martedì 20 novembre 2012

Vigamus, fiere, musei e mai dire Pianeta Amiga 2012...



Negli ultimi anni sono significativamente cresciuti sul territorio nazionale diversi progetti riconducibili al retrogaming, al retrocomputing e all'esaltazione di tutte quelle caratteristiche che interessano i numerosissimi nostalgici appassionati di trascorse epoche informatiche, quindi aventi anche Commodore come ovvio attore principale.

Iniziamo la rassegna con il Vigamus di Roma, un museo informatico con un occhio rivolto anche al presente, che gode di un invidiabile successo di critica e pubblico grazie a una serie di iniziative che coinvolgono i visitatori proiettandoli in una dimensione di puro divertimento videoludico adatto a tutte le età.
Di recente il Vigamus ha omaggiato Commodore con un Memorial day al quale ha partecipato un diretto protagonista dell'epoca in cui la grande C= era capitanata dall'indimenticato Jack Tramiel, parliamo quindi di una storia narrata in prima persona da Michael  S.Tomczyk padre del mititco VIC=20




questo indirizzo troverete l'intera presentazione tradotta in Italiano, una lettura-visione strettamente consigliata a voi tutti.



Altro avvenimento appena trascorso e molto attraente per gli ex amighisti è stato il 12° campionato mondiale del leggendario Kick Off 2 (video) presieduto dal suo autore Dino Dini.


Procediamo ora a discutere di un altro Museo stavolta sito in Sicilia ed esattamente in Palazzolo Acreide provincia di Siracusa. Non troppo distante dall'infinita bellezza della più antica e storica città Italiana, potrete gustare anche della sana archeologia informatica in un museo la cui prerogativa è mostrare rare macchine funzionanti perfettamente recuperate da una fine ormai certa.

"Abbiamo deciso di realizzare uno dei progetti al quale abbiamo già dedicato 10 anni di appassionata ricerca e catalogazione: un Museo dell’Informatica Funzionante, un posto dove i visitatori, sia fisicamente sia attraverso Internet, possono usare computer storici, conoscere la loro storia, imparare i rudimenti dell’elettronica e dell’informatica e condividere un pezzo del nostro percorso. Un luogo dove preservare, riparare, conservare, digitalizzare e condividere in rete un patrimonio fatto di hardware ma anche di documentazione, software, schemi elettrici, libri e media di vario tipo."



Ricordo che se il Vigamus è un museo il cui prezzo del biglietto vale certamente quel che offre, per questo museo dell'informatica funzionante è possibile procedere a delle Donazioni  (non solo come piccolo contributo economico, ma anche con del vecchio e magari raro hardware perso nelle vostre cantine o sgabuzzini/depositi)

Un ulteriore museo dell'informatica che condivide gli stessi obiettivi e con medesima passione è presente sempre nel nostro meridione e precisamente a Cosenza

http://www.verdebinario.org/
"Verde, per il desiderio di stravolgere e correggere il rapporto dell'uomo con la natura. Attraverso una progettualità basata sulla comunicazione culturale e ambientale, si vuole promuovere la ricerca e l'innovazione tecnologica che contribuiscono alla costruzione di una globalizzazione umana, solidale e realmente sicura. 
Binario, come la più piccola unità di informazione ( il bit ) su un computer. Proprio quelle macchine che rappresentano più di ogni altra l'evoluzione scientifica e tecnologica della recente storia dell'umanità."




Anche qui è possibile contribuire con delle donazioni o diventando soci



Veniamo dunque alla manifestazione nota come Pianeta Amiga 2012 che si terrà in quel di Bologna verso fine mese.
Nonostante i dubbi che fin da subito ho avuto alla notizia del redivivo P.A. (in origine un luogo di ritrovo per tutti gli appassionati Amiga che non avevano abbandonato la piattaforma in lento declino dopo il fallimento Commodore), ho atteso la pubblicazione del programma e letto qualcosa nei piccoli forum che sostengono questa iniziativa per poterne ora scrivere sul blog.
Innanzitutto proverei ad analizzare e smontare il "a friendly place for every amigans", affermazione tutt'altro che vera e lo si dimostra facilmente innanzitutto per le dure critiche e forti perplessità che molti ex amighisti, tutt'ora interessati alla scena dei "figli" di AmigaOS, hanno manifestato:


Ma soprattutto la lettura di questo passaggio fa capire la reale atmosfera e il senso di questa di manifestazione:


dove in seguito al commento linkato che evidenzia l'errata impostazione della fiera e la sua inutilità, dato che nulla aggiunge a quanto (di non esaltante) è già visibile sul web riguardo alla scena Amiga Ng, l'autore (che è anche colui che cura Icaros Desktop) viene subito "aggredito" per tale legittima esposizione dei propri dubbi sulla manifestazione in oggetto e la mancata partecipazione ad essa per motivi personali.
Tutto ciò in un forum per altro costantemente agitato da dure polemiche e tristemente noto per essersi macchiato in passato di diverse censure e ban che di fatto hanno spaccato la scena di appassionati.

