Mentre in quel di Fort Lauderdale in Florida la Commodore lavora sodo per assemblare e iniziare a spedire i primi lotti di C=64 destinati ai preordini fioccati nel mese di aprile e maggio, parliamo un po' del futuro del nome, del marchio, e dell'eredità Amiga.
Attualmente esiste una sorta di lotta impari, numericamente parlando, tra chi accoglierà i computer Amiga di Commodore come reale e unico possibile futuro di Amiga, e chi si aspetta, o meglio aspetta (vedremo come l'attesa per costoro sia l'hobby principale) qualcosa di molto diverso.
Pur essendo quest'ultima una stregua minoranza è democraticamente giusto quantomeno analizzare le loro pretese.
L'Amiga da loro atteso è l'AmigaOne x1000.
Questo computer annunciato ad inizio 2010 doveva arrivare alla fase di commercializzazione nel giugno dello stesso anno, ma oggi ad un anno esatto da quella che doveva essere la data di uscita (il 25° anniversario della nascita di Amiga) di questi x1000 esistono soltanto 5 motherboard commissionate dall'azienda che intendeva produrlo (Aeon) alla Varisys, altra azienda che produce hardware per usi commerciale e militari.
Da siffatta partnership in un anno e mezzo dunque sono saltate fuori solo 5 schede prototipo attualmente testate con una versione di linux, perché il sistema operativo AmigaOs non è ancora stato completato.
Per sottolineare quanto in informatica il tempo sia importante e fonte di cambiamento, basta considerare che più meno contemporaneamente all'annuncio di codesto x1000 arrivò da Apple l'annuncio relativo al suo nuovo iPad, venduto oggi in decine di milioni di esemplari e che piaccia o no ha già prodotto una piccola (e neanche tanto piccola) rivoluzione nel mercato.
E' ipotizzabile che l'x1000 possa invece essere venduto al pubblico tra un circa un anno (quindi oltre due anni l'originario annuncio) a un prezzo che verosimilmente raggiungerà e supererà la cifra di due mila euro.
Una potente workstation si potrebbe pensare... no, non esattamente, ecco le sue caratteristiche:
Black Pearl PC case[10] with Boing Ball
ATX Formfactor
CPU, PA6T-1682M 1,8Ghz Dual Core 64 bit
Co-processor: "Xena" 500 MHz XCore XS1-L1 128 SDS
ATI Radeon R700 graphics card
Audio: 7.1 channel HD audio
Memory: 4× DDR2 SDRAM slots
10× USB 2.0
1× Gigabit Ethernet
2× PCIe ×16 slots (1×16 or 2×8)
2× PCIe ×1 slots
2× PCI slots
1× Xorro slot
1× Compact Flash
2× RS-232
4× SATA 2 connectors
1× PATA connector
1× JTAG connector
Abbiamo un processore dual core a 1,8Ghz PowerPc (architettura tramontata ormai da anni per l'uso desktop), un coprocessore dual Xena di 500mz (la cui utilità è a dir poco bassa se non nulla) e infine una dotazione già tipica delle motherboard x86 di più anni fa.
Tra le altre cose il sistema operativo programmato da una piccola s.h. belga destinato a questo hardware è ben lungi dal supportare il dual core e molto lontano anche dall'implementazione di un middleware 3D per sfruttare le caratteristiche più avanzate delle schede grafiche attualmente in commercio...un lavoro che potrebbe richiedere ancora interi anni.
Cioè parliamo di un livello tecnologico non solo ampiamente inferiore al più sgangherato pc in offerta nei centri commerciali... ma inferiore agli entry level x86 da un bel po' di anni a questa parte; la stessa Apple ha dichiarato (o è prossima al farlo) obsoleti propri vecchi modelli Ppc con caratteristiche simili se non superiori.
Tuttavia, e sempre democraticamente, continuiamo a dar credito a questa adorabile e sparuta minoranza che in modo talvolta virulento sostiene questo progetto ogni giorno parlandone continuamente in alcuni piccoli forum dedicati al relativo sistema operativo Amigaos.
Il processore impiegato in questo Amiga pseudo moderno ma con peculiarità di fatto vintage è già ufficialmente andato fuori produzione, quindi un'eventuale futuro modello dovrà ancora tagliare con il passato senza mai fornire a tali AmigaOne neanche quella continuità necessaria a individuare univocamente nel tempo una famiglia di personal computer.
Il futuro degli Amiga di Commodore appare invece più roseo, infatti, per la grande C= che fin da subito utilizzerà ovviamente la linea cpu desktop Intel i5 ed i7, il futuro si chiamerà certamente Trigate, la nuova e rivoluzionaria tecnologia Intel che consiste in un transistor 3D realizzato con un processo produttivo a 22 nano metri:
"Rispetto agli attuali transistor che utilizzano una struttura planare bidimensionale, i transistor tri-gate prevedono un flusso di elettroni che si sviluppa secondo uno schema tridimensionale passando attraverso il gate. Questo porta a miglioramenti prestazionali da una parte e ad una riduzione dei consumi energetici dall´altra, secondo Intel fino al 37% migliori rispetto ai transistor planari a 32 nm. Considerando lo stesso livello di prestazioni dei processori a 32nm, quelli realizzati con transistor tri-gate a 22nm consumano meno della metà dell´energia." (da dinoxpc.com.)
