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martedì 21 giugno 2011

Standing on the Shoulder of Giants



Per molto tempo il sistema operativo di Amiga venne erroneamente identificato con il nome del suo desktop Workbench, e ciò a partire dalle iniziali versioni 1.x fino all'ultima 3.0 antecedente al fallimento della grande azienda produttrice.
Negli anni successivi tale Os, il cui sviluppo passò ad altre mani, iniziò a chiamarsi in modo più corretto AmigaOs arrivando sino alla definitiva versione 3.9 dedicata all'originale architettura 68K e capace comunque di  soddisfare le esigenze di chi per un bel po' di anni non volle abbandonare l'amata piattaforma espandendola con cpu più potenti, hard disk più capienti e quantitativi maggiori di memoria; per infine migrare inevitabilmente in piattaforme mainstream molto più evolute.
Ma il Workbench (Video) in realtà era un'applicazione del sistema operativo richiamabile da Shell con il comando loadwb, la cui principale funzione era quella d'interfacciare l'utente alla macchina tramite un intuitivo sistema di finestre e icone, con le quali avviare anche più applicazioni contemporaneamente, spostare o copiare file, e tante altre di quelle azioni che oggi noi tutti compiamo sui nostri personal computer con estrema naturalezza. Il tutto già nell'ormai lontanissimo 1985.
Negli ultimi giorni l'attenzione dei nuovi clienti e supporters di C=  dopo la raggiunta fase di commercializzazione, inizia inevitabilmente a concentrarsi sul venturo CommodoreOs, che pur essendo inizialmente destinato al C64x dovrà logicamente ispirarsi al Workbench di Amiga (il cursore lampeggiante sotto il Ready del C=64 potremmo rivederlo in fase di emulazione) e infatti da alcune recenti dichiarazioni dell'intraprendente e sagace CTO di C=Usa traspare la promessa di un ambiente desktop che rappresenti un'evoluzione diretta e moderna del Workbench seppur in esecuzione su un sistema operativo molto diverso qual è Linux.
Inizialmente il C=Os avrebbe dovuto proprio chiamarsi Workbench 5.0, ipotesi saggiamente accantonata in quanto il diritto di sfruttamento di tale nome è in mano a terzi.
Ma nonostante questo cambio di rotta all'inizio molti notarono subito quel 5.0; e come detto poc'anzi la numerazione degli AmigaOs 68k si fermava a 3.9.
L'intento era proprio quello di scavalcare idealmente (in quanto la natura dei due os è totalmente diversa) l'AmigaOs 4.x scritto per l'architettura PowerPC...
Questo iniziale approccio di C=Usa alla questione dell'os da inserire nei nuovi Amiga, e in parte a ragione, venne visto come una provocazione diretta e dissacrante a una scena che di per se non navigava (né ora naviga)  in entusiasmanti acque, ed è da considerarsi il peccato originale che ancora oggi separa i due ambienti C=Usa e AmigaOs da una cortina di fuoco :-)
Tuttavia dopo ormai ben 10 mesi dalla comparsa di C=Usa nella scena, la vera natura dello scontro oggi verte sull'irresistibile attrazione che questa ha esercitato su una minoranza di persone che aveva il semplice diletto di seguire qualcuna delle tante sfaccettature dell'hobbystica scena Amiga...
C=64 e Amiga sono nomi che hanno scritto con inchiostro indelebile pagine grandiose della storia informatica, ma dopo il fallimento Commodore milioni di utenti si trovarono purtroppo con nient'altro che una matita destinata a divenire nel tempo sempre più spuntata, e in questa metafora la piccola parte "eretica", oggi interessata all'opera di C=usa, è la gomma arancione all'altra estremità della matita che inizia a cancellare interi anni di un'esperienza ritenuta del tutto fallimentare...
E' il giunto il momento di ragionare in ottica moderna e costruttiva, di provare a spingere un nuovo progetto radunando forze fresche, entusiasmo, menti giovani, creando una nuova comunità capace di ridar vita a una filosofia che non era affatto legata ad un sistema operativo... ma piuttosto all'immagine del personal computer come formidabile strumento per fare.
Nei più significativi post del forum commodore-amiga.org si cerca proprio di definire questo nuovo e semplice assetto... e in quest'ottica viene inquadrato il nuovo C=Os linuxiano :-)
Arrampicarsi quindi sulle spalle dei Giganti? Ma quanto questi giganti attingono nella catena evolutiva informatica anche ad Amiga?

In ogni caso la questione Os su una macchina x86 non è certo un problema, no... non parlo di Windows (ovviamente installabile nelle macchine C=Usa), ma di quello che molti considerano il vero erede di AmigaOs, "Aros" il cuore pulsante della nostalgica scena.

