giovedì 28 aprile 2011

La vecchia fiamma...



Questo Blog ha un preciso obiettivo, quello d'introdurre i vecchi amanti ed ex utilizzatori dei computer Commodore 64 e Commodore Amiga attratti dalle notizie relative alla nuova Commodore, nella dimensione nostalgica del retropc e retrogaming, e di farlo con un linguaggio comprensibile anche ai meno ferrati sugli argomenti tecnici necessari per questo genere di Hobby, il tutto non perdendo mai di vista le possibilità offerte dall'odierna tecnologia sia hardware che software.
Tutto ciò per impedire che il nostalgico percorra inutilmente strade alternative all'informatica mainstream, esaurendo molto tempo e troppo danaro in un percorso "alternativo" deludente e che infine porterebbe probabilmente alle stesse idee e concetti qui espressi.
  Analizziamo quindi come pragmaticamente sia possibile far rivivere una vecchia gloria della storia informatica.
Essenzialmente esistono tre vie maestre: quella vintage del recupero Hardware e Software Originale; i cloni moderni di vecchi computer realizzati con nuova tecnologia, e infine l'emulazione.
Molti trentenni con il pallino o la passione per la tecnologia, provano sempre più numerosi a rivivere le sensazioni gioiose della propria adolescenza cercando di rimettere a nuovo gli ormai obsoleti computer riposti in cantina o nel garage. Ma come tanti altri hobby incentrati sul vintage potrebbe anch'esso rivelarsi parecchio costoso, specie per i modelli di computer che nell'immaginario collettivo godono ancora oggi di una certa fama o rarità.
Chiaramente le condizioni spesso disastrose in cui questi vecchi compagni d'infanzia/adolescenza versano, costringono a ricercare su ebay vari ricambi, espansioni e molte altre loro antiche componenti.
E' chiaro che l'hobby è fine a se stesso, in quanto tali computer per quanto espansi all'estremo, ovviamente resteranno lontanissimi dall'essere ancora oggi utilizzabili per nessuno (a parte i loro videogiochi...eterni...) degli aspetti della vita quotidiana per cui i computer ci sono molto utili; così  come ci furono utili un tempo.
Nel caso in cui non si disponesse più dei computer originali, e i prezzi dell'usato siano molto alti, è possibile ricorrere a dei loro cloni hardware moderni; i più famosi neanche a dirlo sono cloni di Amiga, e tra essi il più interessante è il Natami (Native Amiga).
Il Natami che ancora non è approdato alla decisiva fase finale della commercializzazione (chissà che ciò non possa finalmente accadere con in campo un'azienda ambiziosa quale è C=Usa), punta a riprendere il percorso evolutivo di Amiga all'incirca la dove s'interruppe... non creando, di fatto, un computer moderno, ma quello che sarebbe un bellissimo giocattolo per adulti nostalgici e appassionati di vecchi computer.
Per saperne di più rimando al seguente ottimo articolo

E infine veniamo all'emulazione.
Un ragionamento non propriamente immediato che richiede una certa astrazione, è che tramite emulatore qualsiasi computer moderno X86/X64, è virtualmente qualsiasi computer mai esistito.
Sono stati programmati una miriade di emulatori per Windows, Osx e Linux; in pratica uno relativo ad ogni computer, console e anche videogiochi da sala mai esistiti.
I puristi del retrogame rigettano questo concetto ritenendo l'emulazione un surrogato, ma ho già spiegato che per loro l'hobby consiste prevalentemente nel ricondizionare hardware antico, piuttosto che un uso quotidiano dello stesso.
Un software di emulazione ha invece il compito di eseguire del codice originario scritto appositamente per una qualsiasi macchina traducendolo mediante l'esatta emulazione del processore originario, del chip audio e chip grafici, nelle relative immagini suoni che vedremo nel nostro personal computer.
In genere si può rendere necessario l'utilizzo di un bios (una rom) appartenente alla macchina originale per far funzionare l'emulatore.
Il winuae, lo stato dell'arte dell'emulazione Amiga per windows, infatti, richiede a seconda del modello di Amiga da emulare il suo Kickstart, vale a dire un firmware che inizializza l'hardware Amiga e contenente un nucleo del sistema operativo.
Prendendo ad esempio proprio il Commodore 64, oggi nuovamente commercializzato mischiando aspetto antico e tecnologia corrente, si è esclusa a priori l'ipotesi clone teoricamente realizzabile oggi con una quantità irrisoria di elettronica, e preferendo invece la via dell'emulazione per quel che concerne le vecchie glorie.
Quanto proposto da Commodore Usa sembra la soluzione commerciale più azzeccata per le masse, cioè un hardware moderno con cui guardare un film Hd, o giocare ai vari giochi moderni degli anni 2000 (fino a quelli più recenti adeguando la risoluzione e il dettaglio alle comunque limitate capacità dello ion2) ma ricreando il feeling originale con una scocca la cui qualità è stata già discussa, e presto corroborata da adeguate recensioni.