Quindi nella sostanza questo pianeta amiga è poco più di una vetrina per la promozione dei computer Sam XXX dell'azienda italiana Acube, che appartengono a quella categoria di router modificati ad uso desktop discussi in post come questo e questo, sui quali poco altro ci sarebbe ormai d'aggiungere. 
Ciò non significa che P.A. sia stato chiuso a qualsiasi altro tipo di mentalità o realtà (e qualcosa di diverso sarebbe anche presente in fiera), ma semplicemente che di questo Pianeta Amiga non importa un granché a chiunque sia al di fuori della ristretta cerchia degli utenti-fanatici dei sistemi Ng, da tempo sprofondati in una sorta di irreversibile ghettizzazione. In pratica si tratterà di un ritrovo per alcune decine di vecchie conoscenze e non so fin quanto legittimamente sotto il nome Amiga. (Ricordo che il marchio Amiga è proprieta di Amiga Inc e non di Hyperion o Acube) 

Notare come l'organizzazione della fiera (ripeto, principalmente una vetrina promozionale per le macchine commerciali su descritte) pare persino contare su delle donazioni e contributi economici da parte dei partecipanti, in stile onlus, e quindi non risultare interamente a carico dell'azienda che ne avrà invece un diretto beneficio pubblicitario, ciò vale anche per l'organizzazione stessa di un torneo di sensible soccer ancora senza nessun dettaglio più preciso e ufficiale (il campionato mondiale tenutosi a Milano di kick off 2 contava sedici postazioni Amiga, fra A500 e A1200, giusto per fare un esempio o eventuale paragone...)

Fate un po' voi ed in ogni caso buon divertimento... :-)

Chiunque fosse a conoscenza di altri musei o fiere in Italia come quelle discusse in questo post può segnalarle qui, via mail o sulla pagina Facebook e verranno inserite come aggiornamenti.


martedì 13 novembre 2012

Castle Eternity Blender Game


Breve post per segnalare soltanto l'inaugurazione di un sub blog dedicato ai lavori sul remake del classico a 8 e 16 bit Castle Master già discusso in questo post e interamente sviluppato con Blender 2.6x.


A voi anche il primo teaser ufficiale e a risentirci (presto) per nuovi post sul mondo C=


martedì 18 settembre 2012

AmigaOS Sistema operativo o Culto dogmatico?



Attenzione, una visione più ampia del tema trattato in questo post è disponibile con l'eBook gratuito:  "Amiga, da informatica a religione (1985-2013)"

Durante l'acceso dibattito scaturito nel topic di un forum amighista dedicato al C=Amiga MINI, una minoranza di utenti/simpatizzanti AmigaOS 4.x (OS4) & AmigaONE, hanno esibito con orgoglio la loro definizione/dogma di Amiga...

Amiga è quel computer capace di eseguire nativamente AmigaOS,

...che consentirebbe di tracciare una presunta e sostanziale evoluzione di Amiga a partire dal fallimento Commodore fino ad ora (anche se sottoforma di pseudo nicchia del mercato tecnologico). 
Nonostante gli ex utenti Amiga al mondo (forse milioni di persone) da molti anni credono finita, terminata, morta, conclusa, la storica piattaforma informatica varata da Commodore, alcune centinaia di persone tra miliardi di esseri umani informatizzati, sostengono invece il contrario indicando un insieme sconnesso di computer detti AmigaONE come evoluzione diretta e coerente di Amiga sotto ogni aspetto a cominciare da quello tecnico e informatico.

Vediamo un po' allora che genere di coerenza è quella di questi fanboy OS4...

I sistemi operativi noti come Amiga OS sono i seguenti:

1) il Workbench di Commodore dalla release 1.x alla 3.0 (68k) (in seguito aggiornato al 3.1)
2) Amiga OS 3.5 e 3.9 (68k) (dalla release 3.5 il Workbench ritornò ad essere il nome del solo ambiente Desktop, e l'OS rinominato in AmigaOS)
3) AmigaOS 4.x (PowerPC) (tutte le versioni prodotte da Hyperion per una gamma di sistemi dotati di cpu PowerPC)

Gli OS dei punti 1 e 2 sono stati scritti per l'hardware classic (68k), cioè per gli Amiga strettamente attinenti ai modelli progettati e prodotti da Commodore (infatti gli unici universalmente noti e accettati come degli Amiga).

Trattandosi di un ovvio dato di fatto, per tutte queste release di OS3 vale la corrispondenza biunivoca tra: 

computer in cui AmigaOS è eseguibile nativamente <=> Amiga

Il dogma diviene una definizione non inesatta ma inutile e ridondante (ci sarebbero anche i cloni hardware come minimig e una recente nuova versione aga, ma questi esulano dal discorso e dai ragionamenti del post)

Arriviamo ora al controverso OS4 PPC, la cui storia è molto travagliata nonché caratterizzata da diverse battaglie legali e della quale al momento ci interessa solo il fatto che la software house produttrice Hyperion è in possesso del codice originale OS3 fino alla versione Workbench 3.1 (non è perfettamente chiaro però se e quali parti del codice di Aos 3.9 siano il loro possesso)

Quindi sappiamo che i sorgenti originali sono certamente nelle mani di Hyperion; un fattore che nella suggestione complessiva dei fans OS4 avrà l'importante ruolo di feticcio...

