a questo punto appare del tutto immaginario. E d'altro canto non sarebbe neanche comprensibile quale vanto possa mai essere per OS4 uno stretto legame nel 2012, fino al livello dei sorgenti, con un sistema operativo tanto antico e creato per le risorse hardware di computer vecchi fino a oltre 20 anni fa (motivo per cui os4 è stato infatti totalmente riscritto), ma si sa che negli ambienti fondati su un dogma la ragione e la logica non sono certo di casa... da qui capirete facilmente il perché dell'immagine scelta per questo post (qui  in versione wallpaper FullHD).

Il busines degli AmigaONE di fatto si basa sull'applicazione di stickers su Hardware obsoleto mal supportato di volta in volta da Hyperion con il suo OS4 e cioè dei computer PPC  con il peggior rapporto prezzo/prestazioni della storia dell'informatica, che nulla hanno da spartire con i Commodore Amiga originali.

Secondo la definizione/dogma fin ora trattata se Hyperion realizzasse un porting di OS4 per una qualsivoglia architettura X questa diverrebbe istantaneamente Amiga (fosse anche l'hardware di una stampante multifunzione o di un tostapane) e a ruota una qualche improvvisata azienda potrebbe apporre l'adesivo AmigaONE... e tanti saluti all'evoluzione diretta e coerente da Amiga Classic ad AmigaONE professata fin'ora dai ministri del culto.

Tale ragionamento spiega il perché Hyperion mai procederà ad un porting di OS4 su x86, visto che il loro business trova ragion d'essere anche e soprattutto grazie alle convinzioni di natura dogmatica dei propri clienti, tra le quali rientra anche una sorta di antico odio e rivalità verso l'architettura Intel evoluta, economica e prestante.

Alla luce di ciò divengono molto più che grottesche le critiche storicamente rivolte a C=USA da parte dei sostenitori OS4, dato che C= impiega Hardware mainstream attuale e pienamente supportato dal C=OS Linux...  oltretutto un Hardware dove può essere eseguito Aros nativamente e/o in macchina virtuale. gettando così al macero anche OS3, considerato che Aros ha conquistato pure gli originali Amiga 68k con tanto di un nuovo kickstart open source.

Per liquidare questa sorta di delirante e patetico misticismo dei fanboy AmigaOS ed AmigaONE e fare un discorso conclusivo più serio, possiamo prendere a riferimento Apple e capire da essa che uno stretto legame tra hardware di epoche differenti neanche in quel caso esiste... la casa di cupertino nell'ovvio intento di produrre macchine competitive è passata seguendo l'evoluzione tecnologica per le famiglie di cpu: 68k, PPC, X86, con relativi stravolgimenti del sistema operativo MacOS e che ora ha creato un ecosistema dove iphone, ipad (iOS) stanno diventando di importanza cruciale secondo un raffinato business model che potrebbe mettere in crisi lo stesso computer generico, influenzando pesantemente l'operato della concorrenza (qualcuno ha detto windows 8 e Ubuntu?).

Quindi, in qualsiasi modo la si pensa, negare la parentela tra hardware attuali (C=AMIGA, AmigaONE etc) con gli unici e veri Amiga di 15/25 anni fa è solo un atto di obiettività non mirato a compiere discriminazioni o peggio denigrazioni, in quanto come logica e fatti dimostrano restano tutte realtà oggettivamente aliene ad Amiga e legate a quella dimensione originale soltanto grazie al mero sfruttamento di marchi.

Cosa realmente agli occhi dell'utente finale (ex amighista o meno che sia) è importante per arrivare ad un giudizio finale? A mio parere trattandosi di computer generici, oltre al feeling finale che include anche elementi estetici e di forma (Apple docet), bisogna tenere conto soprattutto del software disponibile, dello stato evolutivo dell'os impiegato e quindi del rapporto prezzo/prestazioni (tutte caratteristiche nelle quali gli amiga originali eccellevano)

Se invece se ne vuole fare una questione di "credo" o "sentimentale"... ok... ma i sentimenti non alterano i risultati oggettivi dei bench e non portano a uno sconto sul prezzo finale (anzi... può portare a prezzi fuori ogni logica del mercato, mode incluse, come l'assurdo e fallimentare AmigaONE x1000 ha inequivocabilmente dimostrato)



lunedì 13 febbraio 2012

Requiem for AmigaONE X1000 Dream: Cronaca di un disastro annunciato...