Ma questa, per il momento, è un'altra storia...

sabato 18 giugno 2011

Mission Complete

Post insolitamente laconico in cui mi basta sottolineare e con gioia che in soli nove mesi Commodore Usa partendo da un'idea apparentemente folle è giunta alla sua attuazione:

produzione e commercializzazione del C=64x





Il Manuale rilegato ad anelli come l'originale!




The Unboxing
















mercoledì 15 giugno 2011

Dulcis in fundo... (Si è Lui)

La prima immagine in assoluto del nuovo Commodore 64 integralmente assemblato con tutte le parti definitive, cliccare per ingrandire




Iniziamo delle primissime valutazioni paragonando l'oggetto reale con gli interessantissimi rendering mostrati per la prima volta svariati mesi fa a progettazione ultimata e tutt'ora esposti nel sito a scopo promozionale:


E' indiscutibile la qualità del lavoro di C=Usa nel ricreare il Commodore=64, dal confronto notiamo subito che l'impegno tecnico ed economico per poter riproporre all'utente finale l'esatto colore dell'amatissimo biscottone (argomento trattato nei primi post del blog) ha dato i suoi frutti, con l'oggetto reale molto più piacevole alla vista dell'ottimo rendering; chiunque guardi la foto reale non può che pensare: "Si, è Lui... lo voglio!"



Le spedizioni dei modelli venduti inizieranno in questa settimana

lunedì 13 giugno 2011

Al lavoro...

Ecco altre immagini (stavolta nitide e dettagliate...) delle stanze appartenenti al Quartier Generale C= dove vengono assemblate le configurazioni non standard (prodotte in serie in altro stabilimento) del C=64x

Questa è solo una piccola selezione, tante altre sono visibili qui!



Una delle parti cruciali del C=64 l'ingegnerizzazione di una tastiera adatta a un uso moderno e simile all'originale!



Classico output, e dettaglio sulla qualità del lavoro sulle plastiche....



La scelta è caduta sull'Intel Atom D525 1.80GHz per il suo esser Fan-less e ricreare così un computer silenzioso come l'originale, nulla è stato lasciato al caso :) 




C=Usa vende anche i singoli case con tastiera e altro, facile immaginare la mania di personalizzazione Hardware che si scatenerà... chissa cosa saranno capaci i Geek di metterci dentro :D

domenica 5 giugno 2011

E rimbalzò la Boing

Come più volte ho evidenziato una ricorrente e perpetua critica nei riguardi di Commodore Usa concerne la loro volontà di "appiccicare" degli storici loghi e nomi, quelli trattati in questo blog, su dei Pc X86.
Le motivazioni dietro le scelte di questa architettura Hardware e del sistema operativo LINUX son state fin ora ampiamente discusse e sviscerate in vari modi, e d'altronde proprio nel caso persistesse ancora qualche dubbio ho mostrato quale sarebbe l'insoddisfacente "futura" alternativa a tutto ciò, l'x1000

Proviamo quindi a rispondere definitivamente alla critica, approfondendo un po' la questione del marchio, del nome e ovviamente i relativi loghi.

Partiamo da un esempio scelto a caso :)


E' necessario dire qualcosa che già il logo stesso non sia capace di comunicare a un primo sguardo?
E' necessario lanciarsi in estenuanti discussioni tecniche?

No e no... milioni di persone ogni giorno portano a casa una scatola con questo simbolo spalmato sopra e il desiderato oggetto tecnologico dentro; e credete che costoro (magari anche voi) pensino al tipo di architettura, alla struttura del'OS, al suo kernel e ad altre amenità simili? Affatto, comprano semplicemente un prodotto Apple.

Ho già citato, e spesso citerò nei miei ragionamenti la casa di Cupertino, e tengo a precisare che non ho nulla contro questa, però non nascondo che nei primi passi di Commodore, i primi vagiti, qualcuno potrebbe favoleggiare quel primo esistere del Davide contro il Gigante (ipotesi allo stato attuale che mi rendo conto essere totalmente risibile ;)




 

Ecco le due primissime impronte di Commodore Usa, cioè la licenza di utilizzare tali marchi... inutile sottolineare come le reminiscenze dovute alla visione di questi simboli e nomi sono ancora oggi dai 30 anni in su decisamente molteplici e nostalgiche.
Tuttavia esiste anche un altro logo che ha accompagnato Amiga nella sua travagliata e sofferta storia seguente al fallimento di Commodore del 1994.

