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mercoledì 25 dicembre 2013

System 3 pubblica e regala Putty Squad per Amiga (AGA) dopo vent'anni...



Uno dei tanti giochi incompiuti per la piattaforma C=Amiga, il cui sviluppo venne interrotto dopo il fallimento della Commodore nel 1994; è incredibilmente apparso sotto l'albero di Natale a quasi vent'anni di distanza dall'anno di mancata pubblicazione. Tutto ciò grazie alla System 3, una delle più antiche software house esistenti in ambito ludico, divenuta grande nell'epoca d'oro commodoriana e sopravvissuta con merito fino ad oggi...


Putty Squad, sequel del gioco Putty (1992) e pubblicato nel 1994 per SNES è stato recentemente riproposto sulle attuali console con uno splendido Remake.
Tuttavia da oggi, scaricando i due ADF a questo indirizzo, potrete giocare a Putty Squad su Amiga 1200/4000 (reali oppure emulati tramite i noti emulatori Winuae/Euae), nell'originale incarnazione che sfrutta le capacità grafiche dell'ultimo chipset Amiga progettato e immesso sul mercato dalla grande C=, il cosiddetto AGA (Advanced Graphics Architecture).
Un gioco quindi che pesca da una palette di colori a 24 bit, con un livello di parallasse che scrolla fluidamente nelle quattro direzioni, più l'immancabile sfumatura di colori generata dal copper.
Parliamo di un modo di sviluppare videogames che sebbene sia ormai sepolto nel passato remoto della cultura informatica, risulta eccezionalmente vivo in questo incredibile titolo. E' non è affatto improbabile che all'epoca lo sviluppo di tale gioco sia stato iniziato proprio su Amiga, e poi dirottato su SNES.




E' quindi suggestivo ritrovare un prodotto di tale qualità, programmato ad arte per una piattaforma informatica commercialmente estinta da diversi anni, specie considerando che le produzioni amatoriali Amiga viste in questo lasso di tempo, non risultano neanche lontanamente paragonabili ai giochi sviluppati nei primi anni 90.

Putty Squad è un platform molto originale, nel quale occorre valutare sempre con attenzione i propri movimenti alla ricerca degli item disseminati all'interno dei livelli, utili a proseguire l'avventura. 
Una vera e propria sfida ludica di altri tempi, realizzato con un comparto tecnico eccezionale, musiche molto orecchiabili, disponibile gratis oggi.

Buon divertimento e grazie System3!


lunedì 7 ottobre 2013

A.G.I. (Amiga Games Inc) intervista su Retro Gamer e altro

La nota rivista britannica Retro Gamer ha pubblicato nel n°119, come notizia del Mese, un'intervista al presidente di A.G.I, grazie alla quale diviene finalmente chiara l'operazione commerciale che questa neonata società intraprenderà a partire da fine anno.
Incomprensibilmente, e nonostante gli articoli pubblicati da alcuni importanti siti d'informazione tecnologica, l'argomento non è stato neanche preso in considerazione dai portali italici dedicati ad Amiga che non ne hanno dato notizia... In uno di essi ho anche provato a trattare l'argomento in oggetto sul forum, ottenendo solo l'apatica reazione sonnolente di una scena che appare sempre più irreversibilmente spenta e malinconicamente svuotata di contenuti.
Quindi come al solito tocca a CCB tirarsi su le maniche e andare a ravanare nell'ahi-noi mai limpido pantano ove giacciono senza pace le reliquie della storia C=Amiga.


Riassumiamo innanzitutto i fatti degli ultimi mesi in ordine cronologico:

Bill McEwen, CEO di Amiga, fonda Amiga Games Inc, concentrando in essa tutti i diritti e le licenze in esclusiva per la pubblicazione degli originali giochi Amiga (da 300 a forse 500 titoli) su piattaforma mobile: Android, iOS e Windows 8.
Diritti probabilmente acquisti negli anni tramite diversi accordi con le varie software house, forse già a partire dal progetto Amiga Anywhere

Writer’s Group Film (CEO, Eric Mitchell) assume il controllo di Amiga Games Inc per un controvalore di 500.000$, e piazza come presidente di AGI, Pat Roberts.
Eric Mitchell e Pat Roberts hanno due carriere nell'industria dell'intrattenimento cinematografico, e vantano di aver lavorato tra gli altri con Disney e Dreamworks.

Successivamente, la Writer's Group, ha annunciato un ulteriore accordo economico per 10 milioni di dollari, da distribuire alle proprie controllate tra le quali troviamo proprio l'AGI.
Così, in sequenza, giungono infine gli accordi ufficiali per la distribuzione dei giochi Amiga con Microsoft e, pochi giorni fa, con Apple

Tornando all'intervista di Retro Gamer, gli unici punti interessanti da segnalare sono la sostanziale conferma che l'operazione commerciale di AGI sarà la medesima di quella attuale (giunta agli sgoccioli) di Amiga Inc su piattaforma BlackBerry, della quale possiamo vedere un esempio in questo video

In pratica, pur non rispondendo in modo completo alle domande precise del redattore di R.G., il CEO AGI ha confermato che si tratterà di un wrapper con emulazione trasparente all'utente (che non dovrà smanettare con emulatori e rom) più l'implementazione di tutti i comandi su schermo touch, oltre ai filtri grafici necessari per la migliore resa grafica, da ottimizzare sulle diverse piattaforme.
Non si parla invece di creare remake o reboot perché le proprietà intellettuali dei giochi restano in possesso degli originali sviluppatori, o di chi ne ha conservato i diritti.