Attenzione, una visione più ampia del tema trattato in questo post è disponibile con l'eBook gratuito:  "Amiga, da informatica a religione (1985-2013)"


L'AmigaONE X1000 era la solenne promessa di rinascita che l'azienda A-Eon rivolse al piccolo gruppo di appassionati/fanatici del sistema operativo AmigaOS 4.x (OS4), ancora oggi ostili alla realtà storica della morte di una grandiosa piattaforma informatica, Amiga, successivamente alla prematura scomparsa di Commodore nel lontano 1994, un fallimento che decretò l'inizio della fine del supporto ad Amiga da parte delle principali software house dell'epoca, determinando di conseguenza la migrazione in massa degli amighisti verso altri sistemi.
A-Eon fondata nel 2009 ritenne che allora i tempi fossero maturi per la commercializzazione di un nuovo hardware appositamente ideato per OS4 e per tanto destinato a rappresentare agli occhi del mondo informatico il clamoroso ritorno nel 2010 di Amiga, un quarto di secolo dopo la presentazione dell'A1000 datata 1985


X1000 che invece si è infine presentato al mondo cosi, precipitando progressivamente in un baratro d'insensatezza che in questo lungo e articolato post proveremo ad analizzare nel dettaglio.


I primi roboanti annunci sulla produzione dell'x1000 risalgono circa a fine 2009 / inizio 2010, con dietro già una fase di sviluppo del progetto lunga forse qualche anno. La data di commercializzazione di questo computer fu impressa nella testa dei fans come Estate 2010, tramite varie immagini promozionali di cui alcune ispirate all'avvento del divino Monolito nero del romanzo (e poi film culto) 2001 odissea nello spazio...



 o anche con questo tipo d'immagini che preferisco non commentare...




"IO CREDO"

Oggi, due anni dopo, è stato faticosamente raggiunto il traguardo della vendita di una prima serie limitata dell'A1-X1000, si pensa nell'ordine massimo di alcune decine di modelli, mentre l'entrata definitiva in commercio è stata rimandata ancora di qualche mese (vedremo alla fine del post la relativa pagina web dei preordini con i prezzi).
Per cui tra il 2009 e l'attuale 2012, tenendo sempre ben presente che gli anni in informatica da un punto di vista evolutivo possono pesare come secoli e i decenni come intere ere geologiche, si è passati per tutta una serie di rinvii che a molti parvero il preludio di un più che probabile fallimento, suscitando anche notevoli polemiche e scavando un profondo solco tra le opinioni generali della scena ben prima che l'x1000 giungesse finalmente nelle case dei suoi primi acquirenti.
Nel tentativo di reprimere in qualche modo il serpeggiante malumore dei fan AmigaOS, allo scadere delle diverse date di uscita sul mercato man mano posticipate da A-Eon, la stessa azienda era solita fornire scuse risibili come ad esempio dei ritardi dovuti al capodanno cinese (2011) o spediva dolcetti a qualche testata giornalistica svelando così finalmente, a fine 2010, la Cpu PowerPc da montare in questa scheda, la PA6T-1682M dual-core 2.0 GHz





Questa CPU da dolcetto si è rivelata infine un brutto scherzetto per chiunque credeva ingenuamente che si trattasse di una scelta vincente.
Se siete capitati in questo blog per caso e non conoscete i retroscena della storia Amiga seguente il fallimento della Commodore, vi starete chiedendo PowerPC? Si, è probabile che il vostro ricordo della linea Amiga di Commodore sia giustamente rimasto all'architettura Motorola 68k, in quanto Amiga non ebbe modo di evolversi ulteriormente e mai venne prodotto un modello dotato di CPU PowerPC. Per capire allora il perché ancora oggi ci si ostina a sostenere un'architettura morta a uso Desktop (Apple docet) quale il PPC, vi consiglio la lettura di:


e anche della rubrica controinformazione del Blog


Ma prima di mostrarvi i benchmark su AmigaOS di questa CPU il cui costo credo sia stato di ben 500$ al pezzo (edit: nel frattempo il costo è salito all'impossibile cifra di 1000$, vedere il link in fondo al post per ulteriori dettagli) passiamo per un ulteriore premessa.
Il sistema operativo Vintage e hobbystico AmigaOS 4.X ha una "concorrenza" nell'altrettanto amatoriale soluzione offerta dal sistema operativo chiamato Morphos, che sotto vari aspetti è molto simile ad OS4 e sviluppato da un diverso e pragmatico team tedesco che da circa due anni è riuscito nell'impresa di supportare egregiamente l'originale hardware Apple PowerPC prodotto dalla casa di Cupertino nella prima metà degli anni 2000, cioè svariati modelli Mac antecedenti lo swicht di Apple alla ben più conveniente architettura Intel x86 al tempo della seconda migrazione storica dopo la precedente 68k-->PowerPC