La boing ball :D



Per chi non ne avesse mai sentito parlare, o magari soltanto vista ma senza conoscerne le origini basta osservare questo breve video.
Questa celebre demo fu programmata principalmente per illustrare le capacita  multitasking di Amiga, infatti nella dimostrazione in cui essa venne mostrata, il computer Amiga era contemporaneamente impegnato nell'esecuzione della demo, del workbench, ed anche di altri programmi; e grazie alla feature drag screen si vedeva come questa demo non influenzasse minimamente l'operatività del sistema.
Per esaltare le peculiarità di Amiga occorreva che la demo non dovesse tenere occupata, se non minimamente, la Cpu, cioè un MC68000 a 7mhz, e quindi per quanto essa simulasse bene il moto prospettico tridimensionale di una sfera con molte facce, era principalmente frutto di abili trucchi e uno pseudo 3D. Osservando bene la sfera (o meglio il poliedro che nel 3D approssima una sfera) si nota che il contorno di questa non varia mai nella sua geometria oscillando semplicemente in lungo e largo per il monitor, ma non in profondità, e che l'effetto di rotazione della stessa bitmap era simulata alternando tra loro opportunamente i colori a scacchi bianco e rossi.
Un metodo concettualmente simile a molti videogiochi di corse automobilistiche dell'epoca 8/16bit dove occorreva creare l'illusione prospettica di uno scenario che scrollasse fluidamente intorno l'automobile, senza ovviamente poter far ricorso a tecnologie 3D che vennero implementate nei videogiochi soltanto molti anni dopo, e ahimè dopo il fallimento stesso della Commodore.
(In ogni caso credo che la potenza di calcolo della cpu Mc68000 fosse sufficiente per simulare in vero 3D poligonale e abbastanza fluido una simil sfera del genere, ma la cpu avrebbe dovuto sobbarcarsi il calcolo in prospettiva di ogni vertice, e nascondendo anche i poligoni dietro quelli immediatamente visibili)

L'immagine della boing ball da me realizzata, così come quelle utilizzate oggi, è un banale esercizio per qualsiasi software di grafica 3D



Una primitiva sfera con un materiale procedurale ottenuto mixando rosso e bianco con un operatore checkers (con il quale è possibile decidere anche il numero dei quadrati), questione di pochi click del mouse...
A metà e oltre degli anni 90 Amiga Technologies che vendeva gli ultimi amiga 1200 e dei nuovi 4000T, rimanenze delle fabbriche originali, adottò per logo la Boing Ball e una nuova estetica della parola Amiga:




La scelta probabilmente derivava dalle infinite battaglie legali che videro nel tempo fare a pezzi un po' tutto quello che riguardava Commodore e Amiga: loghi... hardware, sistema operativo, kickstart ecc ecc.
Un tristissimo e insanabile spezzatino al quale penso e spero sia giunta ora di dare un definitivo colpo di spugna; riunificando esclusivamente ciò che è utile e ricominciando da scelte commercialmente e tecnologicamente logiche e sensate.
Ovviamente è una questione puramente soggettiva e di gusti personali scegliere il preferito tra questi loghi e gli originali, non c'è dubbio...ma alla fine i gusti individuali non bastano a ottenere il giusto richiamo
La riconoscibilità universale, infatti, dei marchi originali Commodore e Amiga, con dei loghi che oggi è facilmente possibile rendere in modo molto più accattivante mediante l'uso della grafica computerizzata, ha un valore intrinseco che le novità di C=Usa stanno delineando come veramente alto... e soprattutto come pochi ne esistevano in ambito informatico.

giovedì 2 giugno 2011

Resistance is futile, you will be assimilated (Amigaone X1000)

Mentre in quel di Fort Lauderdale in Florida la Commodore lavora sodo per assemblare e iniziare a spedire i primi lotti di C=64 destinati ai preordini fioccati nel mese di aprile e maggio, parliamo un po' del futuro del nome, del marchio, e dell'eredità Amiga.
Attualmente esiste una sorta di lotta impari, numericamente parlando, tra chi accoglierà i computer Amiga di Commodore come reale e unico possibile futuro di Amiga, e chi si aspetta, o meglio aspetta (vedremo come l'attesa per costoro sia l'hobby principale) qualcosa di molto diverso.
Pur essendo quest'ultima una stregua minoranza è democraticamente giusto quantomeno analizzare le loro pretese.
L'Amiga da loro atteso è l'AmigaOne x1000.
Questo computer annunciato ad inizio 2010 doveva arrivare alla fase di commercializzazione nel giugno dello stesso anno, ma oggi ad un anno esatto da quella che doveva essere la data di uscita (il 25° anniversario della nascita di Amiga) di questi x1000 esistono soltanto 5 motherboard commissionate dall'azienda che intendeva produrlo (Aeon) alla Varisys, altra azienda che produce hardware per usi commerciale e militari.
Da siffatta partnership in un anno e mezzo dunque sono saltate fuori solo 5 schede prototipo attualmente testate con una versione di linux, perché il sistema operativo AmigaOs non è ancora stato completato.
Per sottolineare quanto in informatica il tempo sia importante e fonte di cambiamento, basta considerare che più meno contemporaneamente all'annuncio di codesto x1000 arrivò da Apple l'annuncio relativo al suo nuovo iPad, venduto oggi in decine di milioni di esemplari e che piaccia o no ha già prodotto una piccola (e neanche tanto piccola) rivoluzione nel mercato.
E' ipotizzabile che l'x1000 possa invece essere venduto al pubblico tra un circa un anno (quindi oltre due anni l'originario annuncio) a un prezzo che verosimilmente raggiungerà e supererà la cifra di due mila euro.
Una potente workstation si potrebbe pensare... no, non esattamente, ecco le sue caratteristiche:

    Black Pearl PC case[10] with Boing Ball
    ATX Formfactor
    CPU, PA6T-1682M 1,8Ghz Dual Core 64 bit
    Co-processor: "Xena" 500 MHz XCore XS1-L1 128 SDS
    ATI Radeon R700 graphics card
    Audio: 7.1 channel HD audio
    Memory: 4× DDR2 SDRAM slots
    10× USB 2.0
    1× Gigabit Ethernet
    2× PCIe ×16 slots (1×16 or 2×8)
    2× PCIe ×1 slots
    2× PCI slots
    1× Xorro slot
    1× Compact Flash
    2× RS-232
    4× SATA 2 connectors
    1× PATA connector
    1× JTAG connector

Abbiamo un processore dual core a 1,8Ghz PowerPc (architettura tramontata ormai da anni per l'uso desktop), un coprocessore dual Xena di 500mz (la cui utilità è a dir poco bassa se non nulla) e infine una dotazione già tipica delle motherboard x86 di più anni fa.
Tra le altre cose il sistema operativo programmato da una piccola s.h. belga destinato a questo hardware è ben lungi dal supportare il dual core e molto lontano anche dall'implementazione di un middleware 3D per sfruttare le caratteristiche più avanzate delle schede grafiche attualmente in commercio...un lavoro che potrebbe richiedere ancora interi anni.
Cioè parliamo di un livello tecnologico non solo ampiamente inferiore al più sgangherato pc in offerta nei centri commerciali... ma inferiore agli entry level x86 da un bel po' di anni a questa parte; la stessa Apple ha dichiarato (o è prossima al farlo) obsoleti propri vecchi modelli Ppc con caratteristiche simili se non superiori.
Tuttavia, e sempre democraticamente, continuiamo a dar credito a questa adorabile e sparuta minoranza che in modo talvolta virulento sostiene questo progetto ogni giorno parlandone continuamente in alcuni piccoli forum dedicati al relativo sistema operativo Amigaos.
Il processore impiegato in questo Amiga pseudo moderno ma con peculiarità di fatto vintage è già ufficialmente andato fuori produzione, quindi un'eventuale futuro modello dovrà ancora tagliare con il passato senza mai fornire a tali AmigaOne neanche quella continuità necessaria a individuare univocamente nel tempo una famiglia di personal computer.

Il futuro degli Amiga di Commodore appare invece più roseo, infatti, per la grande C= che fin da subito utilizzerà ovviamente la linea cpu desktop Intel i5 ed i7, il futuro si chiamerà certamente Trigate, la nuova e rivoluzionaria tecnologia Intel che consiste in un transistor 3D realizzato con un processo produttivo a 22 nano metri:

"Rispetto agli attuali transistor che utilizzano una struttura planare bidimensionale, i transistor tri-gate prevedono un flusso di elettroni che si sviluppa secondo uno schema tridimensionale passando attraverso il gate. Questo porta a miglioramenti prestazionali da una parte e ad una riduzione dei consumi energetici dall´altra, secondo Intel fino al 37% migliori rispetto ai transistor planari a 32 nm. Considerando lo stesso livello di prestazioni dei processori a 32nm, quelli realizzati con transistor tri-gate a 22nm consumano meno della metà dell´energia." (da dinoxpc.com.)

Un futuro, per altro imminente, molto molto interessante.

Come già agomentato in vari post precedenti, il lato hardware destinato alla grafica in un Amiga degno di tal nome è da considerarsi altrettanto importante quanto la capacità muscolare della cpu.
Sul versante Amigaos la situazione 3D è semplicemente imbarazzante e penosa; neanche provo a descriverla perché è vergognoso che un Computer e un Os di nome Amiga (o similare) possa versare in tale stato nel 2011.
Pertanto passo direttamente al lato "positivo" della faccenda, cioè la futura implementazione delle librerie grafiche 3D Gallium, che permetteranno una scrittura più semplice dei driver per le schede grafiche, e di poter ottenere su certi sistemi operativi (in primis linux) giochi fin ora godibili su Windows grazie all’implementazione del supporto alle Api Direct3D 10/11 di Microsoft.
Peccato che questo laborioso porting per AmigaOs potrebbe impiegare anche  anni... quando già è noto e dimostrabile che sull'hardware destinato a tale sistema operativo non ci sarà da aspettarsi né prestazioni soddisfacenti (se non appunto per del retrogame) né particolari porting di giochi commerciali.
La colorita e speranzosa comunità amigaos potrà quindi cimentarsi ancora per anni e anni in altri infiniti bench di Quake 3.
A meno che non decidano saggiamente di dar retta al titolo di questo post e...