Che dire? 
Sicuramente il numero di ex amighisti nostalgici è potenzialmente molto alto, diverse milioni di persone, e l'operazione commerciale verrà varata nel periodo delle festività natalizie in quello che è il mare dei dispositivi mobili, costituito da miliardi di unità. 
Molti giochi sono sicuramente godibilissimi anche oggi, e il retrogame inizia a essere sempre meno una fissa per nerd, tramutandosi in un vero e proprio movimento culturale che coinvolge anche giovani nati dopo quell'indimenticabile epoca.

Tuttavia una domanda non trova risposta in questo fiume di parole e notizie, tutte pubblicate in gergo finanziario stretto: Bill McEwen, quanto ha guadagnato e quanto guadagnerà? 
Tutto ciò finirà per cambiare l'infelice destino delle proprietà intellettuali C=Amiga in suo possesso?

sabato 7 settembre 2013

L'interesse per Commodore ed Amiga

Recentemente alcuni lettori mi hanno segnalato l'interessante topic del forum Amigaworld con l'analisi di Google Trends basata sulle ricerche effettuate tramite google (dal 2004) per la parola chiave AmigaOS (l'oggetto di culto informatico per qualche migliaio di fanatici); al che stuzzicato da questo simpatico strumento ho effettuato anche io alcune prove ottenendo dei risultati allineati a molti degli argomenti discussi nel Blog.

Innanzitutto ecco qualche indicazione sul funzionamento di Google Trends

Google Trends analizza una parte delle ricerche web di Google a livello mondiale in tutti i domini di Google, per calcolare il numero di ricerche eseguite con i termini inseriti rispetto al numero totale di ricerche condotte su Google nel tempo. Puoi scegliere di visualizzare i dati per determinate proprietà Google, tra cui Ricerca Web, Immagini, Google Shopping e News (alcune proprietà non sono ancora disponibili in tutti i Paesi/zone).
Nella pagina dei risultati vedrai:
  • un grafico con il volume di ricerca, indicante il livello di interesse per i termini inseriti nel corso del tempo (GMT), in scala da 0 a 100; i totali sono indicati accanto alle barre corrispondenti ai termini di ricerca (ulteriori informazioni sui criteri di rappresentazione in scala e normalizzazione dei dati)
  • un'analisi dei termini di ricerca suddivisa per categorie di classificazione
  • elenchi delle ricerche più frequenti e delle ricerche in maggiore crescita
  • una "mappa termica" del mondo che rappresenta geograficamente l'indice del volume di ricerca nelle regioni, nelle città e nelle aree metropolitane definite
Tieni presente che Trends utilizza i dati aggregati di milioni di utenti senza informazioni di identificazione personale. Inoltre, mostra solo i risultati dei termini di ricerca con una quantità significativa di traffico e applica soglie minime per l'inclusione nello strumento.

Partiamo dunque da tre parole chiave (delle prime due per evitare ambiguità, sarebbe meglio considerare una media dei loro risultati; potete cliccare per vedere da voi i singoli grafici su G.T.)


Non inseriamo la parola chiave "Amiga" perché nelle ricerche in spagnolo esso può restituire ben altro...

Diamo un'occhiata ai tre risultati contemporaneamente

Link (i risultati sono aggiornati al momento in cui leggete questo post)
Immagine (istantanea in data di pubblicazione del post):

Come è ben visibile, partendo dal 2004 (quindi 10 anni dopo il fallimento di C=) l'inarrestabile declino si è ormai ufficialmente tradotto nel definitivo oblio e non solo per AmigaOS, ma purtroppo anche per Commodore Amiga (la parte tratteggiata è una previsione di google)

Ora proviamo a fare un semplicissimo esperimento, confrontiamo queste tre parole chiave con "commodore 64"

Link
Immagine


Non solo notiamo la superiorità schiacciante (i grafici Amiga sono stati appiattiti in fondo), ma al punto E (verde) troviamo il picco dovuto all'azione di Commodore USA, capace quindi di una visibilità assolutamente mai raggiunta da Amiga INC, Hyperion e tutta la ben nota armata brancaleone che oggi va blaterando di Amiga NG ed AmigaONE. Allo stesso modo nel grafico precedente un picco minore nell'interesse per C=Amiga lo si è avuto sempre nel periodo della ex nuova C=

A questo punto procediamo con l'ultimo step inserendo solo Commodore

Link
Immagine

Chiaramente la parola chiave Commodore* può non riferirsi esclusivamente alla grande C, salvo considerare il punto H (viola) che è il medesimo picco e quindi riferito sempre all'azione di C=USA. I grafici amiga nel frattempo sono pressoché spariti in fondo...

Tutto ciò non fa che ribadire come in fondo il blasone e il nome C= sia sostanzialmente immortale in quanto colonna stessa della storia Informatica, e quindi che per Amiga l'unica via praticabile sia la ricongiunzione con il grande marchio Commodore; magari con il recupero sotto un solo tetto delle storiche icone della produzione ludica del mitico 16 bit di casa C= (ci riuscirà Ainc?) 

AmigaOS è un capitolo praticamente chiuso della storia informatica; l'unica chance di sopravvivenza a lungo termine per questo sistema operativo è nelle mani di Aros sia per il suo essere Open Source sia per essersi del tutto emancipato da obsolete piattaforme Hardware.

*nel motore di ricerca Google in Italiano la parola chiave Commodore restituisce CCB in prima pagina all'ottava posizione.

lunedì 8 luglio 2013

L'identità Amiga nei suoi Giochi...

