martedì 21 giugno 2011

Standing on the Shoulder of Giants



Per molto tempo il sistema operativo di Amiga venne erroneamente identificato con il nome del suo desktop Workbench, e ciò a partire dalle iniziali versioni 1.x fino all'ultima 3.0 antecedente al fallimento della grande azienda produttrice.
Negli anni successivi tale Os, il cui sviluppo passò ad altre mani, iniziò a chiamarsi in modo più corretto AmigaOs arrivando sino alla definitiva versione 3.9 dedicata all'originale architettura 68K e capace comunque di  soddisfare le esigenze di chi per un bel po' di anni non volle abbandonare l'amata piattaforma espandendola con cpu più potenti, hard disk più capienti e quantitativi maggiori di memoria; per infine migrare inevitabilmente in piattaforme mainstream molto più evolute.
Ma il Workbench (Video) in realtà era un'applicazione del sistema operativo richiamabile da Shell con il comando loadwb, la cui principale funzione era quella d'interfacciare l'utente alla macchina tramite un intuitivo sistema di finestre e icone, con le quali avviare anche più applicazioni contemporaneamente, spostare o copiare file, e tante altre di quelle azioni che oggi noi tutti compiamo sui nostri personal computer con estrema naturalezza. Il tutto già nell'ormai lontanissimo 1985.
Negli ultimi giorni l'attenzione dei nuovi clienti e supporters di C=  dopo la raggiunta fase di commercializzazione, inizia inevitabilmente a concentrarsi sul venturo CommodoreOs, che pur essendo inizialmente destinato al C64x dovrà logicamente ispirarsi al Workbench di Amiga (il cursore lampeggiante sotto il Ready del C=64 potremmo rivederlo in fase di emulazione) e infatti da alcune recenti dichiarazioni dell'intraprendente e sagace CTO di C=Usa traspare la promessa di un ambiente desktop che rappresenti un'evoluzione diretta e moderna del Workbench seppur in esecuzione su un sistema operativo molto diverso qual è Linux.
Inizialmente il C=Os avrebbe dovuto proprio chiamarsi Workbench 5.0, ipotesi saggiamente accantonata in quanto il diritto di sfruttamento di tale nome è in mano a terzi.
Ma nonostante questo cambio di rotta all'inizio molti notarono subito quel 5.0; e come detto poc'anzi la numerazione degli AmigaOs 68k si fermava a 3.9.
L'intento era proprio quello di scavalcare idealmente (in quanto la natura dei due os è totalmente diversa) l'AmigaOs 4.x scritto per l'architettura PowerPC...
Questo iniziale approccio di C=Usa alla questione dell'os da inserire nei nuovi Amiga, e in parte a ragione, venne visto come una provocazione diretta e dissacrante a una scena che di per se non navigava (né ora naviga)  in entusiasmanti acque, ed è da considerarsi il peccato originale che ancora oggi separa i due ambienti C=Usa e AmigaOs da una cortina di fuoco :-)
Tuttavia dopo ormai ben 10 mesi dalla comparsa di C=Usa nella scena, la vera natura dello scontro oggi verte sull'irresistibile attrazione che questa ha esercitato su una minoranza di persone che aveva il semplice diletto di seguire qualcuna delle tante sfaccettature dell'hobbystica scena Amiga...
C=64 e Amiga sono nomi che hanno scritto con inchiostro indelebile pagine grandiose della storia informatica, ma dopo il fallimento Commodore milioni di utenti si trovarono purtroppo con nient'altro che una matita destinata a divenire nel tempo sempre più spuntata, e in questa metafora la piccola parte "eretica", oggi interessata all'opera di C=usa, è la gomma arancione all'altra estremità della matita che inizia a cancellare interi anni di un'esperienza ritenuta del tutto fallimentare...
E' il giunto il momento di ragionare in ottica moderna e costruttiva, di provare a spingere un nuovo progetto radunando forze fresche, entusiasmo, menti giovani, creando una nuova comunità capace di ridar vita a una filosofia che non era affatto legata ad un sistema operativo... ma piuttosto all'immagine del personal computer come formidabile strumento per fare.
Nei più significativi post del forum commodore-amiga.org si cerca proprio di definire questo nuovo e semplice assetto... e in quest'ottica viene inquadrato il nuovo C=Os linuxiano :-)
Arrampicarsi quindi sulle spalle dei Giganti? Ma quanto questi giganti attingono nella catena evolutiva informatica anche ad Amiga?

In ogni caso la questione Os su una macchina x86 non è certo un problema, no... non parlo di Windows (ovviamente installabile nelle macchine C=Usa), ma di quello che molti considerano il vero erede di AmigaOs, "Aros" il cuore pulsante della nostalgica scena.

Ma questa, per il momento, è un'altra storia...