Queste pessime aspettative sono state infine anche superate (in peggio) dal prodotto finale distrutto dalla critica informatica mainstream, QUI un abbondante resoconto.




Approfondimenti nella scheda Controinformazione

lunedì 9 maggio 2011

Breaking News la CNN parla di Commodore

Nel primo post di questo Blog dedicato al ritorno della Commodore, avevo accennato come un mese fa circa. il 5 aprile, un big bang mediatico avesse accolto la rinascita di Commodore, e l'annuncio del nuovo C=64, ed ecco qualche esempio (tutti datati 5/4/2011):

BBC&The Guardian: C64 Lives AGAIN
New York Times: The New C64, Updated With Its Old Exterior
Libèration:Le C64 revient
The Washington Post: Meet the new Commodore 64
TIME: Beige is Back:The C64 and its Amazing Keyboard Return
Wall Street Journal: Commodore 64: Welcome Back, Old Friend

ed inoltre articoli anche su UsaToday The Rolling Stones, ecc ecc
Ma Oggi 9/5/2011, un mese dopo, all'inizio della produzione interviene perfino la CNN, con in evidenza nella home page l'articolo su Commodore e il suo C=64




qui: l'articolo completo :-)

Riporto solo la seguente dichiarazione:
"Altman told CNN. He said about 20,000 models were ordered in each of the first few days they went on sale in early April."
Un numero assolutamente impressionante di ordini nei primi giorni seguenti il lancio del C=64 (il modello apripista per Amiga), di circa 20K modelli al giorno.
Cifre da capogiro che potrebbero permettere varie strategie future, e staremo senz'altro qui ad aspettare altre novita su questa colossale Commodore Mania...

domenica 8 maggio 2011

Pinocchio Cyberpunk (informatica vintage)

Dopo le ultimissime news riguardanti l'avviata produzione in serie della prima macchina Commodore da 17 anni a questa parte... mi concedo un post funambolico per riassumere alcuni concetti già espressi e introdurne di nuovi.
Avrete notato lo strano titolo dell'argomento di oggi, che parodia il Monna Lisa Cyberpunk (Mona Lisa Overdrive) dello scrittore W. Gibson, il quale con i suoi racconti e romanzi introdusse negli anni 80 la profetica visione di un futuro schizofrenico diviso tra la realtà tangibile e quella virtuale.
Personalmente trovo emblematica una frase del capolavoro cinematografico Cyberpunk Blade Runner del 1982 (toh...anno del primo Commodore 64), in cui il bio ingegnere J.F. Sebastian incontrando il replicante Roy Batty, stupito dalla sua magnificenza gli chiese: "Fammi vedere cosa sai fare... ", ricevendo per risposta "ma noi non siamo dei computer... ".
All'epoca, infatti, dai personal o micro computer che iniziavano a entrare nelle case di molti nuclei familiari, si chiedeva solo una cosa... di stupire.
Al giorno d'oggi molte cose sono cambiate e un computer nella maggior parte dei casi è visto come un terminale, un accesso al web o uno strumento per comunicare. Il Pc è molto più simile a un elettrodomestico che a quel "magico" prodotto tecnologico di un tempo.
A suscitare curiosità interesse e meraviglia oggi sono altri tipi di computer, i Tablet, gli smartphone, le console portatili e casalinghe.
Certo, si sa che l'appetito vien mangiando e per quanto riguarda i potenti e versatili sistemi desktop, le vere perle informatiche oggi sono i loro potenti software; è possibile acquistare un computer per le solite attività nel web o office per poi, successivamente, interessarsi a quanto un qualsiasi computer moderno, come ad esempio i Notebook, offrono in termini di potenza anche nella fascia media, cioè delle piccole workstation multicore 64bit con tantissima ram e scheda video dedicata, fino a qualche anno fa qualità molto costose, ma ora magicamente alla portata di tutti.
Ma in questo post del blog, anziché sfociare nell'Hitech preferisco lanciarmi in un'incursione nell'opposta direzione...
Nell'immaginario cyberpunk una figura romantica...notare che il romanzo manifesto culturale di questo genere fantascientifico "Neuromacer" unisce volutamente Neuro con Romancer... è quella del popolo anarchico e sovversivo dei Low Tech; che lottano con mezzi di fortuna combinando tecnologie obsolete ad armi letali di attacco al cyberspace.
Credo che a questa figura s'ispiri nella forma (non di certo nella sostanza) una subcultura vintage legata a una visione radicalmente retrò della tecnologia, parzialmente legata e omaggiante le vecchie glorie passate anni 80, sia 8 che 16 bit...
Molti di loro, credo alcuni anche involontariamente, sono capaci anche di realizzare delle straordinarie opere tecnico informatiche (di cui molte italiane):


Ecco un rifacimento da ZERO con soli componenti elettronici in commercio, dello ZX spectrum, l'8 bit rivalissimo del C=64; un lavoro assolutamente degno di nota





Un bellissimo C=64 laptop!