Secondo una notizia che circola da qualche ora, la compagnia denominata Writer's Group Film Corps pare abbia acquisito per 500.000 $ l'intero catalogo di 300 Giochi Amiga detenuti dalla Amiga Games Inc, che credo non vada confusa con Amiga Inc (attuale casa madre detentrice di tutte le proprietà intellettuali dei C=Amiga) per altro anch'essa impegnata nella commercializzazione di giochi Amiga su piattaforma BlackBerry con la sua campagna reclamizzata dal seguente adv:


Essendo questo un passaggio di consegne tra compagnie specializzate nella distribuzione in digital delivery, non è chiaro se rivedremo ancora gli stessi giochi originali resi disponibili in emulazione, o se potranno essere realizzati dei Remake o Reboot degli stessi.

Di certo gran parte del pubblico ricorda Amiga per i suoi tantissimi giochi: un patrimonio unico di titoli ed icone che nulla aveva da invidiare a case rivali come Nintendo e Sega. Tantissimi capolavori dell'epoca 2D rimasti in sospeso dopo la chiusura di C= senza l'opportunità di essere evoluti su moderne piattaforme videoludiche (a parte alcune eccezioni come i giochi della Team17 e qualche altro)
La scena degli amighisti "militanti" residui (alcune centinaia di persone) è concentrata su un sistema operativo (AmigaOS 4) ancora oggi in sviluppo dalla software house Hyperion. Tuttavia nessuno di tali giochi è stato mai evoluto e commercializzato su questa piattaforma simil-amiga molto poco nota.

Potremo ora vedere un Lotus IV su PS4 o altro?

sabato 11 maggio 2013

TiNA Project Molte domande, nessuna risposta...



Aggiornamento: A fine post troverete delle domande rivolte al team TiNA, il quale si è ufficialmente rifiutato di rispondere.
Aggiornamento 2 (Ottobre 2013): Il progetto è attualmente sospeso a tempo indeterminato 
Aggiornamento 3 (Marzo 2014): Il sito del progetto risulta offline, a questo punto è lecito considerare TiNA ufficialmente Vaporware, capendo anche il perché della mancata risposta alle domande poste da Commodore Computer Blog al "Team" TiNA
Aggiornamento 4 (Dicembre 2014): Interessante discussione su NSA riguardante le reali problematiche di progetti complessi come i cloni Amiga FPGA, che potrebbe aiutare a comprendere le ragioni del fallimento del progetto TiNA (thread infine chiuso dalla moderazione perché... scopritelo leggendolo).


Nell'ambito della nostalgia Amiga è possibile trovare un po' di tutto, dal pragmatico e serio appassionato di macchine Vintage sempre pronto a sfoderare il proprio saldatore per sistemare degli Amiga altrimenti destinati al macero, per arrivare ai più esaltati adepti della religione informatica neo amighista, confinati in una dimensione immaginaria dove OS4 è per loro un sistema operativo sensato, moderno, di "nicchia", sull'orlo di vivere la ribalta finale e sconfiggere l'odiato Windows!

Tuttavia credo sia possibile individuare in tale marasma due grandi scuole di pensiero:
  • chi è rimasto all'idea che un surrogato di Amiga (da considerarsi successore delle macchine originali) debba basarsi su un Hardware “esotico”, cioè diverso da quello dominante nell'ambito delle attuali tecnologie informatiche
  • chi invece predilige la via software tramite l'emulazione, magari in accoppiata con Aros: un grazioso OS clone del Workbench/Amiga o.s. per comuni pc x86 e forse in futuro per i micro pc arm da poche decine di euro
Non è un segreto che questo blog vede senz'altro di buon occhio la seconda categoria, trovandosi spesso a criticare la prima al trascurabile prezzo di attirare su di se parecchie antipatie e malumori della scena. Eppure riconosco che nella categoria degli "amighisti militanti" esiste una sub-corrente di pensiero che ha degli aspetti affascinanti, quella dei cloni AMIGA FPGA.

La domanda giusta è: "Se volessimo rifare da zero AMIGA e magari potenziarne le capacità ispirandoci ai progetti incompiuti di Commodore (chipset AAA e Hombre) come si dovrebbe procedere?"

Una possibile risposta e soluzione al problema è data dalle FPGA. Trattasi di circuiti integrati composti da un numero molto elevato di celle logiche tra loro interconnesse in una trama o matrice. Questo insieme di elementi logici è capace di sintetizzare (concetto diverso dall'emulare) qualsiasi circuito logico tramite un linguaggio di descrizione dell'Hardware (HDL). 

Ricorrendo alle FPGA, oltre a replicare i diversi chipset Amiga OCS/ECS/AGA (ovviamente non più prodotti da moltissimi anni) oppure le  CPU Motorola della serie 68000, è anche possibile potenziare le loro originarie caratteristiche.
Storia dimostra che questa strada pur essendo percorribile con successo si presenta indubbiamente irta e piena di ostacoli, in particolar modo per coloro che intraprendono tale avventura con approccio amatoriale e/o spinti da facili entusiasmi iniziali.
Per molto tempo l'unico clone Amiga così realizzato (almeno per quel che concerne il chipset) è stato il Minimig, un progetto open source del 2007 che replica perfettamente un Amiga 500. 
Dopo diversi anni è arrivato a compimento un altro progetto analogo, l'FPGA Arcade, tecnicamente più evoluto che sintetizza insieme al chipset AGA (più complesso dell OCS/ECS) anche la CPU 68k. 