Un futuro, per altro imminente, molto molto interessante.
Come già agomentato in vari post precedenti, il lato hardware destinato alla grafica in un Amiga degno di tal nome è da considerarsi altrettanto importante quanto la capacità muscolare della cpu.
Sul versante Amigaos la situazione 3D è semplicemente imbarazzante e penosa; neanche provo a descriverla perché è vergognoso che un Computer e un Os di nome Amiga (o similare) possa versare in tale stato nel 2011.
Pertanto passo direttamente al lato "positivo" della faccenda, cioè la futura implementazione delle librerie grafiche 3D Gallium, che permetteranno una scrittura più semplice dei driver per le schede grafiche, e di poter ottenere su certi sistemi operativi (in primis linux) giochi fin ora godibili su Windows grazie all’implementazione del supporto alle Api Direct3D 10/11 di Microsoft.
Peccato che questo laborioso porting per AmigaOs potrebbe impiegare anche anni... quando già è noto e dimostrabile che sull'hardware destinato a tale sistema operativo non ci sarà da aspettarsi né prestazioni soddisfacenti (se non appunto per del retrogame) né particolari porting di giochi commerciali.
La colorita e speranzosa comunità amigaos potrà quindi cimentarsi ancora per anni e anni in altri infiniti bench di Quake 3.
A meno che non decidano saggiamente di dar retta al titolo di questo post e...
Queste pessime aspettative sono state infine anche superate (in peggio) dal prodotto finale distrutto dalla critica informatica mainstream, QUI un abbondante resoconto.
Queste pessime aspettative sono state infine anche superate (in peggio) dal prodotto finale distrutto dalla critica informatica mainstream, QUI un abbondante resoconto.
Approfondimenti nella scheda Controinformazione
Prima di tutto complimenti per il blog. Pienamente daccordo con te, da ex utente che ha visto passare tra le sue mani: vic20,c64,amiga600,amiga1200, smanio di avere una nuova macchina commodore degna di questo nome. Tra l'altro ad ottobre starò negli US e ho una mezza idea di comprare il new c64 lì :)
RispondiEliminaGrazie per i complimenti, se come dici ad ottobre ti troverai negli states, facile che troverai per allora le macchine Commodore nelle principali catene della grande distribuzione organizzata, potresti fare qualche foto del settore C= ?
RispondiEliminale pubblicherei volentieri! :)
certo! le faccio volentieri(il viaggio l'ho già pagato quindi è sicuro) magari filmo anche l'unboxing se vuoi
RispondiEliminaSono felice di sapere che a breve verrà commercializzato il new c=64 ,e seguo ogni giorno questo blog,con la speranza di leggere nuove notizie! a presto.ciao a tutti!!
RispondiElimina@salvatore
RispondiEliminaIl blog è qui in attesa del lancio della linea Amiga :)
e tra una notizia e l'altra continuerà sviscerare alcuni concetti e idee in qualche legati a questo storico nome.
Vedo dalle statistiche, in costante crescita, che inizia ad essere abbastanza seguito, evidentemente c'era bisogno di riparlare di Commodore e Amiga ma non più in ottica di retropc e retrogame per i quali già esistono parecchi siti di riferimento, ma qualcosa al contrario di Moderno e attuale.
E questo è il primo merito dell'impresa della nuova C=
Ho seguito le discussioni sul forum a cui ti riferisci, e, ahimè, concordo appieno con te.
RispondiEliminaI veri Amighisti sono o scappati da un pezzo o in attesa di qualcosa *degno* del nome, gli altri sono una massa di sbandati e/o ignoranti (informaticamente parlando) che si esaltano a parlare di presunti fasti nella loro "sandbox" dove nessuno li può contraddire. Perlopiù ignorano cosa fosse Amiga all'epoca (compresi i problemi... era ben lungi da essere una piattaforma perfetta) e assolutamente non capiscono quanto siano ridicole le soluzioni amatoriali proposte da dilettanti allo sbaraglio.
Per cui, forza con questo blog, per quanto riguarda la nuova C= però mi permetto di dissentire: per il momento a me sembrano ancora più dilettanti degli altri, perché i primi tentano di resuscitare un'architettura morta (PPC) e almeno gli va dato atto della difficoltà di questa operazione; questa nuova Commodore invece propone banalissimi assemblati con un pochino di plastica che ricorda vagamente un C64, un'operazione molto più semplice e con margini di guadagno decisamente più elevati... ma forse è presto per parlare, sarò felice di essere smentito.