L'evoluzione informatica negli ultimi vent'anni ha mandato al macero in ambito desktop le architetture 68k e PowerPC, proclamando vincitrice quella Intel x86, con una recente un'avanzata di Arm che inizia a entrare in questa dimensione grazie ad economicissimi computer sempre più prestanti, dai consumi estremamente contenuti e operativi grazie a delle distro Linux dedicate.

E' utile sottolineare a questo punto che non mai è stato prodotto da Commodore alcun computer su architettura PPC e neanche esiste traccia di suoi progetti in tal senso.

Alcuni programmatori a conoscenza delle complesse vicissitudini delle “reliquie” Amiga, come ad esempio il codice originale di AmigaOS in questione, non hanno problemi a capire e spiegare il perché di una quasi completa riscrittura del sistema operativo OS4 nonostante i sorgenti posseduti da Hyperion...

Non c'è alcun bisogno di conoscere il codice originale per rifare o realizzare elementi chiave di un OS, astraendolo dall'architettura originale, sul quale esiste ed esisteva una vastissima documentazione tecnica fin dai tempi di Commodore.

Infatti OS4 è stato preceduto da due sistemi operativi analoghi come Aros e Morphos, il primo progettato con lungimiranza per non dipendere in modo stretto da una particolare architettura Hardware e l'altro per sistemi PPC come i Mac Apple G4 ... 

Negli anni in cui infuriava una guerra fraticida tra questi figli di AmigaOS, i fans OS4 hanno sempre provato a rafforzare le proprie convinzioni di Purezza Superiore basandosi sul fatto che solo il loro sistema operativo potesse legalmente chiamarsi AmigaOS, nonché l'unico ad avere uno stretto legame con il precedente OS3 grazie ai sorgenti originali a disposizione di Hyperion.
Infatti senza l'oggettiva definizione di una stretta parentela tra OS4 ed OS3 che ponga OS4 più vicino al "predecessore" rispetto agli altri due OS Amiga Like... il core business di Hyperion sarebbe in ultima analisi fondato sul mero sfruttamento del marchio “AmigaOS” in loro possesso. 
Sebbene quest'ultima critica era tutto sommato sopportabile, essa è divenuta insostenibile da quando in campo è scesa C=USA riunendo i marchi Amiga e Commodore nel suo piano di rilancio ampiamente trattato in questo blog.

C=USA è rapidamente divenuta il peggior incubo di questo piccolo gruppo di individui intenti a sostenere delle idee sempre più inverosimili...

(Ad esempio mesi fa in uno dei mille forsennati tentativi di screditare C=USA, una manica di neo-amighisti talebani si erano convinti, partendo da una vecchia pagina web non aggiornata da anni, che i marchi Amiga giacessero effettivamente in stato di abbandono e quindi acquistabili ad una cifra irrisoria; il più stolto di tutti credeva anche di poter rivendere il tutto a C=USA ad un penny il tutto per puro sfregio...)

Il codice di OS4 è chiaramente closed e non si può quindi curiosare su cosa ci sia dentro, tuttavia la logica, insieme a una serie di dati storici, aiuta a capire che fondamentalmente questo legame con OS3 riguarda principalmente la clonazione della sua struttura e riproposizione della “filosofia" (un legame analogo esiste anche in Morphos e Aros, con alcune caratteristiche comuni come ad esempio la compatibilità a livello di api con OS3).
I sostenitori OS4 ai quali evidentemente nulla importa di affacciarsi alla modernità, non vogliono (e non possono) rinunciare all'idea di un tangibile ed esclusivo cordone ombelicale tra OS4 e OS3, pena il crollo dell'intero costrutto mentale che (non si capisce perché) queste persone portano avanti quotidianamente da diversi anni, fino a quella che pare essere ormai divenuta una religione informatica.

Purtroppo per loro, gli adepti del culto dogmatico AmigaOS, a supporto delle proprie tesi non hanno esibito altro che un irrilevante giudizo di gradimento verso OS4 da parte di uno dei creatori dell'originale Aos, un OS risalente ad oltre un quarto di secolo fa... 
Un giudizio di gradimento dunque. Non un'analisi tecnica... ma fumo negli occhi. Risultando persino offensivi nei riguardi di chi aveva provato con calma e pazienza a riportare Amiga in un dibattito quantomeno di natura informatica.