Senza dubbio due sistemi interessanti e utili a chi non desidera maneggiare hardware vintage, ma che non aggiungono nulla di nuovo all'architettura Amiga diversamente da quanto invece prometteva di fare un terzo ulteriore progetto FPGA, decisamente più ambizioso e noto con il nome  NATAMI (Native Amiga)
Il Natami intendeva ripartire esattamente da dove si era fermata Commodore; mantenere la compatibilità con le macchine originali e al contempo ispirarsi alle caratteristiche hardware degli incompiuti chipset progettati dalla grande C=, AAA ed Hombre
Il cuore del progetto era infatti il SUPERAGA, roba da mandare letteralmente in visibilio le platee amighiste, come dimostrano le 78 pagine di forum ufficiale con la bellezza di 2256 Topic e 50000 messaggi, dal 2008 ad oggi. 
Il chipset del Natami prometteva di abbattere tutte le pesanti limitazioni hardware che purtroppo finirono per affliggere gli ultimi Amiga nati nel 1992, i quali non si rivelarono in tutto e per tutto degni eredi dell'architettura originale OCS,  quella si capace di mettere in ginocchio la concorrenza nel 1985; un deficit quello degli Amiga AGA che contribuì al definitivo declino della piattaforma e la sua estinzione negli anni immediatamente successivi alla chiusura della Commodore.
Da un punto di vista “accademico” il progetto Natami era veramente degno di nota e come detto estremamente affascinante; in esso brillava del vero amore per la storica piattaforma Amighista, nonostante gli anni trascorsi dalla sua dipartita.
Da un punto di vista pragmatico il Natami è invece rimasto ciò che si usa definire sarcasticamente Vaporware, tanto clamore e interesse per qualcosa infine mai uscito sul mercato (benché in questo caso di nicchia).
Eppure ciò non significa che il Natami fosse immaginario, inesistente o peggio una presa in giro... tutt'altro! Negli anni si sono susseguite diverse versioni e revisioni della Board in un work in progress apparentemente infinito; almeno fino a quando il progetto sembrava aver quasi raggiunto la finale rampa di lancio con diversi video sul web a testimoniare la sua compatibilità con il software Amiga; per arrivare infine a un tour promozionale della scheda in territorio europeo, forse per attrarre l'interesse di sviluppatori e magari anche qualche finanziatore (evidentemente senza riuscirci). 
Immaginerete infatti che non avrebbe molto senso lanciare una piattaforma rinnovata, senza porsi l'ulteriore cruciale obiettivo di progettare del software per le sue nuove caratteristiche hardware (nel team Natami infatti erano presenti alcuni sviluppatori intenti a creare giochi esclusivi SUPERAGA). 
Dopo le prime tappe del Natami Tour,  due anni or sono, il progetto precipitò definitivamente nel limbo degli incompiuti Amigoidi. 

Veniamo dunque all'oggetto del post  TiNA. acronimo di Tecnologia iNformatica Amica, dove il gioco di parole Amica/Amiga dovrebbe in qualche modo suggerire all'interessato l'idea di una nuova piattaforma amighista DEFINITIVA, sulla quale riprendere a sviluppare software e quindi divertirsi come un tempo.
Le future caratteristiche tecniche della macchina sembrerebbero quelle di un progetto ancora più ambizioso del Natami.
Attualmente il Tina Project ha dei contorni piuttosto fumosi e credo che per potersi fare un'idea più chiara sarà necessario attendere molto tempo, nonostante siano già trascorsi diversi mesi dai primi roboanti annunci. Gli amighisti hanno una concezione dello scorrere del tempo simile a quella delle millenarie piramidi egizie...
Da quel che ho capito, il team Tina è composto da due anime: una tecnica e l'altra propagandistica o di “folklore”, qualità queste ultime tipiche degli amighisti “sopravvissuti”. 
La parte tecnica è nelle mani di un'azienda che pare stia investendo risorse in questo progetto principalmente per motivi non strettamente legati al mondo Amiga, ma "importanti" per gli interessi dell'azienda stessa. La futura realizzazione di un clone Amiga è vista come una sorta di sovrappiù, un possibile "dono" alla comunità amighista...
La parte propagandistica del progetto, autrice del sito di fattura amatoriale, si occupa di rispondere alle domande degli amighisti ovviamente sia curiosi che scettici nei forum della scena, reclamizzando però quella che al momento è soltanto una scatola vuota.
Le perplessità sul progetto sono sostanzialmente due: la prima riguarda coloro convinti che il destino del progetto sarà ineluttabilmente il medesimo del Natami; mentre altri in funzione dei vent'anni ormai trascorsi dagli ultimi Amiga ritengono che tutto ciò resterebbe al più un interessante esercizio di stile senza un particolare mercato, in quanto oggi quasi nessuno sviluppa più software per questa piattaforma defunta.
Amiga nel mondo del Retrocomputing ha la scena più sterile in assoluto, persino peggio dell'AtariST che già fu un floppone all'epoca, una situazione quindi neanche lontanamente paragonabile alla florida scena C=64 e ZX Specrum, ormai considerati immortali.
Ad Amiga resta "solo" l'ottima demoscene,  per la quale è però un inviolabile codice d'onore quello di non programmare hardware potenziati, ma solo chipset originali ecs/aga e cpu 68k (altro che i router del mondo OS4)
Nulla da fare quindi...
Con ogni probabilità, l'effettivo impiego del prodotto finale TINA (dal costo finale ipotizzabile a non meno di 300€) non sarebbe dissimile da quello gratuito e molto più prestante ottenuto tramite emulazione Amiga su sistemi desktop ordinari, dove i limiti grafici AGA vengono superati dall'Rtg esibendo dei Workbench OS3 FullHD molto veloci (Amikit
Lo stesso sistema operativo Aros Vison 68k non credo possa rivelarsi un particolare incentivo, perché oltre al fatto che esso è già fin da ora usufruibile (gratuitamente) tramite emulazione, è altresi disponibile Icaros x86, vale a dire la migliore e inarrivabile incarnazione di Aros esistente. Condiamo il tutto con la terrificante crisi economica che spinge sempre più le persone a tagliare tutto quello che non è utile alla sopravvivenza per servire la bella frittata nel piatto dell'idea dei cloni Amiga...
La risposta della propaganda “Tinista” ai pesanti dubbi sollevati è che ci vorrà del tempo (e fin qui ci arrivavo anch'io) e soprattutto viene posta a garanzia della finalizzazione del progetto la necessità assoluta dell'azienda produttrice che questo arrivi in porto (per questioni interne... alias fatti loro). Nient'altro... tra le altre cose non ho idea quale sia questa azienda, quindi non chiedetemelo.