domenica 24 aprile 2011

L'altra faccia della medaglia... quella creativa!



L'ulteriore naturale conseguenza delle notevoli capacità grafiche dei computer Commodore Amiga furono senz'altro i vari software e pacchetti grafici che essa poteva vantare. Sovente i fan di una celebre casa di computer divenuta negli ultimi anni la più ricercata in ambito grafico, arrivano ad affermare che tale casa (Apple) "inventò" la computer grafica.
Credo che coloro ignorino involontariamente (dato che spesso si tratta di giovanissimi) che fu Amiga la culla di certi strumenti grafici e di animazione digitale, le cui moderne evoluzioni godono oggi di un'ampia utenza.

Nell'odierno panorama dei software grafici, i più utilizzati sono quelli di fotoritocco e paint; seguono poi i programmi di video editing e digital video (basta considerare quanto siano amate e vendute le camere e fotocamere digitali); e infine per chi ha determinate esigenze e passioni arriviamo alla grafica vettoriale e alla computer grafica 3D.

Per quel che riguarda la questione di quale sistema operativo o quale macchina sia più adatta alla grafica, direi che intervengono due fattori, uno soggettivo e uno oggettivo, quest'ultimo è senz'altro la potenza hardware assolutamente necessaria per fare tutto più fluidamente, meglio e in minor tempo possibile, massimizzando di conseguenza la produttività sia in ambito amatoriale, che ovviamente professionale.

(Le workstation grafiche più costose oltre al fattore "potenza" hanno anche altre pregi, come una componentistica di maggior qualità e driver video altamente ottimizzati, il tutto per una maggiore stabilità del sistema)

Il fattore soggettivo invece è spesso alla base del fenomeno ricorrente del fan boy... cioè di colui che fa del sistema operativo quotidianamente utilizzato o la macchina ad esso dedicata un oggetto di fede semi religiosa, che lo induce ad avere atteggiamenti integralisti che inevitabilmente culmineranno in drammatiche flame war nei vari forum e luoghi virtuali dove si discute d'informatica.
Molto più semplicemente mi limiterò a considerare che chiunque si trovi produttivo con un Os e/o con un particolare software ne sarà di conseguenza ovviamente soddisfatto, e difficilmente un sistema operativo alternativo (dove per altro quasi sempre sono disponibili i medesimi software, o ottime alternative open source) potrebbe convincerlo a sostenere nuove inutili spese... l'utenza ormai è suddivisa a livello mondiale nei 3 sistemi operativi maggiormente diffusi, windows, Osx e Linux, e sta bene dov'è senza più problemi di scambio dati con qualsiasi altro computer ed os, grazie a una serie di standard software ormai ben cementati (almeno negli ambiti più comuni).

Capita anche che alcuni soggetti le cui necessità informatiche sono limitate ad un semplice uso office  e navigazione web, tendono a considerare inutilmente eccessiva l'evoluzione raggiunta dall'hardware mainstream (contro il quale a volte si scagliano con deliranti pseudo-argomentazioni simil-talebane... ebbene si, esiste anche gente del genere...), e il tutto solo perchè costoro non hanno negli anni sviluppato la capacità di trarne vantaggio alcuno.

Concludendo: software grafici originali per Amiga come Deluxe Paint, Imagine, Real 3d, Cinema4D, Lightwave, avevano già  decenni fa le caratteristiche base dei software moderni di fotoritocco, animazione(2D e 3D) e anche montaggio video e titolazione (per cui Amiga divenne molto famosa e impiegata nel mondo delle tv commerciali).

Come non notare che certi nomi, oggi dei colossi, erano nati su Amiga?