Per tanto il filo al quale gli utenti più fanatici di OS4 restano aggrappati per rispettare il Dogma Supremo di partenza, più che sottile a questo punto appare del tutto immaginario. E d'altro canto non sarebbe neanche comprensibile quale vanto possa mai essere per OS4 uno stretto legame nel 2012, fino al livello dei sorgenti, con un sistema operativo tanto antico e creato per le risorse hardware di computer vecchi fino a oltre 20 anni fa (motivo per cui os4 è stato infatti totalmente riscritto), ma si sa che negli ambienti fondati su un dogma la ragione e la logica non sono certo di casa... da qui capirete facilmente il perché dell'immagine scelta per questo post (qui  in versione wallpaper FullHD).

Il busines degli AmigaONE di fatto si basa sull'applicazione di stickers su Hardware obsoleto mal supportato di volta in volta da Hyperion con il suo OS4 e cioè dei computer PPC  con il peggior rapporto prezzo/prestazioni della storia dell'informatica, che nulla hanno da spartire con i Commodore Amiga originali.

Secondo la definizione/dogma fin ora trattata se Hyperion realizzasse un porting di OS4 per una qualsivoglia architettura X questa diverrebbe istantaneamente Amiga (fosse anche l'hardware di una stampante multifunzione o di un tostapane) e a ruota una qualche improvvisata azienda potrebbe apporre l'adesivo AmigaONE... e tanti saluti all'evoluzione diretta e coerente da Amiga Classic ad AmigaONE professata fin'ora dai ministri del culto.

Tale ragionamento spiega il perché Hyperion mai procederà ad un porting di OS4 su x86, visto che il loro business trova ragion d'essere anche e soprattutto grazie alle convinzioni di natura dogmatica dei propri clienti, tra le quali rientra anche una sorta di antico odio e rivalità verso l'architettura Intel evoluta, economica e prestante.

Alla luce di ciò divengono molto più che grottesche le critiche storicamente rivolte a C=USA da parte dei sostenitori OS4, dato che C= impiega Hardware mainstream attuale e pienamente supportato dal C=OS Linux...  oltretutto un Hardware dove può essere eseguito Aros nativamente e/o in macchina virtuale. gettando così al macero anche OS3, considerato che Aros ha conquistato pure gli originali Amiga 68k con tanto di un nuovo kickstart open source.

Per liquidare questa sorta di delirante e patetico misticismo dei fanboy AmigaOS ed AmigaONE e fare un discorso conclusivo più serio, possiamo prendere a riferimento Apple e capire da essa che uno stretto legame tra hardware di epoche differenti neanche in quel caso esiste... la casa di cupertino nell'ovvio intento di produrre macchine competitive è passata seguendo l'evoluzione tecnologica per le famiglie di cpu: 68k, PPC, X86, con relativi stravolgimenti del sistema operativo MacOS e che ora ha creato un ecosistema dove iphone, ipad (iOS) stanno diventando di importanza cruciale secondo un raffinato business model che potrebbe mettere in crisi lo stesso computer generico, influenzando pesantemente l'operato della concorrenza (qualcuno ha detto windows 8 e Ubuntu?).

Quindi, in qualsiasi modo la si pensa, negare la parentela tra hardware attuali (C=AMIGA, AmigaONE etc) con gli unici e veri Amiga di 15/25 anni fa è solo un atto di obiettività non mirato a compiere discriminazioni o peggio denigrazioni, in quanto come logica e fatti dimostrano restano tutte realtà oggettivamente aliene ad Amiga e legate a quella dimensione originale soltanto grazie al mero sfruttamento di marchi.

Cosa realmente agli occhi dell'utente finale (ex amighista o meno che sia) è importante per arrivare ad un giudizio finale? A mio parere trattandosi di computer generici, oltre al feeling finale che include anche elementi estetici e di forma (Apple docet), bisogna tenere conto soprattutto del software disponibile, dello stato evolutivo dell'os impiegato e quindi del rapporto prezzo/prestazioni (tutte caratteristiche nelle quali gli amiga originali eccellevano)

Se invece se ne vuole fare una questione di "credo" o "sentimentale"... ok... ma i sentimenti non alterano i risultati oggettivi dei bench e non portano a uno sconto sul prezzo finale (anzi... può portare a prezzi fuori ogni logica del mercato, mode incluse, come l'assurdo e fallimentare AmigaONE x1000 ha inequivocabilmente dimostrato)



lunedì 27 agosto 2012

Commodore in marcia...


A partire dal drammatico fallimento di quella che resta una tra le più importanti case produttrici di personal computer della storia, la strada di Commodore ed Amiga è purtroppo precipitata all'interno di una sterminata valle di lacrime ricolma di controversie legali, nonché antichi disaccordi e dissapori, che nell'insieme hanno castrato ogni possibile evoluzione sul fronte tecnologico-informatico.
Negli anni trascorsi dal 1994 fino all'ingresso in scena di C=USA, qualche azienda aveva anche provato a sfruttare il Brand Commodore per vendere diversi tipi di prodotti tecnologici, ma senza alcun successo e non divenendo mai un riferimento fisso per la rinascita di una comunità nuovamente all'insegna della grande C=
Se il marchio Commodore non era certo finito in buone mani, un destino persino ben peggiore attendeva la piattaforma Amiga.
A-Inc ha praticamente riposto nel fondo di un polveroso armadio il marchio Amiga per molti anni, lasciando che il diverso e di minore importanza marchio "AmigaOS" (ex Workbench più il relativo codice) gli venisse "strappato" da un'insignificante e del tutto incompetente software house belga (Hyperion), che per 10 lunghi anni è riuscita a vivacchiare commercializzando un sistema operativo vintage (OS4), tratto dal Workbench 3.x, che ad oggi si presenta come un prodotto costoso e arretrato, assolutamente inutile e per di più scritto per delle terribilmente limitate routerboard PowerPC quali l'AmigaONE X1000... un computer già analizzato a fondo in questo post e pesantemente criticato dalla stragrande maggioranza di ex Amighisti.