L'evoluzione dei computer Apple è ritenuta da vari osservatori neutrali, un ottimo punto di riferimento per capire cosa gli anni avrebbero riservato alla pur rivale piattaforma C=Amiga.
I Mac PPC della Apple supportati da Morphos (Powermac, Macmini, E-mac, Powerbook) sono quindi il diretto e ovvio metro di paragone per questo X1000 e lo dimostra il fatto che negli ultimi anni i fan di OS4 ipotizzavano una netta supremazia prestazionale del venturo monolite di A-Eon, nei confronti dei computer vintage della mela morsicata:

"L'A1-X1000 era destinato a divenire il più potente sistema desktop con CPU PowerPC mai prodotto"

E intendiamoci, l'X1000 non ha niente a che vedere con l'architettura originale Amiga alla stregua di un qualsiasi PC in vendita oggi nei supermercati, in quanto l'unica reale differenza tra i PC e l'X1000, sarebbe l'impiego di una CPU PPC anziché X86_64; con in più la presenza di un coprocessore dual core Xena a 500mhz, la cui utilità non è stata fino ad ora chiarita né da A-Eon né pare essere nota ai pochissimi sviluppatori amatoriali della scena e che lascia la netta impressione di esser stato inserito nell'X1000 come soprammobile, o al più per innescare la notevole fantasia degli utenti OS4 che spesso e volentieri si spinge oltre i confini della realtà oggettiva.
Ancora oggi pesa l'intervento a gamba tesa risalente a circa metà 2011 di un famoso ex ingegnere Commodore, David Haynie, personaggio fino ad allora molto apprezzato dagli amighisti spesso morbosamente attaccati a tutto ciò che è pertinente alla storia Amiga, il quale bocciò su tutta la linea l'X1000 promuovendo invece il progetto di un clone classic come il Natami, che magari un giorno troverà spazio su questo Blog.


Dicevamo quindi che dall'A1-X1000 ci si attendeva un po' tutti delle prestazioni che pur essendo destinate a restare lontane dai processori Intel Amd, sia attuali che di svariati anni fa, avrebbero quanto meno raggiunto e superato qualsiasi sistema desktop professionale PPC prodotto prima del definitivo abbandono in tale ambito di codesta architettura, ma i fatti dipingono oggi ben altro scenario, ed ecco i crudi risultati di una batteria di bench effettuati su queste macchine:
















Gli ultimi tre grafici consentono anche un confronto con delle CPU x86 ormai antiquate e fuori mercato e non si è proceduto a inserire CPU Intel o Amd attuali perché il risultato in questi bench sarebbe stato particolarmente impietoso...
La conclusione a cui rapidamente si giunge osservando questi benchmark è che l'X1000 con AmigaOS 4.x non solo non surclassa le macchine Apple dotate di CPU PowerPc G4 (restando ovviamente ancor più lontano dagli Apple G5 di frequenza molto più alta) ma in certe situazioni riesce persino a prenderle sonoramente. Io stesso, possessore di un Powermac Quicksilver 02 con CPU G4 933Mhz, acquistato su ebay due anni fa alla cifra di 80€, non mi ritroverei molto lontano in termini prestazionali dall'X1000 in analoghi test e/o applicazioni eseguite sotto Morphos, un sistema operativo come detto abbastanza simile e altrettanto hobbystico di OS4. Ed è importante sottolineare che la natura dei test effettuati è tale che i bench non possono essere significativamente influenzati dall'OS utilizzato.
Il fatto che la CPU dual-core dell'A1 (downclockata per questioni di stabilità operativa a 1,8Ghz), sia attualmente utilizzata in single core da AmigaOS, non migliora di molto la pessima figura fatta dell'X1000, ciò perché non solo non esiste la certezza che OS4 riuscirà mai a implementare l'smp, la memoria protetta etc etc, ma è un dato di fatto oggettivo che AmigaOS 4 dopo ben dieci anni di sviluppo resta ancora un cantiere aperto, una chiatta in alto mare e gli acquirenti sono in pratica destinati a indossare perennemente i panni dei beta tester paganti, a cui vien chiesto di scucire in data odierna notevoli cifre, nella promessa (non garantita) di ottenere tra parecchi anni qualcosa che al contrario è già desiderata da fin troppo tempo; cioè delle caratteristiche fondamentali per un qualsiasi OS moderno, e ovviamente fondamenta dei sistemi operativi mainstream, anche gratuiti, come ad esempio il linuxiano C=OS.
A meno che gli utenti OS4 non vogliano giustificare l'acquisto dell'A1-X1000 grazie alla possibilità di utilizzare una qualche Debian Linux PPC, meno interessante della controparte x86, cosa che sarebbe incredibile visto quanto hanno detto nell'ultimo anno in merito al C=OS e del suo essere Linux...