Quindi, chi è che avrebbe inventato la computer grafica? :-)

Chiaramente il meglio, o l'elite dell'utenza originaria Amiga (che non la sfruttava esclusivamente a mo' di console, cioè inserisci il disco e gioca...) oggi è felicemente approdata su computer moderni traendo estrema soddisfazione (anche professionale) dai frutti di decenni di evoluzione informatica.

In quest'ottica, e seguendo questa linea di pensiero, nel dicembre del 2010, nel sito della nuova Commodore apparve una breve descrizione del sistema operativo da impiegare nelle loro nuove macchine...

"Unleash your creative potential with our new Commodore operating system, a distinctive, attractive, advanced and stable operating system experience, that will come pre-loaded with dozens of the latest and greatest productivity, creativity  and education software the open source world has to offer. Featuring dozens of exciting 3D games, the latest web browsing technology, a Microsoft Word compatible Office Suite, advanced graphical manipulation programs, 3D ray tracing software, advanced software development tools and languages, photo and movie editing and sound and music composition programs, there is no task too big or too small for a Commodore or AMIGA to accomplish"

Si capì subito che tale sistema operativo non poteva che essere basato su linux; dato che come abbiamo già discusso è palesemente chiaro il non senso del dover reinventare la ruota, quando invece si rende necessario per gli amighisti anche di vecchia data, taluni intrappolati in una realtà cosiddetta next gen  Amigaos 4.x, deludente e ormai da considerarsi fallimentare, un nuovo assetto mentale.

Leggendo il forum di Commodore usa, traspare chiaramente quanto lo staff di Commodore sia particolarmente innamorato di Amiga classic. Questo lascia ben sperare che nell'ormai significativo tempo intercorso dall'annuncio, si riesca infine a battezzare un Os con un'identità Amiga, non solo estetica o di facciata(che già accontenterebbe la stragrande maggioranza degli ex amighisti nostalgici) ma che penetri anche abbastanza in fondo da convincere anche una parte dell'assoluta minoranza che attualmente si mantiene critica e diffidente sul progetto Amiga della Commodore...

La notizia, ovviamente ha fatto subito capolino nel mondo Linux suscitando una certa curiosità, e da alcuni perfino salutata con entusiasmo in quanto l'ingresso e la rinascita di un grosso nome come Commodore in quell'ambiente e potrebbe solo portare dei benefici... ad esempio un altro attuale partner della Commodore, e nome che rievoca antichi splendori, è la Newtek produttrice del noto software Lightwave 3D... 
Newtek potrebbe supportare completamente anche il Commodore os e Linux? Pare di si...
E chi altri potrebbero interessarsi a Linux e a Commodore?
Tutto dipenderà dalla fetta di mercato che Commodore saprà conquistare, ovviamente.

Intanto eccovi un bellissimo pezzo dei Muse, anno 2006, il cui video ufficiale è stato realizzato con Lightwave 3D:)

Ps... il sistema operativo amiga, era l'amigaos; ed il suo desktop era chiamato "workbench", attualmente i diritti su questi nomi sono in mano a terzi, ma potrebbero tornare a riunirsi con il marchio commodore e amiga molto presto...




giovedì 21 aprile 2011

Orgoglio e Pregiudizio




Lo storico pregiudizo che per anni ha bollato il computer Amiga consisteva nel considerarlo una bella macchina da gioco e niente più.  Amiga culturalmente pagava in qualche modo il contraccolpo delle sue enormi capacità audiovisive, ben rappresentate da un parco software videoludico di qualità estrema, che ne facilitò effettivamente la diffusione.
Nella seconda metà degli anni 90 tuttavia il videogioco ebbe una violenta accelerazione evolutiva, quando vari produttori hardware insieme alle più importanti software house misero in campo straordinari investimenti in un mercato che a partire da allora fino ad oggi avrebbe portato a profitti immensi, tanto da arrivare tempo dopo a superare quelli dell'industria cinematografica.
Accadde quindi che il videogioco non fu più considerato un media d'intrattenimento infantile e/o per i nerd, ma fu sdoganato e rese felici centinaia di milioni di persone adulte e poco avvezze d'informatica, grazie anche alla console playstation.
Come sappiamo il videogioco ha un suo elemento cruciale nella "Grafica". La qualità tecnico/artistica del comparto grafico favorisce  quel Sense of wonder  indispensabile al successo di qualsiasi gioco, ieri come oggi.
Amiga era famosa per i suoi chip custom tra cui quello destinato alla grafica: la Cpu non doveva occuparsi di ogni cosa ma era ben supportata da alcuni coprocessori che ben programmati potevano orchestrare uno spettacolo audioviso molto complesso e appagante.
Fino all'ultimo i possessori di computer x86 estremamente costosi potevano restare di sasso dinanzi a un Amiga di poche centinaia di migliaia di lire, bastava semplicemente avviare un dischetto demo e attendere la trentina di secondi necessari al caricamento. I programmatori ormai conoscevano l'hardware Amiga come le loro tasche... e riuscivano con orgoglio e invidiabili capacità a gettare il cuore oltre l'ostacolo per garantire anche nel pieno viale del tramonto una qualità massima.
Pensate che la seguente demo Amiga AGA(l'ultima architettura grafica partorita da commodore) programmata soltanto qualche anno fa (programmare ancora oggi amiga è considerato nella scena al pari di una disciplina olimpica), gira su un'architettura Amiga estremamente imparenta con l'originale del 1986, Commodore infatti si limitò nel tempo a miglioramenti tecnicamente significativi ma sicuramente non più rivoluzionari (Video capacità AGA+060)