Nell'ultimo anno e mezzo (in pratica dalla nascita di questo blog) abbiamo visto quanto l'informazione tecnologica mainstream abbia globalmente salutato con interesse ed entusiasmo la nascita del progetto di Commodore Usa.
Di conseguenza iniziano a comparire anche delle analisi più approfondite, condite da interviste al CEO della nuova Commodore, che inquadrano meglio l'incessante marcia dello storico Brand nella sua era a 64 bit (riferendoci anche alle distro linux C=OS Vision e l'imminente Fusion per i nuovi Amiga Mini/1000x)
Da un'intervista del prestigioso network USA CBS / Zdnet ecco una sfilza di belle immagini che ben rappresentano l'operato della nuova Commodore con i suoi prodotti, tra i quali chiaramente i nuovi Amiga (il cui rilancio è attualmente in corso d'opera):

















Al seguente indirizzo potete ascoltare l'intervista al CEO Barry Altman

giovedì 16 agosto 2012

Sony Playstation e il dopo C=Amiga...


Indubbiamente Commodore Amiga ha avuto un ruolo centrale nella produzione videoludica di quella che possiamo intendere come l'epoca a 16 bit, molti giochi pubblicati per la storica piattaforma Amiga (magari poi convertiti su altre) sono da considerarsi seminali per l'evoluzione successiva del videogioco inteso non solo come strumento d'intrattenimento adolescenziale, ma quale nuovo media capace di veicolare i medesimi elementi artistici fino ad allora tipici delle produzioni cinematografiche, basti pensare alla mitica serie della Delphine Software con i suoi splendidi giochi Cinematique, o anche alle dichiarazioni di Fumito Ueda, creatore della trilogia Ico - Shadow of the colossus - The last Guardian, che si è detto fortemente influenzato dal capolavoro degli anni 90 Another World.
Questo è potuto accadere grazie a tutti quei talentuosi sviluppatori che su Amiga hanno iniziato (e magari anche concluso) la propria carriera. Dopo il fallimento C= infatti il gaming ha continuato ad evolversi soprattutto su Dos/Windows e ovviamente su Playstation, dominatrice indiscussa di tutta la seconda metà degli anni 90.

La console Playstation rispetto agli Amiga più evoluti (dotati quindi di CPU > 68020 con fast ram, 32 bit e chipset AGA), possedeva un hardware molto più potente e abbastanza ben congegnato non solo per la grafica 2D ma sopratutto per un utilizzo massiccio della grafica 3D che rappresentava in quel periodo la vera avanguardia dei videogiochi... 
Per capire il funzionamento del complesso sistema grafico della PSX può essere utile questo articolo dal quale estrarrò solo la parte più interessante per questa retrospettiva, vale a dire le capacità della PSX nella grafica 2D:
"L’ultimo e fondamentale elemento del complesso grafico della playstation è la vera GPU, una piccola perla di chip datata 1995. E’ principalmente demandata all’elaborazione della grafica bidimensionale, ma si occupa anche di coordinare l’output a video dei risultati del GTE. E’ capace di gestire fino a 16.7 milioni di colori, una risoluzione massima di 640×480, elabora un massimo di 4000 8×8 pixel con dimensionamento e rotazione individuali. Può gestire più sfondi contemporaneamente ed effetti di parallasse/scaling. Gestisce luci, ombre e texture risultati dai calcoli del GTE e dei coprocessori. Ha 1 Mb di Video Ram"
Si tratta quindi di una tecnologia decisamente più avanzata dell'ormai obsoleto chip grafico Lisa degli Amiga AGA, capace di gestire fino a 256 colori in ogni risoluzione da una palette a 24 bit (non esisteva ovviamente alcun coprocessore dedicato alla grafica 3D), un sistema grafico purtroppo mai rinnovato a causa del prematuro fallimento della grande C= 