Edit: test successivi condotti mediante una distro Linux PPC denotano la debolezza dell'X1000 nei confronti dell'HW Apple PPC single core (Mos capable) nonostante Debian sia in esecuzione in dual core sull'AmigaOne di Aeon





Edit: Con il rilascio di Morphos 3.2 e il supporto ai G5, il confronto ridicolizza ancor più gli amigaone 500 di Acube e l'X1000 di Aeon




Tutto ciò delinea senz'altro i contorni netti e indiscutibili del penoso fallimento di tutta l'operazione AmigaOne X1000 e risulta di scarsa consolazione che esso resti  la migliore macchina per l'esecuzione di OS4, in quanto non solo ciò fa capire che questa triste scena si nicchia non si affaccerà sul mondo informatico contemporaneo (x86 o ARM), ma getta una pessima ombra sull'altro Amigaone in commercio, la sam460 prodotta dall'italiana ACube system e venduta a un prezzo di oltre 1000€ che nei test riesce a prenderle da computer vecchi di 11/12 anni che oggi giacciono nelle discariche a pezzi.
Un triste primato quello dell'A1-X1000, che tra le altre cose cadrebbe istantaneamente se venisse ad esempio realizzato un emulatore, su base PearPC, di queste macchine PowerPC per Windows o Linux.

Potrei anche chiudere qui il post, invitando l'eventuale lettore ormai annoiato dall'argomento a spulciare il resto del blog... ma c'è ancora altro da dire per chiunque invece abbia la pazienza di leggere il resto.


E' facile comprendere che la scelta di una via così estrema e controcorrente come quella seguita nel 2012 dall'X1000 e l'ostinarsi ad arrancare sul binario morto dei sistemi desktop PowerPC, presenta infine un conto terribilmente salato, per dei risultati che come abbiamo visto vengono ridicolizzati dall'hardware mainstream prodotto su scala planetaria con una tecnologia molto più avanzata.
Infatti qui non stiamo parlando di aziende che operano nel mercato informatico ordinario, ma in un particolare settore detto di "nicchia", che tende a soddisfare i desideri di una piccolissima comunità che ha fatto di questi cosiddetti AmigaNG un hobby...
Quindi una situazione paradossale, grottesca, a tratti surreale come questa, è certamente  da imputare e anche molto, alle convinzioni ferree (come una fede religiosa) di una scena di utenti e/o simpatizzanti che sta sprofondando sempre più nel ridicolo.
I sostenitori di A-Eon e AmigaOS 4.x, oppressi dall'amara realtà di queste prestazioni oggettivamente deludenti e generalmente inclini alla menzogna, hanno persino provato ricorrere a dei bench alternativi trovati sul web e a loro più graditi, esibendo così risultati di test non replicabili, addirittura estrapolati da fonti militari, in cui suddetta CPU operava certamente su processi altamente ottimizzati... il tutto ignorando volutamente le scadenti prestazioni ottenute nell'impiego stesso per cui l'X1000 esiste ed è stato prodotto, cioè l'esecuzione di AmigaOS; sputando persino sul lavoro dei propri "colleghi", o compagni di gioco, che hanno acquistato a una cifra a dir poco spropositata tale AmigaONE.
Questa incapacità congenita dei fan AmigaOS di guardare in faccia la realtà, li ha infine portati a dichiarare che non si potrà giungere a nessuna conclusione degna di esser presa in considerazione, senza prima passare esclusivamente per dei Benchmark effettuati in condizioni di maggiore e assoluto rigore...
Ma chi dovrebbe compiere tali test? Il Cern? La Nasa? Non è dato a sapersi.
Anzi, nei convulsi giorni in cui infuriava una siffatta e ridicola polemica, il fautore stesso di questa macchina nonché fondatore di A-Eon, Trevor Dickinson, è stato capace di una dichiarazione in merito ai Benchmark che a molti è apparsa come sconcertante e non di certo orientata al suddetto rigore invocato con forza dai fanboy OS4; qui una parte:

"As for benchmarks I don't really care about them myself. All I know is that performance in regular use is much faster and more responsive than that my either my A1-XE and Peg II running similar programs under AmigaOS4.1"


In breve, non gli importa molto dei Bench perché l'esecuzione o il caricamento di certi software, tra cui un porting di una vecchia versione di Firefox in versione perennemente alpha, caricano più velocemente o egli li percepisce come più reattivi.
Non credo che Trevor Dickinson acquisterebbe ad esempio una nuova automobile basandosi soltanto sull'assunto secondo cui il rivenditore sia giunto al concessionario, partendo da casa propria, impiegando 5 minuti di meno rispetto ad un altro modello di automobile e neanche credo che il Trevor acquisterebbe un'utilitaria degli anni 90 al prezzo di una berlina di lusso del 2012. Però senz'altro egli  ritiene che sia il caso di promuovere il proprio X1000 senza dar peso alle prestazioni dello stesso e senza voler quantificarle in modo più preciso.


Nonostante la mancanza di una qualsivoglia analisi tecnica da parte dei produttori di questo X1000 (non so se ciò abbia un precedente nell'intera storia dell'informatica), non si è rivelato poi molto complesso trovare le cause di risultati tanto fallimentari. La PA6T è stata progettata ponendo come priorità il basso consumo energetico (5-13 watt) e per questo successivamente è stata impiegata in svariati ambiti quali router, sistemi di storage, apparati di telecomunicazione, computer di bordo, device militari o aerospaziali (fonte:  puntoinformatico.it), e non sono quindi delle CPU pensate per i sistemi desktop, dove ad esempio nella fascia alta-entusiasta è la potenza ad essere una priorità rispetto ai consumi (e trascuriamo il fatto che l'X1000 prende severe bastonate anche dal modello più pulcioso debole e low-power intel Atom, figuratevi da un I7 di punta). Inoltre c'è da dire che lo sviluppo di questa CPU è stato interrotto...si tratta quindi persino di un ramo morto.


Dopo la dichiarazione del fondatore di A-Eon, che tra le altre cose ha pure implicitamente ammesso la debolezza dell'X1000 emersa dalle prove sul campo, i toni della polemica nei forum dedicati ad OS4 si sono smorzati ed è entrato in campo l'ultimo leitmotiv, molto simile a un dogma, rimasto ai fans AmigaOS: 


"Os4 è un hobby... e l'x1000 resta il miglior Computer per AmigaOS"

Sul fatto soggettivo che possa o meno interessare AmigaOS, nessuno ha ovviamente nulla da ridire, ma sull'utilizzo del concetto di hobby in effetti a questo punto qualche perplessità sussiste...
Che io sappia esistono molti hobby che comportano delle spese di un certo livello, inutile anche fare esempi, ma un po' tutti condividono la fondamentale proprietà che a maggiore spesa corrisponde una maggiore e oggettiva qualità. Qualità/valore che nel caso del collezionismo viene espressa in maggiori quotazioni nel mercato che gli hobbysti medesimi creeranno... cosa che non avviene nella scena di nicchia AMIGA intesa nel suo insieme, dove altri sistemi operativi hobbystici al pari di OS4 sono:

-Aros: gratuito e sviluppato anche per hardware Mainstream x86
-Morphos: meno costoso e sviluppato per economico hardware Vintage (Apple PPC), 

Due sistemi operativi ritenuti più completi e internamente consistenti di AmigaOS 4.x che invece soffre dei maggiori ritardi nello sviluppo, come nell'esempio lampante del 3D Real-Time assente a tempo indeterminato per questo A1, tanto che per lo stesso X1000 è stata pubblicata una demo remake dell'originale Boing Ball in uno pseudo 3D ottenuto tramite i driver 2D, similmente a quanto avveniva ai tempi dei primi giochi 3D del supernintendo...