Comunque sia, l'evoluzione inarrestabile dell'informatica ha in seguito spostato la produzione di chip grafici e relative schede grafiche con interfacce standardizzate, a terze parti, di cui oggi restano l'Amd/Ati e Nvidia...
In altri termini oltre la metà degli anni 90 nessuna casa produttrice avrebbe potuto continuare su un modo di produrre simile a quello degli 80...che fece la fortuna di Commodore.
Un meraviglioso ciclo si concluse quindi con la traumatica perdita del suo principale attore: Commodore Amiga.
Gli effetti di questa continua e spietata evoluzione li vediamo benissimo oggi sui computer Mac della Apple, essi ormai da anni sono costruiti con hardware standard x86 e schede grafiche come quelle in commercio... chiunque di voi può assemblarsi un computer molto simile a un prezzo molto minore... l'os stesso utilizzato da Apple sui nuovi computer x86 non ha reinventato affatto la ruota, ma è stato opportunamente reso presentabile ai fan, che hanno potuto fin da subito godere di una potenza hardware superiore alla tecnologia powerpc usata fino al 2004 e in seguito tramontata definitivamente per quel che concerne l'uso desktop.
Questi ragionamenti rendono per tanto inutili e destinate a sparire le attuali obiezioni degli amighisti più incalliti nei confronti di Commodore Usa e nella sua scelta (assolutamente logica e fondata) di Marchiare dei computer x86 con Amiga e donando ad essi un Commodore Os derivato da linux, la cui qualità è ancora tutta da vedersi... ponendosi a metà strada tra un assemblatore di Pc e una Casa Madre che in futuro potrebbe dire la sua nel campo da gioco dei grandi.

mercoledì 20 aprile 2011

Commodore 64




Il giorno 5 del corrente mese una notizia molto particolare ha iniziato a diffondersi per il web a tamburo battente arrivando a compiere il giro del mondo in poche ore: 

Signori, il Commodore 64 è tornato.

Per rendervi conto delle dimensioni del "fenomeno" andate pure nel sito di qualsiasi prestigiosa testata giornalistica sia nazionale che mondiale e cercate "Commodore usa" o "Commodore 64". Io non aggiungo altro... una cosa mai vista.
Tutta la cultura pop degli anni 80 non può che avere un notevole potere nostalgico per coloro che hanno vissuto in quegli anni straordinari la propria infanzia o adolescenza, o in ogni caso la propria giovinezza.
Le indiscusse star tecnologiche dell'epoca furono senz'altro il Commodore 64  e i Commodore Amiga.
Nonostante il succedersi impietoso degli anni, non sono mai mancati sia nel web che fuori, numerosi ritrovi per discutere con passione di questi meravigliosi oggetti, ed è certo che nell'arco del 2010/11 si è registrato un'indiscutibile e palese esplosione d'interesse virale per l'elettronica e l'informatica Vintage... siamo dinanzi a un piccolo boom.
"Retropc"  e "Retrogame" sono diventati termini piuttosto diffusi con intere schiere di appassionati in costante aumento. Ad alimentare il fenomeno sono stati anche oggetti moderni quali ad esempio l'iphone della Apple che con successo ha riproposto emulatori Amiga e Commodore 64 fino a vari remake dei loro giochi più famosi.
Mancava ormai esclusivamente un evento di taratura planetaria per elevare e consacrare definitivamente questo fenomeno culturale, ormai maturo, al fine di sdoganarlo alle masse, e magari anche per guadagnarci su... why not?
Ebbene, questo evento è  accaduto.
In passato operazioni nostalgia in un certo senso simili a questa della commodore, e con il medesimo nome (ma non condotte con la medesima dovizia che ora andremo ad esaminare) hanno fallito, evidentemente era ancora troppo presto, e i marchi Commodore e Amiga giacevano di fatto praticamente in disuso.
Barry Altman, presidente della Commodore usa, ha dichiarato: "ci sembrava impossibile che nessuno ci avesse pensato..."
Eh si...qualcuno, per altro in ballo nella scena Amiga non ci ha proprio pensato, beh... ma a chi importa ormai? :-)