Il salto generazionale tra le due macchine fu così a dir poco notevole e per evidenziare ciò prenderemo proprio spunto dal seguito di ProjectX, X2 No Relief (1996) (Video), recensito dal sito Retrogamer.it (offline nel 2016) e del quale riporto questo appassionato stralcio:
“Rico Holmes inietta all’impianto estetico un qualcosa di allucinogeno, imprimendovi chiazze di colore potenziato e sfondi da accecamento per rinsaldare la sua visione, la sua tecnica di disegno votata agli eccessi. Non vi sono parole per descrivere la congestione dei fondali, del dettaglio, delle animazioni. Tutto quello che si può dire, evitando qualsiasi retorica forma di autocompiacimento per via dell'Amiga che è in noi, è che agli occhi dell'interlocutore si presenta un massiccio quantitativo di grafica bidimensionale nei fondali, e pre-renderizzata nelle astronavi nemiche. Ne scaturisce una commistione di grafiche dolciastre, che procura all'aspetto di insieme un carico di sedici milioni di tonalità ascendenti verso l'esaurimento della percezione cromatica. Alla accuratezza dei disegni si amalgama una situazione di sparo luminosa (Alpha Blending) con animazioni pseudotridimensionali di astronavi grosse tutto lo schermo. Il risultato finale è un affresco hi tech piuttosto stiloso, che si nutre di sensazioni elettrostatiche radicali: le saturazioni si adeguano a un parallasse esasperato, deflettente sofisticato una fantascienza che appare indefinibile. Decisamente cult la metropoli del primo livello, avvolta nella trasparenza bluastra dei fari e di grattacieli il cui dettaglio rimanda alla verticalità di Cyber City Oedo. Il rosso di questo sole malato ripiega nella tradizione, ricostruisce sul 32 bit la visione arcadista di un coin-op”


Elenchiamo ora tutta una serie di titoli che per genere, origini e software house sono direttamente riconducibili all'epoca di Amiga e della cui softeca possono essere considerati dei veri e propri "fratellini"


Team 17

Worm Armageddon (Video)


Bitmap Brothers

Z (Video)
Speedball 2100 (Video)



Westwood Studios

Dune 2000 (Video)


Dice

True Pinball (Video)


Revolution Software

Broken Sword: Il segreto dei Templari (Video)


Bullfrog

Populous the beginning (Video)
Theme Park World (Video)


Psygnosis

The Adventures of Lomax (Video)


Eric Chahi

Heart of Darkness (Video)


DMA Design

Grand Theft Auto (Video)
Grand Theft Auto 2 (Video)


Magnetic Fields

Mobil 1 Rally Championship (Video)


E anche una menzione speciale per il gioco Oddworld: Abe's Oddysee (Video) che amplia e porta al massimo livello un Gameplay nato con il leggendario Flashback su Amiga




martedì 31 luglio 2012

Commodore OS 2.0 Fusion 64-bit-only



Commodore ha annunciato il rilascio per il mese di Agosto del C=OS 2.0 nome in codice "Fusion". Questa volta la distro Linux Commodoriana sarà Basata sulla nuova Mint 13 Maya a sua volta tratta da Ubuntu Precise di Canonical, per tanto si tratterà di una long term support, vale a dire un sistema operativo che riceverà aggiornamenti costanti per 5 anni, un dato molto importante che renderà il C=OS V.2 usufruibile da chiunque e per molto tempo. 
L'ambiente Desktop non sarà Gnome 3, in forte crisi nel gradimento tra gli utenti linux, ma è stato scelto Mate, un fork di Gnome 2 con il supporto per le GTK+3 e le nuove applicazioni dedicate. La scelta di escludere Gnome 3 è dovuta principalmente al forte livello di personalizzazione che C= intende dare anche a questa nuova uscita del C=OS, stavolta però con un Tema a forte ispirazione Amiga (WorkbenchX), difatti questa nuova release si è resa fortemente necessaria per l'uscita del mercato dei nuovi C=Amiga 1000x e il loro nuovo Hardware.
Come per il C=OS Vision le iso rilasciate saranno due e pertanto non si tratterà di una distro Lite ma completa su ogni esigenza software possibile e immaginabile.
Il C=OS Vision resterà l'os di rifermento per il segmento Vic e C=64x, sia per la sua struttura grafica che per meglio sfruttare le macchine C= dotate di Hardware meno prestante.


mercoledì 25 luglio 2012

Ridefinizione della scena Commodore e Amiga

Nell'ultimo anno abbiamo assistito ad alcuni radicali mutamenti all'interno del residuo mondo di appassionati C= e Amiga. Se da un lato sul mercato esistono le nuove macchine ufficiali Commodore, dall'altro la scena legata al sistema operativo AmigaOS 4.x (OS4) è crollata sul suo grossolano sistema di hardware costosissimo (le routerboard dei cosidetti AmigaOne) più un modo abbastanza folle di approcciare l'informatica e cioè quasi esclusivamente partendo da un dogma di natura semi religiosa che inchioda OS4 in una condizione di surreale stallo tra il vintage e un'inservibile pseudo modernità, il tutto per la masochistica felicità di una sempre più decimata platea di seguaci del verbo.
Di conseguenza all'estinguersi di alcuni dei suddetti modi d'intendere tale Hobby, al naturale decimarsi delle persone interessate a tutto ciò, altri rami hanno iniziato a fiorire alimentati da un amore per questi grandi nomi ancora per nulla sopito... 
La mappa che presento in questo breve post non è un punto d'arrivo, ma una vera e propria ridefinizione della scena nel suo insieme, una base di partenza dunque che fiorirà in alcune novità che presto scoprirete leggendo CCB...