Il Sondaggio avviato sulla pagina facebook del blog

Premesso che tutti si augurano una riuscita del progetto e che nessuno ha intenzione di negare a Tina un sincero in bocca al lupo, nonostante le serie perplessità sul senso stesso dell'operazione (purtroppo nell'ambito Amiga regna un tale fanatismo che basta mostrarsi scettici per essere subito apostrofati come troll), mi permetto soltanto di sottolineare che le penose vicende Amighiste da diversi anni sembrano ormai le puntate di una stucchevole soap opera... ci manca solo che qualcuno decida di iniziare a mandare in onda le repliche di 1000 puntate già viste.


Commodore Computer Blog rivolge ufficialmente al team del progetto TiNA le seguenti domande:

  • Qual è l'azienda che cura lo sviluppo di TiNA e perché preferisce restare incognita?
  • Realmente vi aspettate che questo prodotto abbia un mercato e possa rappresentare la rinascita di una piattaforma morta circa alla metà degli anni 90?  Se si, su quali elementi basate questa convinzione?
  • L'emulazione (gratuita) su attuali pc x86 batterà TiNA in ogni campo, specie se non verrà sviluppato software esclusivo per TiNA e per le sue caratteristiche Hardware. Aros Vision è usufruibile anche via emulazione ed esistono diverse distro Aros x86, alcune persino ibride linux. Gli sviluppatori della scena Aros (come visto già abbastanza oberati di lavoro) supporteranno TiNA? Sono entusiasti come voi del progetto?
  • Intendete presentare un prodotto completo di case, manuali e package: quanto verrebbe a costare? 
  • Non sarebbe meglio varare un progetto open source senza questi personalismi e con una più costante informazione sullo sviluppo, magari tramite un banalissimo blog? 
  • Che tempi avete ipotizzato per il raggiungimento del risultato?
(domande aggiunte  il 25/05/2013)

Non si è fatto attendere più di qualche minuto il rifiuto ufficiale del team TiNA che non risponderà a nessuna di queste domande. Il team TiNA ritiene sostanzialmente che i molteplici dubbi e di conseguenza le domande su questo progetto non siano autentiche, ma semplicemente opera di Trolling. Un po' come accadeva quando veniva pesantemente criticata Aeon negli anni da essa impiegati per lo sviluppo del fallimentare AmigaONE x1000. (un progetto di natura totalmente diversa a TiNA, ma molto simile sul lato propagandistico, sia per i toni entusiastici utilizzati, sia per la reazione alle critiche subite). 
Come sempre (ormai è quasi diventato un motto del blog) lascio ai voi lettori ogni interpretazione...


domenica 17 febbraio 2013

eBook gratuito! "Amiga, da informatica a religione"

Commodore Computer Blog ringrazia le migliaia di lettori di Amiga da informatica a religione





Con questo post inauguro la nuova attività del blog relativa alla pubblicazione di eBook e altro che potranno interessare tutti gli appassionati della grande C= (ben vengano eventuali collaborazioni), si inizia subito con un tema scottante che conclude la controversa questione della critica alla cosiddetta scena Amiga Ng, finalmente inquadrata per quel che è da questo documento unico nel suo genere.





Potete comodamente leggerlo sul vostro browser in questo stesso post, o QUI (issuu), 

oppure scaricarlo:
>> link diretto << (tasto destro del mouse e poi  salva con nome
>> Punto Informatico <<
>> mega <<         (potrebbe non essere accessibile) 


Free FullHD wallpaper

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unofficial and non-profit blog Amiga, Boing Ball wallpaper

martedì 20 novembre 2012

Vigamus, fiere, musei e mai dire Pianeta Amiga 2012...



Negli ultimi anni sono significativamente cresciuti sul territorio nazionale diversi progetti riconducibili al retrogaming, al retrocomputing e all'esaltazione di tutte quelle caratteristiche che interessano i numerosissimi nostalgici appassionati di trascorse epoche informatiche, quindi aventi anche Commodore come ovvio attore principale.

Iniziamo la rassegna con il Vigamus di Roma, un museo informatico con un occhio rivolto anche al presente, che gode di un invidiabile successo di critica e pubblico grazie a una serie di iniziative che coinvolgono i visitatori proiettandoli in una dimensione di puro divertimento videoludico adatto a tutte le età.
Di recente il Vigamus ha omaggiato Commodore con un Memorial day al quale ha partecipato un diretto protagonista dell'epoca in cui la grande C= era capitanata dall'indimenticato Jack Tramiel, parliamo quindi di una storia narrata in prima persona da Michael  S.Tomczyk padre del mititco VIC=20




questo indirizzo troverete l'intera presentazione tradotta in Italiano, una lettura-visione strettamente consigliata a voi tutti.