E allora, in buona sostanza, perché ci si è esaltati o dovremmo esaltarci tanto per questo Commodore 64?
Iniziamo subito con il confermare l'ovvia impressione che si ha dopo averlo visto per la prima volta.
Al suo interno c'è un normale PC paragonabile ai netbook di fascia alta;

PROCESSOR:Intel Atom D525 1.80GHz (Formerly Pineview-D)
CHIPSET:Intel NM10 (Formerly Tiger Point)
Next-Generation NVIDIA ION Graphics (ION2)
MEMORY:2 x DDR2 667/800 Single Channel DIMM slots (up to 4 GB)
GRAPHICS:Next-Generation NVIDIA ION Graphics Processor

Fermiamoci qui... e prima di continuare l'analisi dell'oggetto esaminiamo subito alcune aziende partner della Commodore, che evidentemente in qualche modo e nei limiti di ovvi accordi economici, si sono sentiti di poter aiutare C=Usa nella sua (apparentemente) strampalata impresa:



Due grossi nomi saltano immediatamente all'occhio (parlerò degli altri partner a tempo debito):

Disney e Motorola.

Come avete visto la promozione iniziale del commodore 64 è legata alla la pubblicazione Home Video di Tron Legacy della Disney, esattamente come avvenne al lancio dell'originale Commodore 64 nel lontano 1982 con Tron. Facile immaginare come questo abbia, e molto, contribuito alla clamorosa deflagrazione della notizia.
Il nome Disney appariva tra gli altri in un famosissimo software di Animazione per Amiga...assolutamente impressionante all'epoca in cui venne pubblicato: Video (e qui oso una personalissima considerazione, non potrei mai definire niente oggi "ufficialmente" Amiga se slegata e lontana da tecnologie e capacità grafiche di un certo livello)
Veniamo quindi alla Motorola, nome certamente fondamentale  per la storia della Commodore in quanto nota casa produttrice dei cervelli delle macchine Amiga con la famiglia di microprocessori Motorola 68000..
La Motorola pare essere intervenuta pesantemente nell'ambito della produzione della parte Made in Usa di questi nuovi Commodore 64, cioè il case...
Confesso che ad un'impressione iniziale si può facilmente cedere alla superficiale convinzione che non ci sia nulla di speciale nella realizzazione di questo case il cui scopo per altro è quello di ospitare una comune motherboard itx oltre ovviamente l'hard disk e il lettore bluray; molti sedicenti amanti di Amiga (e per proprietà transitiva di tutte le macchine Commodore) ancora oggi sostengono che ciò sia qualcosa di volgare, banale e realizzabile senza particolare passione.... ma non è esattamente così, sempre Altman dichiara:

"The only way to create exact original color was to take the original piece and have it spectrograph analyzed, in infrared and visual light spectrum and beyond," he said. "The cost was atrocious, and the cost of the chemical dye is even sicker."

Cioè l'operazione stessa di riconoscimento del colore originale del Commodore 64 al fine di replicarlo in serie, si è rivelata terribilmente costosa e possibile solo con metodi che caratterizzano aziende di assoluto livello.
Un appassionato utente italiano di macchine Commodore originali (che qui approfitto per salutare), Amiga sia classic che Ng si è sentito di dichiarare;

"Il Pantone arriverebbe dopo il RAL e sono comunque tinte, c'è qualcosa ancora... Immagina un grande MasterMind di polveri colorate da miscelare, si registra tutto e si va per prove che si verificano come errate solo quando la plastica e la miscela di colore (già liquida) sono una cosa solida. E poi daccapo finché, avvicinandosi sempre più, si trova l'Eureka. Standardizzate miscela e quantità (perciò si registrava tutto), si trovano poi tutte le tinte esatte.
Potevano usare mille modi più scrauti ed economici (sai quelle robe: "massì, grossomodo..") per scegliere il colore della scocca, invece hanno fatto tutte le analisi scientifiche possibili per poi ritrovarlo. Fa quasi paura pensare quanti soldi possa costare tutto questo procedimento..."