sabato 30 giugno 2012

Commodore OS Vision 1.0 Beta 9



Con questo nuovo aggiornamento del Commodore OS Vision arriviamo al terzo Update dall'iniziale release (Beta 6) del sistema operativo 64 bit proposto da C= per le proprie macchine ed utilizzabile gratuitamente su tutti i Pc esistenti in commercio in quanto derivato dall'universale distro Linux Mint. 
In concomitanza con questo Update è stata anche rilasciata una nuova Iso del C=OS Vision 1.0 beta 9 scaricabile via torrent qui, utile anche a chi volesse procedere con una re-installazione fresca del sistema (aggiornata anche la iso del C=OS extras, che resta non strettamente necessaria) .
Ovviamente si può sempre aggiornare il proprio C=OS comodamente dal menù Sistema-->Commodore Extras-->Update Commodore Os Vision

Nell'Update 9 del Vision, oltre a svariati Fix, una serie di nuove opzioni sono state aggiunte al menù C=Extras, di cui alcune per ripristinare il Grub e relativa schermata di Boot testuale o grafica, un'altra per installare le ultime versioni dei driver Nvidia (su hardware non Commodore consiglio di non usare questa opzione e invece seguire questa guida). Ora è anche possibile utilizzare come sfondo del desktop un filmato e avviare uno script per installare versioni aggiornate del kernel Linux (operazione da fare con cognizione di causa, pena il mancato funzionamento del C=OS).


Aggiunte svariate rom C=64 & Amiga, il kickstart Aros per eseguire in emulazione software Amiga senza bisogno delle rom ufficiali. Aggiornato Blender alla versione corrente (per un'istallazione alternativa di Blender guardare Qui) e aggiunti alcuni remake dei classici 8/16 bit.



giovedì 14 giugno 2012

Sulla strada di AMIGA

Dopo il Lancio di Amiga Mini il primo personal computer Commodore Amiga a tornare sul mercato dopo quasi un ventennio di assenza, similmente a quanto accaduto l'anno scorso per la riedizione dello storico C=64, parecchi ordini sono fioccati in quel di Fort Lauderdale dove ancora una giovane C= ha fatto fronte ad alcune problematiche relative a forniture Hardware, giungendo dopo un mese di silenzio alla fase finale delle spedizioni. E ora Commodore è prossima a lanciare anche una iniziale tiratura di Amiga desktop 1000x, che come vediamo dalle primissime immagini è la riedizione del leggendario A1000.




Oltre a ciò si parla di un "Amiga Mio", un htpc-mini che sostanzialmente andrà a sostituire il Vic Mini, nonché di nuovi modelli C=64x traslucidi (nero e trasparente).



Una carrellata di news arriverà in un'estate che ancora una volta si rivelerà molto calda...



giovedì 26 aprile 2012

Commodore VIC Mini


Ecco a voi le prime bellissime immagini (reali) del nuovo Commodore Vic Mini che andrà ad affiancare il modello Vic Slim cioè l'apprezzato computer all in one - PC Keyboard
Il C= Vic Mini è attualmente in fase di preordine sul sito di Commodore (link a fondo pagina)





Specifiche:
  • Intel i3-2100T 2.5 Ghz Dual-Core. (upgradable)
  • Intel Z68 Express.
  • 4Gb RAM DDR3 1333MHz. (expandable to 16Gb)
  • 320 Gb SATA Hard Disk Drive. (Case can house two 2.5" HDs.)
  • NVIDIA® GeForce® GT 430 GPU with 1GB DDR3.
  • 10/100/1000Mbps Ethernet port.
  • 802.11n (300 Mb/s) WiFi. 2 Antennae
  • 1 x PCI Express x4 (open-end) 1 x Mini PCI Express (occupied by WiFi module)
  • Fan (Single Slot)
  • Slim slot-loading optical drive
  • Two 2.5" standard hard drive mounts.
  • 2 x Dual-link DVI, 1 x DisplayPort, 1 x HDMI
  • Windows MCE compatible remote control.
  • 210mm×210mm×67.5mm (L× W× H) [8.27"x8.27"x2.66"]







martedì 10 aprile 2012

Addio a Jack Tramiel: Padre di Commodore




Nelle ultime ore una triste notizia si è diffusa sul Web con la leggerezza di una brezza appena percepibile, nulla di paragonabile a certi tsunami che spesso si abbattono nella dimensione virtuale scuotendo milioni di Blog e Social Network. 
All'età di 83 anni è scomparso Jack Tramiel, il fondatore di Commodore e fautore di quel Commodore 64 che segnò l'inizio di una rivoluzione storica, culturale e tecnologica, che oggi porta tutti noi a possedere svariati dispositivi informatici domestici, portatili, o dalle dimensioni talmente ridotte da funzionare sul palmo di una mano.
Un uomo che con la sua idea e avvalendosi di validi ingegneri annientò la concorrenza sia occidentale che giapponese, e la cui impronta resterà tra le più profonde e importanti nella storia dell'informatica.