Case minimalista ispirato all'A500 che liberamente interpreto come un'opera artistica rappresentante un ipotetico spartano e robusto computer Steampunk anni 60 in stile sovietico...



Queste immagini definiscono un concetto a metà strada tra il moderno e il vintage: il Computer Artigianale. Esistono anche esempi più complessi di computer artigianali legati alla deriva amighista degli anni 2000, PowerPc, basati su attuali schede embedded per uso industriale modificate e adattate (a dire il vero un po' in modo forzato...) a sistemi desktop, ma essendo queste una diversamente curiosa realtà ibrida anch'essa né moderna né Vintage, e a mio parere simile al Pinocchio bugiardo del buon Mastro Geppetto, non ho interesse alcuno a trattarli in questo Blog*.
Concludo ricordando che gli originali Commodore erano comunque prodotti industriali per il mercato informatico, ed evidentemente da lì' è necessario ripartire :-)
Quando verranno pubblicati i primi progetti per l'Amiga All in One della nuova Commodore, avrò modo di parlare anche del Design(quello vero...) storico delle macchine Commodore 64 e i successivi Commodore Amiga...

(*) Approfondimenti nella scheda Controinformazione

venerdì 6 maggio 2011

Ready...

Ecco un video che mostra le primissime prove per la produzione in serie del nuovo commodore 64; lo stampo realizzato da Motorola viene caricato nel macchinario e ricomincia l'avventura...
Here is a pre-production video of the new Commodore 64 by Commodore USA, LLC. These are just samples to ascertain fit and polish before production which is scheduled to begin in a week's time. The color is exactly the same but the lighting in the factory doesn't show it properly. The shiny surface is only temporary as the mold is now being textured to obtain the original C64 finish. We would like to thank Motorola Rapid Prototyping Services for their excellent job with the mold and Technicraft Plastics for their services and allowing us to film this historic moment.
Negli ultimi fotogrammi del video si vede anche la confezione del C=64, molto simile alle originali confezioni dei Commodore 64c (l'ammodernamento estetico del c64) e successive evoluzioni Amiga... :-) e gli appassionati, quelli veri, sanno quanto la cura del dettaglio sia importante.

Il Nuovo


Il passato

domenica 24 aprile 2011

L'altra faccia della medaglia... quella creativa!



L'ulteriore naturale conseguenza delle notevoli capacità grafiche dei computer Commodore Amiga furono senz'altro i vari software e pacchetti grafici che essa poteva vantare. Sovente i fan di una celebre casa di computer divenuta negli ultimi anni la più ricercata in ambito grafico, arrivano ad affermare che tale casa (Apple) "inventò" la computer grafica.
Credo che coloro ignorino involontariamente (dato che spesso si tratta di giovanissimi) che fu Amiga la culla di certi strumenti grafici e di animazione digitale, le cui moderne evoluzioni godono oggi di un'ampia utenza.

Nell'odierno panorama dei software grafici, i più utilizzati sono quelli di fotoritocco e paint; seguono poi i programmi di video editing e digital video (basta considerare quanto siano amate e vendute le camere e fotocamere digitali); e infine per chi ha determinate esigenze e passioni arriviamo alla grafica vettoriale e alla computer grafica 3D.

Per quel che riguarda la questione di quale sistema operativo o quale macchina sia più adatta alla grafica, direi che intervengono due fattori, uno soggettivo e uno oggettivo, quest'ultimo è senz'altro la potenza hardware assolutamente necessaria per fare tutto più fluidamente, meglio e in minor tempo possibile, massimizzando di conseguenza la produttività sia in ambito amatoriale, che ovviamente professionale.

(Le workstation grafiche più costose oltre al fattore "potenza" hanno anche altre pregi, come una componentistica di maggior qualità e driver video altamente ottimizzati, il tutto per una maggiore stabilità del sistema)

Il fattore soggettivo invece è spesso alla base del fenomeno ricorrente del fan boy... cioè di colui che fa del sistema operativo quotidianamente utilizzato o la macchina ad esso dedicata un oggetto di fede semi religiosa, che lo induce ad avere atteggiamenti integralisti che inevitabilmente culmineranno in drammatiche flame war nei vari forum e luoghi virtuali dove si discute d'informatica.
Molto più semplicemente mi limiterò a considerare che chiunque si trovi produttivo con un Os e/o con un particolare software ne sarà di conseguenza ovviamente soddisfatto, e difficilmente un sistema operativo alternativo (dove per altro quasi sempre sono disponibili i medesimi software, o ottime alternative open source) potrebbe convincerlo a sostenere nuove inutili spese... l'utenza ormai è suddivisa a livello mondiale nei 3 sistemi operativi maggiormente diffusi, windows, Osx e Linux, e sta bene dov'è senza più problemi di scambio dati con qualsiasi altro computer ed os, grazie a una serie di standard software ormai ben cementati (almeno negli ambiti più comuni).