A tutto ciò aggiungiamo che un altro tratto d'interesse del Commodore 64 è la realizzazione di una tastiera simile (non identica per ovvi motivi) all'originale è nonché al tempo stesso utile per un suo uso moderno.

Commodore ha anche messo il vendita il solo case e tastiera, al prezzo di 250$... il prezzo certamente alto(e che per forza di cose renderà i modelli completi anch'essi molto costosi rispetto all'hw effettivamente utilizzato) per quanto visto direi che risulta abbastanza giustificato.
Ma non è detto che quando la produzione raggiungerà il suo finale regime(si parla di una capacità produttiva quantificabile in 20k unità al mese), il prezzo non possa scendere.
Veniamo al lato software, il Commodore 64 verrà venduto con installato la distro linux ubuntu... almeno fino a che C=Usa non completerà i suoi lavori sul CommodoreOS, presumibilmente una modifica della distro stessa per garantire un'esperienza di lavoro con le nuove macchine Commodore, e sopratutto l'imminente famiglia di Commodore Amiga, piacevole quanto l'originale, ma dannatamente potente in termini di software disponibile (Open Source).
Mi piacerebbe poter dire di più su questo Commodore Os, che ritengo un punto cruciale del progetto finale di Commodore Usa...ma in pratica nulla ancora è stato mostrato e ben poco è certo, a parte un cuore Linux, e che offrirà una modalità emulazione del C=64 originale in modo assolutamente immediato e semplice.
Si attendono comunque notizie a breve...

C=Usa non ha celato fin dal principio l'intenzione di far rivivere Amiga, e di riunire il marchio Commodore con Amiga...definitivamente. Dopo mesi di riflessioni, sono giunto alla consapevolezza che la via da essi intrapresa era l'unica realmente praticabile e con un possibile successo in fondo ad essa. Una sola via tra vari binari morti (come ad esempio l'uso di Cpu PPC, per fortuna scartato a priori)
Molti osservatori, tecnici, programmatori, perfino ingegneri che lavorarono direttamente all'originale Amiga ritengono che oggi essa sarebbe "dentro" un PC X86 costruito l'hardware mainstream... quindi credo che la distanza tra questi futuri Amiga e la mancata reale evoluzione di Amiga, vada colmata nei particolari, e anche nel dar luce ad un Os (si, anche linux se necessario...)degno, e quindi infine il tutto ben marchiato con le parole magiche.
La scelta Intel Nvidia è stata effettuata anche con un occhio di riguardo al sistema operativo Aros, ormai da un decennio soluzione x86 per i nostalgici Amiga, che essendo open source potrebbe raggiungere pian piano anche un ruolo centrale per la Commodore... oltre che conquistare persino i cloni amiga classic (che qui non tratteremo).

Voi da che parte state? Meglio che Amiga riposi definitivamente in pace... o che torni a prendere a dolorosissimi calci in c... gli avversari, costi quel che costi? Ricominciando dal Commodore 64...ovviamente.