A questo punto non resta che parlare del prezzo dell'X1000. Da questo link è possibile effettuare dei preordini (prezzi in sterline)

La configurazione base dell'X1000 con un masterizzatore, 1Gb di ram DDR2, una scheda grafica ATI HD4650 1GB, e ovviamente AmigaOS 4.x, si porta sulle 2600€ iva inclusa.
Se poi volete una tastiera con uno sticker boing-ball, un mouse, un giga aggiuntivo di ram (il massimo supportato da OS4 è 2 giga), il prezzo comprensivo di tasse e spedizione credo possa sfiorare le 3mila euro.

No, non cercate se in regalo ci sia una webcam perché non esistono driver del genere per AmigaOS 4.x
No non non cercate un paio di casse in omaggio perché non ci sono.

L'X1000 fin dal principio era da intendersi al più come un oggetto da collezione per irriducibili Geek... ma il risultato della sua messa in commercio, a questo prezzo e con simili prestazioni, ha scatenato un po' in tutti i forum Geek, in qualche modo a conoscenza dell'x1000, un'opera goliardica di messa alla gogna di suddetto A1, dove gli utenti andando a scovare nelle proprie cantine qualsiasi catorcio di PC fine anni 90 inizio 2000 hanno provato a replicare i test visti in precedenza allo scopo di rendere ancor più tragicomica una situazione che ha già di suo un notevole carattere grottesco.

Per concludere l'ultima amara osservazione da fare è proprio sulla questione collezionismo.
Chi ancora oggi parla e s'interessa di Amiga, inevitabilmente sarà un nostalgico possessore di diversi computer vintage e appassionato più degli oggetti in se che dell'effettivo utilizzo che se ne possa ancora fare. Le quotazioni dei computer Commodore e Amiga nell'usato possono anche raggiungere cifre piuttosto alte e in presenza del package originale (Video), magari in condizioni ottime, esse salgono ancora. Nel video avrete riconosciuto subito il classico stile delle confezioni Commodore, con ovviamente loghi e scritte ben note. L'X1000 nonostante il prezzo da workstation di lusso, verrà spedito senza la benché minima cura per il dettaglio, né con l'intenzione di conferire al prodotto una qualche riconoscibile identità.
Come vedrete, il simpatico e spendaccione pensionato del successivo video, tirerà fuori dal pacco l'anonima scatola della ditta produttrice del case, come e anche peggio di un qualsiasi assemblato comprato online (e magari poi nella sezione media del blog andate a controllore come C=USA imballa i propri computer)

La domanda è: come si fa a riconoscere che questo prodotto sia un Amiga?
 
-Non esiste un motivo tecnico oggettivo e universalmente riconosciuto per definire tale hardware un Amiga
-Non esiste un vero collegamento tra AmigaOS 4.x, interamente riscritto in linguaggio C per CPU PPC, e l'originale  Workbench 3.x 68k (Amigaos era un tempo noto con il nome del suo desktop, appunto Workbench)
-Non hanno i diritti sui marchi Commodore, Amiga e relativi loghi, e stanno per perdere anche altri come ad esempio il carattere utilizzato nella scritta AmigaONE
-Non si sforzano di creare un'identità alternativa, d'impatto, o che sia minimamente colta
-Non è una macchina il cui Hardware sia competitivo come invece era Amiga fino alla sua fin; e nonché OS4 un sistema operativo del tutto privo di software moderno e professionale.

L'unico lato positivo di questa vicenda è l'aver potuto constatare il conclusivo ed incontestabile fallimento di un intero modo di pensare e intendere Amiga oggi, ormai giunto al capolinea e ciò giusto in tempo per apprezzare il lavoro svolto da Commodore Usa per la definizione di un nuovo fronte Amiga, molto più ufficiale con l'impiego dei marchi originali, certamente più sensato, moderno e funzionale...