Dissi la stessa cosa vari anni fa riguardo a Aminchia Inc, Hyperion e compagnia bella... ma fino ad ora c'è stato poco da smentire :-D
@Emiliano
RispondiEliminaBeh si... il fallimento ultimo della scena Amiga “Ufficiale” per molti versi è proprio la sua utenza; in larga parte culturalmente mal ridotta e credo giunta allo stadio terminale di una lunga e lenta decadenza.
Il punto è che l'x1000 è un'idea commercialmente senza alcun senso, il lavoro sarà anche di natura più complessa e diversa di quello dietro alle macchine C=... ma al massimo sarà volta a soddisfare non più quelle poche decine di fissati al mondo che saranno disposti a spendere una cifra colossale per un computer quasi certamente di limitatissima utilità (per me, ex amighista, pari a zero)
Per altro nella comunità stessa sembra si stia insinuando pure qualche serio dubbio su tutta la faccenda x1000; e ciò casualmente con il raggiungimento della commercializzazione dei primi Computer C=
I computer di C= possono interessare come non dire nulla, caratteristica intrinseca di tanti altri prodotti di natura tecnologica.
Staremo a vedere se dietro la semplicissima (e geniale) idea del C64x ci saranno anche i semi per idee più strutturate la cui realizzazione potrebbe essere possibile soltanto dopo un primo e buon successo commerciale messo a segno da C=Usa :-)
Ps...
Il case e tastiera del C=64 sono oggettivamente molto molto belli ;)
Sono d'accordissimo sull'X-1000, del resto ho parlato di soluzioni amatoriali di "dilettanti allo sbaraglio"... :-)
RispondiEliminaSulla nuova Commodore: è presto per parlare. Per "ripartire" con una piattaforma alternativa, servono semplicemente 2 cose:
1) soldi, ovvero tanti tanti $, che consentano di assumere progettisti
2) una strategia progettuale che non sfoci nel ridicolo (X1000)
3) un reparto marketing DEGNO di questo nome, che sappia come fare i soldi (punto 1) indirizzando correttamente i progetti (punto 2).
Alla commodore mancò in particolare il punto 3: le macchine erano talmente avanti che si vendevano da sole, e non si costruì una strategia solida con tempi "certi" di sviluppo (e di ritorno...!). Il mercato dei giochi resse fino all'avvento del 3D e dei 486, che segnarono una nuova epoca.
Detto questo, se è vero che le vendite del C64 stanno andando bene (nonostante a me sembri una macchina del tutto inutile ed eccessivamente costosa), allora vuol dire che c'è qualcuno dietro che di marketing ne capisce abbastanza, che ha fatto qualche indagine di mercato, e ha capito che c'erano i presupposti per il successo.
Apple è terribilmente criticata per il rapporto prezzo/qualità (in relazione anche all'OS, almeno da quando c'è Windows 7), eppure le vendite di Mac vanno alla grande, trainate anche da iPhone e iPad... la gente lo compra perché fa tendenza/è bello/fa quello che deve senza virus... saranno motivi futili, ma alla gente non interessa, e il marketing Apple lo sa benissimo!
Concludo: spero che C= usa abbia successo e non mi interessa minimamente COME :) l'importante è che faccia macchine originali e utili a qualcosa.
Certo che se mi chiamano Amiga un PC col case simil A1000 + Ubuntu 11.04 + skin del WB e UAE... beh, un po' mi incazzo :-)))
Non capiscohe ci sia di tanto speciale in questa commodore che fa il verso ai veri sistemi Amiga d'oggi... quelli almeno rispecchiano la paternità degli Amiga. Questa commodore mi sa che vende aria fritta... io sotto quei marchi storici ci vedo comunque dei normali PC con linux. Dove sta il sistema operativo degno d'essere chiamato Amiga?
RispondiEliminaIo uso PC e Mac da una vita, ma se mi devono riproporre un'Amiga, che almeno ne abbia senso a partire dall'OS... quindi preferisco stare con i miei PC finchè quelli di os4 non rendono giustizia avvicinandosi alle capacità comuni degli altri sistemi. L'unica cosa caruccia per me è il c64 che è stato ridisegnato come l'originale e sarà festa per i malati del retro design,ma per il resto i giochini vecchi me li gioco sull'emulatore prima di svenarmi con un PC scadente a prezzo doppio. Manco li avessero fatti loro a partire dai processori... se vadoa cercare i pezzi interni me lo faccio pure io un commodore x64 del genere e spendo una cifra ridicola :D
@hal69 molte delle tue perplessità costituiscono il tema del blog, basta leggerlo per trovare le risposte, pur ovviamente non condivisibili nel tuo caso.
RispondiEliminaBeh, quando magari avrà un prezzo a te congeniale (ora un po' troppo caro...) potrai divertirti con il barebone e usarlo per farti da te il tuo C64x, con quello che meglio credi :)