Capita anche che alcuni soggetti le cui necessità informatiche sono limitate ad un semplice uso office  e navigazione web, tendono a considerare inutilmente eccessiva l'evoluzione raggiunta dall'hardware mainstream (contro il quale a volte si scagliano con deliranti pseudo-argomentazioni simil-talebane... ebbene si, esiste anche gente del genere...), e il tutto solo perchè costoro non hanno negli anni sviluppato la capacità di trarne vantaggio alcuno.

Concludendo: software grafici originali per Amiga come Deluxe Paint, Imagine, Real 3d, Cinema4D, Lightwave, avevano già  decenni fa le caratteristiche base dei software moderni di fotoritocco, animazione(2D e 3D) e anche montaggio video e titolazione (per cui Amiga divenne molto famosa e impiegata nel mondo delle tv commerciali).

Come non notare che certi nomi, oggi dei colossi, erano nati su Amiga?

Quindi, chi è che avrebbe inventato la computer grafica? :-)

Chiaramente il meglio, o l'elite dell'utenza originaria Amiga (che non la sfruttava esclusivamente a mo' di console, cioè inserisci il disco e gioca...) oggi è felicemente approdata su computer moderni traendo estrema soddisfazione (anche professionale) dai frutti di decenni di evoluzione informatica.

In quest'ottica, e seguendo questa linea di pensiero, nel dicembre del 2010, nel sito della nuova Commodore apparve una breve descrizione del sistema operativo da impiegare nelle loro nuove macchine...

"Unleash your creative potential with our new Commodore operating system, a distinctive, attractive, advanced and stable operating system experience, that will come pre-loaded with dozens of the latest and greatest productivity, creativity  and education software the open source world has to offer. Featuring dozens of exciting 3D games, the latest web browsing technology, a Microsoft Word compatible Office Suite, advanced graphical manipulation programs, 3D ray tracing software, advanced software development tools and languages, photo and movie editing and sound and music composition programs, there is no task too big or too small for a Commodore or AMIGA to accomplish"

Si capì subito che tale sistema operativo non poteva che essere basato su linux; dato che come abbiamo già discusso è palesemente chiaro il non senso del dover reinventare la ruota, quando invece si rende necessario per gli amighisti anche di vecchia data, taluni intrappolati in una realtà cosiddetta next gen  Amigaos 4.x, deludente e ormai da considerarsi fallimentare, un nuovo assetto mentale.

Leggendo il forum di Commodore usa, traspare chiaramente quanto lo staff di Commodore sia particolarmente innamorato di Amiga classic. Questo lascia ben sperare che nell'ormai significativo tempo intercorso dall'annuncio, si riesca infine a battezzare un Os con un'identità Amiga, non solo estetica o di facciata(che già accontenterebbe la stragrande maggioranza degli ex amighisti nostalgici) ma che penetri anche abbastanza in fondo da convincere anche una parte dell'assoluta minoranza che attualmente si mantiene critica e diffidente sul progetto Amiga della Commodore...

La notizia, ovviamente ha fatto subito capolino nel mondo Linux suscitando una certa curiosità, e da alcuni perfino salutata con entusiasmo in quanto l'ingresso e la rinascita di un grosso nome come Commodore in quell'ambiente e potrebbe solo portare dei benefici... ad esempio un altro attuale partner della Commodore, e nome che rievoca antichi splendori, è la Newtek produttrice del noto software Lightwave 3D... 
Newtek potrebbe supportare completamente anche il Commodore os e Linux? Pare di si...
E chi altri potrebbero interessarsi a Linux e a Commodore?
Tutto dipenderà dalla fetta di mercato che Commodore saprà conquistare, ovviamente.

Intanto eccovi un bellissimo pezzo dei Muse, anno 2006, il cui video ufficiale è stato realizzato con Lightwave 3D:)

Ps... il sistema operativo amiga, era l'amigaos; ed il suo desktop era chiamato "workbench", attualmente i diritti su questi nomi sono in mano a terzi, ma potrebbero tornare a riunirsi con il marchio commodore e amiga molto presto...