“We need to build computers for the masses, not the classes"

E' legge di natura che con l'avanzare degli anni e al succedersi di nuove generazioni, alcune personalità così importanti giungano alla fine della loro esistenza. Nell'ultimo anno oltre al compianto Jobs, più sommessamente e senza frastornanti disperazioni di massa abbiamo ad esempio perso inventori di linguaggi di programmazione diffusissimi, come Dennis Ritchie e il suo linguaggio C, e così anche altre figure di rilievo... 
...e ieri Jack Tramiel.

Non tutti seppur ex utenti Commodore ricordano questa figura tanto importante, che nato in Polonia e sopravvissuto agli orrori della seconda guerra mondiale, con una famiglia sterminata dai nazisti, emigrò nel Nuovo Mondo dove diede il suo pesante contributo alla costruzione dell'attuale cultura contemporanea.
Nel 1984 egli fu costretto a lasciare C=, e quindi da vecchio leone quale era provò a trasformare L'Atari, all'epoca in crisi, in una nuova Commodore; e per poco non riuscì anche a mettere le mani sul nascente progetto Amiga, infine concretizzato da C=... ma che vide nell'Atari ST di Jack un coriaceo e fondamentale concorrente.



domenica 1 aprile 2012

Commodore OS tips and tricks #6 (WorkbenchX)


Il look del Commodore OS si è fin'ora contraddistinto per l'uso di colori forti e accesi con una massiccia presenza di effetti grafici Compiz Emerald, questa scelta rivelatasi ottima come supporto per il Commodore 64x è stata affiancata dall'ultimo update da due diverse alternative, una per la linea Vic e l'altra per Amiga, quest'ultima non ancora definitiva. Benché con i prossimi Update con ogni probabilità verrà data una diversa visione, ecco un modo per ottenere un desktop dal sapore fortemente Amiga New Generation, denominata Wb-X.
Per prima cosa scaricare il pacchetto contenente il nuovo tema Emerald e alcune immagini ed icone: QUI

Dopo dal menù Sistema-->Commodore Extras-->Select Commodore OS Vision Theme selezionate Amiga Silver Theme
In seguito al riavvio del C=OS dal menu Sistema-->Preferenze-->Desktop selezionate Windows Borders (emerald). Da Import caricate il tema emerald presente nel pacchetto che avrete già scaricato e decompresso.
A questo punto potete selezionare uno tra i vari sfondi desktop presenti nell'Update 8 del C=OS e che si abbini cromaticamente alle nuove finestre strettamente ispirate al Workbench di Amiga; QUI potete scaricare uno sfondo FullHD con il nuovo C=Amiga Mini by Commodore Computer Blog (Creative Commons by-sa-nc)
Infine nel pacchetto scaricato sono incluse anche le icone per la Cartella Home di NomeUtente, Ram Disk e Computer (La ram Disk è una cartella sita in /tmp ed è ridimensionabile dal menù Commodore Extras; dovete semplicemente creare un collegamenteo e trascinarlo sul desktop). Per cambiare le icone con quelle scaricate basta cliccare su di esse con il tasto destro, e in seguito sull'immagine dell'icona che apparità nelle Proprietà.
Se le icone selezionate diventassero nere diventando difficilmente visibili in uno sfondo scuro, basta cliccare con il tasto destro del mouse sul desktop -->cambia sfondo scrivania -->scheda tema-->personalizza -->scheda colori -->elementi selezionati (passare il colore da nero a grigio o altro)

Con il tema WorkbenchX ormai installato ritengo che alcuni effetti Compiz del tema di default vadano disattivati per ritornare a un aspetto globale più "solido" sia delle finestre che del Desktop; accedere quindi al pannello Visual Effect Setting da Sistema-->Preferenze-->Desktop e qui fare alcune prove disattivando le voci presenti o sostituendole con altre (tutto molto intuitivo).

E' ora possibile completare l'aspetto del WorkbenchX con un set d'icone (attualmente in beta) "Amiga OSX" ispirate a quelle di AmigaOS, ad opera di Luciano "Veg" Buffo, iscritto alla pagina facebook del Blog, ecco un'anteprima:




Scaricare il pacchetto QUI e scompattare il contenuto (una cartella di nome AMIGAOSLINUX) nella directory /home/.icons (per localizzare quest'ultima cliccate Home di nome Utente nel Desktop e poi ctrl+h per visualizzare i file nascosti e quindi la cartella .icons). Dopodichè con il tasto destro del mouse sul desktop -->cambia sfondo scrivania -->scheda tema -->personalizza -->scheda icone -->AMIGAOSLINUX ...et voilà
Per ridimensionare eventualmente le icone basta cliccare sull'icona Home avviando così Nautilus e da li nel menù Modifica-->Preferenze-->Preferenze Vista a Icone modificarne le dimensioni.