Molti nostalgici dell'epopea Commodore ancora oggi apprezzano il classico computer desktop per la sua potenza, affidabilità e versatilità. I sistemi windows, linux ed apple consentono oggi a diverse tipologie di utenti una notevole produttività nel video editing, nel ritocco d'immagini ad alta risoluzione, nella grafica 3D, nello sviluppo di software, oltre a intrattenere e divertire con multimedialità, web e gaming.
In ambito domestico dobbiamo soltanto scegliere una marca e modello di computer, oppure assemblarcelo con le nostre manine e infine pedalare... a prezzi sempre più bassi. L'estate scorsa ad esempio ho acquistato per 500 euro un notebook quad-core 6gb di ram, doppia gpu, dotato di una potenza computazionale che non moltissimi anni fa era riservata alle workstation.
Da pochi giorni sono finalmente entrato in possesso del mio primo Tablet, il più economico esistente in commercio e ovviamente Android. Roba che molti appassionati di questi dispositivi nonché acquirenti dei modelli più blasonati si rifiuterebbero anche di toccare...
Dopo qualche anno passato a snobbare questa realtà ormai consolidata del mercato tecnologico, con la fascia entry level ora scesa al di sotto delle 100€ per i modelli da 7", piuttosto comodi da maneggiare e da riporre dentro un borsello... ho deciso di dotarmi di un simile marchingegno cinese per quelle poche esigenze di navigazione fuori casa, social e simili.
Devo dire che sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla funzionalità ed efficienza del dispositivo, ciò grazie a diverse applicazioni simultaneamente in esecuzione che mi hanno permesso di seguire una diretta streaming sulle prime proiezioni della recente tornata elettorale tramite l'app youtube, buttando ogni tanto un occhio sulla home page di un'importante testata giornalistica sull'ottimo browser opera mobile, inframezzando il tutto con rapide partitine al volatile arrabbiato (o per "diabetici" tornando in tema di politica).
Non mi meraviglio quindi che la tecnologia alla base di tablet e smartphone (arm) stia iniziando a sconfinare anche in ambito desktop...
Come forse saprete ultimamente spopola il crowdfunding, cioè un sistema con il quale si chiede in anticipo un finanziamento sulla produzione di qualche prodotto che si riceverà in caso di esito positivo della raccolta fondi e dopo il tempo necessario al suo sviluppo.
Ecco quindi che dopo la console
Ouya salta fuori anche il progetto commerciale di un keyboard pc su base Arm dual core 1.5Ghz (espandibile), 1Gb ram, gpu mali 400 quad core, sistema operativo a scelta tra Android 4, un altro os derivato da Android sviluppato dagli stessi produttori, e infine picUntu Linux.
Con un prezzo di partenza di soli 89$ (poco meno di 70€):
Non ditemi che l'immagine della porta espansione posta sul lato inferiore del computer, non vi ricorda nulla...
Diversamente dalla linea Vic di C=USA (che mi auguro possa presto riprendere le vendite e adottare anche soluzioni come questa) o della Eee Keyboard pc Asus, qui abbiamo una tecnologia (espandibile) differente da quella dominante in ambito desktop delle cpu x86 + gpu Intel / Amd / Nvidia.
Viene così a riproporsi uno scenario simile a quello degli anni 80 - 90, con dei computer "intel outside", talmente economici da essere realmente appetibili per le masse come intendeva l'indimenticato Jack Tramiel fondatore della Commodore Business Machines, dotati del sistema operativo Android, sul quale tantissimi sviluppatori indie riescono ad emergere in piccoli team o addirittura singolarmente, come avveniva negli anni 80... ciò senza precludere l'uso di un os desktop grazie a delle distro gnu/linux dedicate.
Qui la pagina del progetto su indiegogo...