martedì 19 aprile 2011

Commodore is Back... eh si, pare proprio di si



Mettiamo da parte per un attimo le migliaia di gadget tecnologici di cui il mercato è saturo e ritorniamo a parlare, seppur con un linguaggio semplice e senza tecnicismi, d'informatica... e del ritorno del nome che non solo fece da padrone nel magico periodo degli anni 80, ma seppe anche dar forma a molte delle cose che oggi quotidianamente diamo per scontate sui nostri personal computer, qualunque sistema operativo essi abbiano installato, qualsiasi sofware voi preferiate...
La Commodore.
Non starò qui a fare un riassunto della storia di questa casa e questo marchio di cui troverete fiumi di informazioni in centinaia di siti dedicati all'argomento. Tuttavia a un certo punto della vostra esistenza non avrete probabilmente più sentito nominare le due paroline magiche: Commodore e Amiga... poco importa che ne abbiate posseduto uno, è certo che questi nomi sono ancora oggi impressi nella vostra mente (almeno dai 25 anni in su...).
Ebbene nella metà degli anni 90 la Commodore intesa come casa madre del mitico commodore 64 e i computer commodore Amiga, fallì... trascinandosi dietro (negli inferi) proprio la gloriosa piattaforma Amiga.
Amiga quindi al contrario del Commodore 64 e sue variazioni (tra cui anche un successore: il commodore 128),  non ebbe una naturale dismissione quale computer obsoleto e/o con un successore dallo scarso successo, ma la sua "esistenza" venne invece brutalmente separata da una casa madre che ne curasse il marketing, la produzione su larga scala, e soprattutto l'evoluzione ingegneristica.
E' importante sottolineare che già prima del fallimento Commodore, i concorrenti di Amiga negli anni (1986-1994+) colmarono un profondo gap tecnologico sorpassando Amiga anche su alcuni aspetti tecnici che negli anni successivi divennero cruciali per il mercato, e che portarono per fare un solo singolo esempio all'accelerazione grafica 3D...
Ma nonostante ciò, da allora fino ad oggi una piccola comunità di appassionati da definirsi "irriducibile" ha conservato una memoria storica molto importante, e si diletta ad affiancare ai normali pc moderni, una postazione Amiga NextGen.
L'argomento Amiga NextGen è incredibilmente complesso, con tutte le sue contraddizioni e delle pesanti controversie che animano la comunità stessa di appassionati, e non sarà praticamente mai oggetto di questo blog, a meno che il suo destino non si incroci con quello della nuova commodore...
Mi limiterò soltanto questa volta a dire e pure in estrema sintesi che il tutto si concentra intorno a 3 distinti sistemi operativi(Amigaos4.x, Morphos, Aros*), e in misura minore sull'Hardware da essi supportato. Un po' al contrario di quel che accadeva con Amiga in cui l'os esaltava naturalmente le sue peculiarità Hardware.

Il problema dei 3 sistemi operativi della scena Amiga, di "nicchia" sono:
-Arretratezza e lento sviluppo
-Scarsezza di applicativi professionali (tranne qualche eccezione, quasi tutti i più importanti software open source mancano)
-Per uno di essi, l'ufficiale erede dell'Amigaos3.x (l'ultimo nato in seno a commodore) AmigaOs 4.x**, vi è l'ulteriore problema di un costo enorme per l'Hardware PPC (si, come quello degli apple di svariati anni fa) strettamente necessario per l'os stesso (non ne esiste infatti attualmente una versione x86)

Pur essi ricreando una piacevolissima esperienza Amiga direttamente connessa agli Amiga di un tempo(almeno per coloro che utilizzavano DeluxePaint, Amos, ecc ecc, cioè che non godevano il solo aspetto ludico di Amiga), mancano ancora di elementi essenziali per permettere un uso Moderno e a 360° come avviene con i pc x86 sia Apple che Win che Linux.

Quindi che significa Commodore è tornata?
1)Esiste ormai da un anno un'azienda  che ha acquistato marchi e licenze per vendere dei computer che abbiano il nome degli storici "commodore 64" "commodore Amiga"
2)Questa Commodore (USA) punta a riprodurre l'estetica e si spera un feeling non dissimile alle antiche macchine, sia nel'Os (il Commodore Os) che nel software (Open Source), senza sacrificare nulla o quasi di quanto l'evoluzione dell'informatica ha prodotto dal 1994 ad oggi.
Nota importante, il Commodore Os di cui ancora non si è visto nulla sarà basato su Ubuntu Linux. E le macchine commodore sono ovviamente incentrate su hardware x86, Intel-Nvidia
Ah... nel caso foste di ritorno dalla luna, ecco lo spot del Nuovo Commodore 64 che ha accompagnato la notizia del lancio riecheggiata in tutto il pianeta per giorni e giorni:
Nel prossimo post tratterò proprio di questo nuovo Commodore 64, caratteristiche, sua produzione, e di come un eventuale successo commerciale potrebbe rivelarsi fondamentale per il rilancio mondiale di Amiga, così come un suo flop potrebbe invece scrivere la parola fine al tutto e consegnare definitivamente il nome Amiga al suo riposo ultimo... l'oblio.


(*) Il sistema operativo detto Amiga Like: AROS è l'unico tra i tre ad essere open source e per l'architettura x86, e in futuro è quello che avrà più probabilità di essere oggetto d'interesse per Commodore...
(**) Approfondimenti nella scheda Controinformazione