martedì 21 giugno 2011

Standing on the Shoulder of Giants



Per molto tempo il sistema operativo di Amiga venne erroneamente identificato con il nome del suo desktop Workbench, e ciò a partire dalle iniziali versioni 1.x fino all'ultima 3.0 antecedente al fallimento della grande azienda produttrice.
Negli anni successivi tale Os, il cui sviluppo passò ad altre mani, iniziò a chiamarsi in modo più corretto AmigaOs arrivando sino alla definitiva versione 3.9 dedicata all'originale architettura 68K e capace comunque di  soddisfare le esigenze di chi per un bel po' di anni non volle abbandonare l'amata piattaforma espandendola con cpu più potenti, hard disk più capienti e quantitativi maggiori di memoria; per infine migrare inevitabilmente in piattaforme mainstream molto più evolute.
Ma il Workbench (Video) in realtà era un'applicazione del sistema operativo richiamabile da Shell con il comando loadwb, la cui principale funzione era quella d'interfacciare l'utente alla macchina tramite un intuitivo sistema di finestre e icone, con le quali avviare anche più applicazioni contemporaneamente, spostare o copiare file, e tante altre di quelle azioni che oggi noi tutti compiamo sui nostri personal computer con estrema naturalezza. Il tutto già nell'ormai lontanissimo 1985.
Negli ultimi giorni l'attenzione dei nuovi clienti e supporters di C=  dopo la raggiunta fase di commercializzazione, inizia inevitabilmente a concentrarsi sul venturo CommodoreOs, che pur essendo inizialmente destinato al C64x dovrà logicamente ispirarsi al Workbench di Amiga (il cursore lampeggiante sotto il Ready del C=64 potremmo rivederlo in fase di emulazione) e infatti da alcune recenti dichiarazioni dell'intraprendente e sagace CTO di C=Usa traspare la promessa di un ambiente desktop che rappresenti un'evoluzione diretta e moderna del Workbench seppur in esecuzione su un sistema operativo molto diverso qual è Linux.
Inizialmente il C=Os avrebbe dovuto proprio chiamarsi Workbench 5.0, ipotesi saggiamente accantonata in quanto il diritto di sfruttamento di tale nome è in mano a terzi.
Ma nonostante questo cambio di rotta all'inizio molti notarono subito quel 5.0; e come detto poc'anzi la numerazione degli AmigaOs 68k si fermava a 3.9.
L'intento era proprio quello di scavalcare idealmente (in quanto la natura dei due os è totalmente diversa) l'AmigaOs 4.x scritto per l'architettura PowerPC...
Questo iniziale approccio di C=Usa alla questione dell'os da inserire nei nuovi Amiga, e in parte a ragione, venne visto come una provocazione diretta e dissacrante a una scena che di per se non navigava (né ora naviga)  in entusiasmanti acque, ed è da considerarsi il peccato originale che ancora oggi separa i due ambienti C=Usa e AmigaOs da una cortina di fuoco :-)
Tuttavia dopo ormai ben 10 mesi dalla comparsa di C=Usa nella scena, la vera natura dello scontro oggi verte sull'irresistibile attrazione che questa ha esercitato su una minoranza di persone che aveva il semplice diletto di seguire qualcuna delle tante sfaccettature dell'hobbystica scena Amiga...
C=64 e Amiga sono nomi che hanno scritto con inchiostro indelebile pagine grandiose della storia informatica, ma dopo il fallimento Commodore milioni di utenti si trovarono purtroppo con nient'altro che una matita destinata a divenire nel tempo sempre più spuntata, e in questa metafora la piccola parte "eretica", oggi interessata all'opera di C=usa, è la gomma arancione all'altra estremità della matita che inizia a cancellare interi anni di un'esperienza ritenuta del tutto fallimentare...
E' il giunto il momento di ragionare in ottica moderna e costruttiva, di provare a spingere un nuovo progetto radunando forze fresche, entusiasmo, menti giovani, creando una nuova comunità capace di ridar vita a una filosofia che non era affatto legata ad un sistema operativo... ma piuttosto all'immagine del personal computer come formidabile strumento per fare.
Nei più significativi post del forum commodore-amiga.org si cerca proprio di definire questo nuovo e semplice assetto... e in quest'ottica viene inquadrato il nuovo C=Os linuxiano :-)
Arrampicarsi quindi sulle spalle dei Giganti? Ma quanto questi giganti attingono nella catena evolutiva informatica anche ad Amiga?

In ogni caso la questione Os su una macchina x86 non è certo un problema, no... non parlo di Windows (ovviamente installabile nelle macchine C=Usa), ma di quello che molti considerano il vero erede di AmigaOs, "Aros" il cuore pulsante della nostalgica scena.

Ma questa, per il momento, è un'altra storia...