Altro avvenimento appena trascorso e molto attraente per gli ex amighisti è stato il 12° campionato mondiale del leggendario Kick Off 2 (video) presieduto dal suo autore Dino Dini.


Procediamo ora a discutere di un altro Museo stavolta sito in Sicilia ed esattamente in Palazzolo Acreide provincia di Siracusa. Non troppo distante dall'infinita bellezza della più antica e storica città Italiana, potrete gustare anche della sana archeologia informatica in un museo la cui prerogativa è mostrare rare macchine funzionanti perfettamente recuperate da una fine ormai certa.

"Abbiamo deciso di realizzare uno dei progetti al quale abbiamo già dedicato 10 anni di appassionata ricerca e catalogazione: un Museo dell’Informatica Funzionante, un posto dove i visitatori, sia fisicamente sia attraverso Internet, possono usare computer storici, conoscere la loro storia, imparare i rudimenti dell’elettronica e dell’informatica e condividere un pezzo del nostro percorso. Un luogo dove preservare, riparare, conservare, digitalizzare e condividere in rete un patrimonio fatto di hardware ma anche di documentazione, software, schemi elettrici, libri e media di vario tipo."



Ricordo che se il Vigamus è un museo il cui prezzo del biglietto vale certamente quel che offre, per questo museo dell'informatica funzionante è possibile procedere a delle Donazioni  (non solo come piccolo contributo economico, ma anche con del vecchio e magari raro hardware perso nelle vostre cantine o sgabuzzini/depositi)

Un ulteriore museo dell'informatica che condivide gli stessi obiettivi e con medesima passione è presente sempre nel nostro meridione e precisamente a Cosenza

http://www.verdebinario.org/
"Verde, per il desiderio di stravolgere e correggere il rapporto dell'uomo con la natura. Attraverso una progettualità basata sulla comunicazione culturale e ambientale, si vuole promuovere la ricerca e l'innovazione tecnologica che contribuiscono alla costruzione di una globalizzazione umana, solidale e realmente sicura. 
Binario, come la più piccola unità di informazione ( il bit ) su un computer. Proprio quelle macchine che rappresentano più di ogni altra l'evoluzione scientifica e tecnologica della recente storia dell'umanità."




Anche qui è possibile contribuire con delle donazioni o diventando soci



Veniamo dunque alla manifestazione nota come Pianeta Amiga 2012 che si terrà in quel di Bologna verso fine mese.
Nonostante i dubbi che fin da subito ho avuto alla notizia del redivivo P.A. (in origine un luogo di ritrovo per tutti gli appassionati Amiga che non avevano abbandonato la piattaforma in lento declino dopo il fallimento Commodore), ho atteso la pubblicazione del programma e letto qualcosa nei piccoli forum che sostengono questa iniziativa per poterne ora scrivere sul blog.
Innanzitutto proverei ad analizzare e smontare il "a friendly place for every amigans", affermazione tutt'altro che vera e lo si dimostra facilmente innanzitutto per le dure critiche e forti perplessità che molti ex amighisti, tutt'ora interessati alla scena dei "figli" di AmigaOS, hanno manifestato:


Ma soprattutto la lettura di questo passaggio fa capire la reale atmosfera e il senso di questa di manifestazione:


dove in seguito al commento linkato che evidenzia l'errata impostazione della fiera e la sua inutilità, dato che nulla aggiunge a quanto (di non esaltante) è già visibile sul web riguardo alla scena Amiga Ng, l'autore (che è anche colui che cura Icaros Desktop) viene subito "aggredito" per tale legittima esposizione dei propri dubbi sulla manifestazione in oggetto e la mancata partecipazione ad essa per motivi personali.
Tutto ciò in un forum per altro costantemente agitato da dure polemiche e tristemente noto per essersi macchiato in passato di diverse censure e ban che di fatto hanno spaccato la scena di appassionati.

Quindi nella sostanza questo pianeta amiga è poco più di una vetrina per la promozione dei computer Sam XXX dell'azienda italiana Acube, che appartengono a quella categoria di router modificati ad uso desktop discussi in post come questo e questo, sui quali poco altro ci sarebbe ormai d'aggiungere. 
Ciò non significa che P.A. sia stato chiuso a qualsiasi altro tipo di mentalità o realtà (e qualcosa di diverso sarebbe anche presente in fiera), ma semplicemente che di questo Pianeta Amiga non importa un granché a chiunque sia al di fuori della ristretta cerchia degli utenti-fanatici dei sistemi Ng, da tempo sprofondati in una sorta di irreversibile ghettizzazione. In pratica si tratterà di un ritrovo per alcune decine di vecchie conoscenze e non so fin quanto legittimamente sotto il nome Amiga. (Ricordo che il marchio Amiga è proprieta di Amiga Inc e non di Hyperion o Acube) 

Notare come l'organizzazione della fiera (ripeto, principalmente una vetrina promozionale per le macchine commerciali su descritte) pare persino contare su delle donazioni e contributi economici da parte dei partecipanti, in stile onlus, e quindi non risultare interamente a carico dell'azienda che ne avrà invece un diretto beneficio pubblicitario, ciò vale anche per l'organizzazione stessa di un torneo di sensible soccer ancora senza nessun dettaglio più preciso e ufficiale (il campionato mondiale tenutosi a Milano di kick off 2 contava sedici postazioni Amiga, fra A500 e A1200, giusto per fare un esempio o eventuale paragone...)

Fate un po' voi ed in ogni caso buon divertimento... :-)

Chiunque fosse a conoscenza di altri musei o fiere in Italia come quelle discusse in questo post può segnalarle qui, via mail o sulla pagina Facebook e verranno inserite come aggiornamenti.


lunedì 27 agosto 2012

Commodore in marcia...