martedì 19 aprile 2011

Commodore is Back... eh si, pare proprio di si



Mettiamo da parte per un attimo le migliaia di gadget tecnologici di cui il mercato è saturo e ritorniamo a parlare, seppur con un linguaggio semplice e senza tecnicismi, d'informatica... e del ritorno del nome che non solo fece da padrone nel magico periodo degli anni 80, ma seppe anche dar forma a molte delle cose che oggi quotidianamente diamo per scontate sui nostri personal computer, qualunque sistema operativo essi abbiano installato, qualsiasi sofware voi preferiate...
La Commodore.
Non starò qui a fare un riassunto della storia di questa casa e questo marchio di cui troverete fiumi di informazioni in centinaia di siti dedicati all'argomento. Tuttavia a un certo punto della vostra esistenza non avrete probabilmente più sentito nominare le due paroline magiche: Commodore e Amiga... poco importa che ne abbiate posseduto uno, è certo che questi nomi sono ancora oggi impressi nella vostra mente (almeno dai 25 anni in su...).
Ebbene nella metà degli anni 90 la Commodore intesa come casa madre del mitico commodore 64 e i computer commodore Amiga, fallì... trascinandosi dietro (negli inferi) proprio la gloriosa piattaforma Amiga.
Amiga quindi al contrario del Commodore 64 e sue variazioni (tra cui anche un successore: il commodore 128),  non ebbe una naturale dismissione quale computer obsoleto e/o con un successore dallo scarso successo, ma la sua "esistenza" venne invece brutalmente separata da una casa madre che ne curasse il marketing, la produzione su larga scala, e soprattutto l'evoluzione ingegneristica.
E' importante sottolineare che già prima del fallimento Commodore, i concorrenti di Amiga negli anni (1986-1994+) colmarono un profondo gap tecnologico sorpassando Amiga anche su alcuni aspetti tecnici che negli anni successivi divennero cruciali per il mercato, e che portarono per fare un solo singolo esempio all'accelerazione grafica 3D...
Ma nonostante ciò, da allora fino ad oggi una piccola comunità di appassionati da definirsi "irriducibile" ha conservato una memoria storica molto importante, e si diletta ad affiancare ai normali pc moderni, una postazione Amiga NextGen.
L'argomento Amiga NextGen è incredibilmente complesso, con tutte le sue contraddizioni e delle pesanti controversie che animano la comunità stessa di appassionati, e non sarà praticamente mai oggetto di questo blog, a meno che il suo destino non si incroci con quello della nuova commodore...
Mi limiterò soltanto questa volta a dire e pure in estrema sintesi che il tutto si concentra intorno a 3 distinti sistemi operativi(Amigaos4.x, Morphos, Aros*), e in misura minore sull'Hardware da essi supportato. Un po' al contrario di quel che accadeva con Amiga in cui l'os esaltava naturalmente le sue peculiarità Hardware.

Il problema dei 3 sistemi operativi della scena Amiga, di "nicchia" sono:
-Arretratezza e lento sviluppo
-Scarsezza di applicativi professionali (tranne qualche eccezione, quasi tutti i più importanti software open source mancano)
-Per uno di essi, l'ufficiale erede dell'Amigaos3.x (l'ultimo nato in seno a commodore) AmigaOs 4.x**, vi è l'ulteriore problema di un costo enorme per l'Hardware PPC (si, come quello degli apple di svariati anni fa) strettamente necessario per l'os stesso (non ne esiste infatti attualmente una versione x86)

Pur essi ricreando una piacevolissima esperienza Amiga direttamente connessa agli Amiga di un tempo(almeno per coloro che utilizzavano DeluxePaint, Amos, ecc ecc, cioè che non godevano il solo aspetto ludico di Amiga), mancano ancora di elementi essenziali per permettere un uso Moderno e a 360° come avviene con i pc x86 sia Apple che Win che Linux.

Quindi che significa Commodore è tornata?
1)Esiste ormai da un anno un'azienda  che ha acquistato marchi e licenze per vendere dei computer che abbiano il nome degli storici "commodore 64" "commodore Amiga"
2)Questa Commodore (USA) punta a riprodurre l'estetica e si spera un feeling non dissimile alle antiche macchine, sia nel'Os (il Commodore Os) che nel software (Open Source), senza sacrificare nulla o quasi di quanto l'evoluzione dell'informatica ha prodotto dal 1994 ad oggi.
Nota importante, il Commodore Os di cui ancora non si è visto nulla sarà basato su Ubuntu Linux. E le macchine commodore sono ovviamente incentrate su hardware x86, Intel-Nvidia
Ah... nel caso foste di ritorno dalla luna, ecco lo spot del Nuovo Commodore 64 che ha accompagnato la notizia del lancio riecheggiata in tutto il pianeta per giorni e giorni:
Nel prossimo post tratterò proprio di questo nuovo Commodore 64, caratteristiche, sua produzione, e di come un eventuale successo commerciale potrebbe rivelarsi fondamentale per il rilancio mondiale di Amiga, così come un suo flop potrebbe invece scrivere la parola fine al tutto e consegnare definitivamente il nome Amiga al suo riposo ultimo... l'oblio.


(*) Il sistema operativo detto Amiga Like: AROS è l'unico tra i tre ad essere open source e per l'architettura x86, e in futuro è quello che avrà più probabilità di essere oggetto d'interesse per Commodore...
(**) Approfondimenti nella scheda Controinformazione