A partire dal drammatico fallimento di quella che resta una tra le più importanti case produttrici di personal computer della storia, la strada di Commodore ed Amiga è purtroppo precipitata all'interno di una sterminata valle di lacrime ricolma di controversie legali, nonché antichi disaccordi e dissapori, che nell'insieme hanno castrato ogni possibile evoluzione sul fronte tecnologico-informatico.
Negli anni trascorsi dal 1994 fino all'ingresso in scena di C=USA, qualche azienda aveva anche provato a sfruttare il Brand Commodore per vendere diversi tipi di prodotti tecnologici, ma senza alcun successo e non divenendo mai un riferimento fisso per la rinascita di una comunità nuovamente all'insegna della grande C=
Se il marchio Commodore non era certo finito in buone mani, un destino persino ben peggiore attendeva la piattaforma Amiga.
A-Inc ha praticamente riposto nel fondo di un polveroso armadio il marchio Amiga per molti anni, lasciando che il diverso e di minore importanza marchio "AmigaOS" (ex Workbench più il relativo codice) gli venisse "strappato" da un'insignificante e del tutto incompetente software house belga (Hyperion), che per 10 lunghi anni è riuscita a vivacchiare commercializzando un sistema operativo vintage (OS4), tratto dal Workbench 3.x, che ad oggi si presenta come un prodotto costoso e arretrato, assolutamente inutile e per di più scritto per delle terribilmente limitate routerboard PowerPC quali l'AmigaONE X1000... un computer già analizzato a fondo in questo post e pesantemente criticato dalla stragrande maggioranza di ex Amighisti.

Nell'ultimo anno e mezzo (in pratica dalla nascita di questo blog) abbiamo visto quanto l'informazione tecnologica mainstream abbia globalmente salutato con interesse ed entusiasmo la nascita del progetto di Commodore Usa.
Di conseguenza iniziano a comparire anche delle analisi più approfondite, condite da interviste al CEO della nuova Commodore, che inquadrano meglio l'incessante marcia dello storico Brand nella sua era a 64 bit (riferendoci anche alle distro linux C=OS Vision e l'imminente Fusion per i nuovi Amiga Mini/1000x)
Da un'intervista del prestigioso network USA CBS / Zdnet ecco una sfilza di belle immagini che ben rappresentano l'operato della nuova Commodore con i suoi prodotti, tra i quali chiaramente i nuovi Amiga (il cui rilancio è attualmente in corso d'opera):

















Al seguente indirizzo potete ascoltare l'intervista al CEO Barry Altman

giovedì 16 agosto 2012

Sony Playstation e il dopo C=Amiga...


Indubbiamente Commodore Amiga ha avuto un ruolo centrale nella produzione videoludica di quella che possiamo intendere come l'epoca a 16 bit, molti giochi pubblicati per la storica piattaforma Amiga (magari poi convertiti su altre) sono da considerarsi seminali per l'evoluzione successiva del videogioco inteso non solo come strumento d'intrattenimento adolescenziale, ma quale nuovo media capace di veicolare i medesimi elementi artistici fino ad allora tipici delle produzioni cinematografiche, basti pensare alla mitica serie della Delphine Software con i suoi splendidi giochi Cinematique, o anche alle dichiarazioni di Fumito Ueda, creatore della trilogia Ico - Shadow of the colossus - The last Guardian, che si è detto fortemente influenzato dal capolavoro degli anni 90 Another World.
Questo è potuto accadere grazie a tutti quei talentuosi sviluppatori che su Amiga hanno iniziato (e magari anche concluso) la propria carriera. Dopo il fallimento C= infatti il gaming ha continuato ad evolversi soprattutto su Dos/Windows e ovviamente su Playstation, dominatrice indiscussa di tutta la seconda metà degli anni 90.

La console Playstation rispetto agli Amiga più evoluti (dotati quindi di CPU > 68020 con fast ram, 32 bit e chipset AGA), possedeva un hardware molto più potente e abbastanza ben congegnato non solo per la grafica 2D ma sopratutto per un utilizzo massiccio della grafica 3D che rappresentava in quel periodo la vera avanguardia dei videogiochi... 
Per capire il funzionamento del complesso sistema grafico della PSX può essere utile questo articolo dal quale estrarrò solo la parte più interessante per questa retrospettiva, vale a dire le capacità della PSX nella grafica 2D:
"L’ultimo e fondamentale elemento del complesso grafico della playstation è la vera GPU, una piccola perla di chip datata 1995. E’ principalmente demandata all’elaborazione della grafica bidimensionale, ma si occupa anche di coordinare l’output a video dei risultati del GTE. E’ capace di gestire fino a 16.7 milioni di colori, una risoluzione massima di 640×480, elabora un massimo di 4000 8×8 pixel con dimensionamento e rotazione individuali. Può gestire più sfondi contemporaneamente ed effetti di parallasse/scaling. Gestisce luci, ombre e texture risultati dai calcoli del GTE e dei coprocessori. Ha 1 Mb di Video Ram"
Si tratta quindi di una tecnologia decisamente più avanzata dell'ormai obsoleto chip grafico Lisa degli Amiga AGA, capace di gestire fino a 256 colori in ogni risoluzione da una palette a 24 bit (non esisteva ovviamente alcun coprocessore dedicato alla grafica 3D), un sistema grafico purtroppo mai rinnovato a causa del prematuro fallimento della grande C= 

Il salto generazionale tra le due macchine fu così a dir poco notevole e per evidenziare ciò prenderemo proprio spunto dal seguito di ProjectX, X2 No Relief (1996) (Video), recensito dal sito Retrogamer.it (offline nel 2016) e del quale riporto questo appassionato stralcio:
“Rico Holmes inietta all’impianto estetico un qualcosa di allucinogeno, imprimendovi chiazze di colore potenziato e sfondi da accecamento per rinsaldare la sua visione, la sua tecnica di disegno votata agli eccessi. Non vi sono parole per descrivere la congestione dei fondali, del dettaglio, delle animazioni. Tutto quello che si può dire, evitando qualsiasi retorica forma di autocompiacimento per via dell'Amiga che è in noi, è che agli occhi dell'interlocutore si presenta un massiccio quantitativo di grafica bidimensionale nei fondali, e pre-renderizzata nelle astronavi nemiche. Ne scaturisce una commistione di grafiche dolciastre, che procura all'aspetto di insieme un carico di sedici milioni di tonalità ascendenti verso l'esaurimento della percezione cromatica. Alla accuratezza dei disegni si amalgama una situazione di sparo luminosa (Alpha Blending) con animazioni pseudotridimensionali di astronavi grosse tutto lo schermo. Il risultato finale è un affresco hi tech piuttosto stiloso, che si nutre di sensazioni elettrostatiche radicali: le saturazioni si adeguano a un parallasse esasperato, deflettente sofisticato una fantascienza che appare indefinibile. Decisamente cult la metropoli del primo livello, avvolta nella trasparenza bluastra dei fari e di grattacieli il cui dettaglio rimanda alla verticalità di Cyber City Oedo. Il rosso di questo sole malato ripiega nella tradizione, ricostruisce sul 32 bit la visione arcadista di un coin-op”


Elenchiamo ora tutta una serie di titoli che per genere, origini e software house sono direttamente riconducibili all'epoca di Amiga e della cui softeca possono essere considerati dei veri e propri "fratellini"


Team 17

Worm Armageddon (Video)


Bitmap Brothers

Z (Video)
Speedball 2100 (Video)



Westwood Studios

Dune 2000 (Video)


Dice

True Pinball (Video)


Revolution Software

Broken Sword: Il segreto dei Templari (Video)


Bullfrog

Populous the beginning (Video)
Theme Park World (Video)


Psygnosis

The Adventures of Lomax (Video)


Eric Chahi

Heart of Darkness (Video)


DMA Design

Grand Theft Auto (Video)
Grand Theft Auto 2 (Video)


Magnetic Fields

Mobil 1 Rally Championship (Video)


E anche una menzione speciale per il gioco Oddworld: Abe's Oddysee (Video) che amplia e porta al massimo livello un Gameplay nato con il leggendario Flashback su Amiga




martedì 31 luglio 2012

Commodore OS 2.0 Fusion 64-bit-only



Commodore ha annunciato il rilascio per il mese di Agosto del C=OS 2.0 nome in codice "Fusion". Questa volta la distro Linux Commodoriana sarà Basata sulla nuova Mint 13 Maya a sua volta tratta da Ubuntu Precise di Canonical, per tanto si tratterà di una long term support, vale a dire un sistema operativo che riceverà aggiornamenti costanti per 5 anni, un dato molto importante che renderà il C=OS V.2 usufruibile da chiunque e per molto tempo. 
L'ambiente Desktop non sarà Gnome 3, in forte crisi nel gradimento tra gli utenti linux, ma è stato scelto Mate, un fork di Gnome 2 con il supporto per le GTK+3 e le nuove applicazioni dedicate. La scelta di escludere Gnome 3 è dovuta principalmente al forte livello di personalizzazione che C= intende dare anche a questa nuova uscita del C=OS, stavolta però con un Tema a forte ispirazione Amiga (WorkbenchX), difatti questa nuova release si è resa fortemente necessaria per l'uscita del mercato dei nuovi C=Amiga 1000x e il loro nuovo Hardware.
Come per il C=OS Vision le iso rilasciate saranno due e pertanto non si tratterà di una distro Lite ma completa su ogni esigenza software possibile e immaginabile.
Il C=OS Vision resterà l'os di rifermento per il segmento Vic e C=64x, sia per la sua struttura grafica che per meglio sfruttare le macchine C= dotate di Hardware meno prestante.


mercoledì 25 luglio 2012

Ridefinizione della scena Commodore e Amiga

Nell'ultimo anno abbiamo assistito ad alcuni radicali mutamenti all'interno del residuo mondo di appassionati C= e Amiga. Se da un lato sul mercato esistono le nuove macchine ufficiali Commodore, dall'altro la scena legata al sistema operativo AmigaOS 4.x (OS4) è crollata sul suo grossolano sistema di hardware costosissimo (le routerboard dei cosidetti AmigaOne) più un modo abbastanza folle di approcciare l'informatica e cioè quasi esclusivamente partendo da un dogma di natura semi religiosa che inchioda OS4 in una condizione di surreale stallo tra il vintage e un'inservibile pseudo modernità, il tutto per la masochistica felicità di una sempre più decimata platea di seguaci del verbo.
Di conseguenza all'estinguersi di alcuni dei suddetti modi d'intendere tale Hobby, al naturale decimarsi delle persone interessate a tutto ciò, altri rami hanno iniziato a fiorire alimentati da un amore per questi grandi nomi ancora per nulla sopito... 
La mappa che presento in questo breve post non è un punto d'arrivo, ma una vera e propria ridefinizione della scena nel suo insieme, una base di partenza dunque che fiorirà in alcune novità che presto scoprirete leggendo CCB...