giovedì 15 dicembre 2011

Commodore OS tips and tricks #3 Tonalità e colori Desktop


Attenzione: Con l'update 8 del C=OS sono stati introdotti nuovi temi e opzioni per le modifiche degli stessi, il contenuto della guida comunque resta valido come alternativa e più completa possibilità di personalizzazione . (Aggiunta al Blog anche una guida per ottenere un Workbench Amiga Moderno

L'elaborato ambiente desktop del C=OS è sicuramente un tratto distintivo della distro Linux proposta da Commodore a corredo dei suoi personal computer. Il tema principale del C=OS risultante dall'impiego di Gnome 2.32.0 più gli effetti Compiz/Emerald può però in alcuni soggetti dopo qualche ora di utilizzo causare un eccessivo stress della vista.
Personalmente essendo da anni abituato a lavorare anche per molte ore di fila su lavori grafici credo di possedere una resistenza superiore alla media (che comunque resta un fattore soggettivo) e tuttavia l'ampia possibilità di personalizzazione del desktop permette di effettuare delle piccole regolazioni come anche stravolgere il tutto per adattarlo ai propri gusti/esigenze.
Il C=OS si presenta così:
Per prima cosa direi di diminuire o meglio eliminare del tutto la trasparenza delle finestre, che provoca un maggiore sforzo nella vista nel caso di lettura/scrittura di documenti o di siti web, ciò è possibile farlo semplicemente con alt+rotellina mouse su e giù, oppure regolando le impostazioni di defalut da Sistema--->Preferenze selezioniamo Gestione configurazione CompizConfig (raggiungibile anche dal terminale digitando: ccsm), e modifichiamo la voce relativa all'opacità oppure deselezionandola in toto come nell'immagine:
Opacity Brightness and Saturation
Dato che l'utilizzo di colori saturi e una certa luminosità determineranno un'immagine di maggiore energia, causa di uno stress maggiore per la vista, procediamo a una leggera desaturazione dei colori del C=OS senza stravolgerne l'impatto scenografico, ma con un piccolo calo che potrebbe essere determinante per delle sessioni di utilizzo prolungato.
Da Sistema--->Preferenze selezioniamo Aspetto:
quindi Personalizza:
Colori:
E modificheremo le voci relative a Finestre, Caselle di input ed Elementi selezionati...
...diminuendo di un 10% i valori di Saturazione e Valore, con i seguenti:

Finestre
S:72
V:60
Caselle di input
S:62
V:72
Elementi selezionati
S:72
V:34

Completata questa modifica sarà meglio cambiare anche qualcosa in Emerald che si occupa dei parametri di rendering dei bordi delle finestre, da Sistema--->Preference selezionare Emerald Theme Manager:
(io ho scelto la variante pre esistente: Dark Title)
e quindi modificare il colore e la grandezza dell'aurea luminosa delle finestre...
portando a 10 il valore del raggio, e impostando nel colore Saturazione a 19 e Valore a 87

Questo diminuirà l'impatto della luminosità e del contrasto nella visualizzazione delle finestre.
Per concludere ovviamente è possibile cambiare anche lo sfondo desktop. Quelli proposti da C= tutti molto belli possono essere leggermente desaturati con Gimp. Oppure si può optare per uno sfondo di proprio gradimento sul web... io vi propongo un wall paper con una prevalenza di colore Nero e Grigio ma sempre a tema Commodore e da me realizzato con Blender 2.6:
Cliccare l'immagine per ingrandire e quindi scaricarla(1600x900) o in Full HD
(link su megaupload spazzato via insieme al sito stesso, ma ecco una seconda e migliore versione 2012 del logo New Wall Paper

Ed ecco quindi l'aspetto finale del C=OS:

Altre guide e informazioni sul C=OS le trovate linkate in ordine per argomento su Questa pagina del Blog

venerdì 9 dicembre 2011

Blender 2.6x & Commodore OS (Cycles)


Ho già parlato di Blender in alcuni post di questo Blog, e torno oggi sull'argomento anche alla luce di notevoli e importanti novità introdotte dal software open source in questione, oltre che del suo utilizzo sul Commodore OS.
(Nota bene, con l'update Beta 7 del C=OS viene installata la versione corrente di Blender 2.6x e aggiunto un repository PPA per tutti i futuri aggiornamenti di Blender che verranno così inclusi in quelli del C=OS. La parte della presente guida di colore blu resta comunque valida per installare versioni alternative o beta di Blender)
Nel C=OS infatti è installata di default una vecchia versione di Blender, ed esattamente l'ultima della serie 2.4x considerata oggi obsoleta dopo che la serie di release 2.5x ha in larga parte rivoluzionato vari aspetti del programma per giungere all'attuale versione stabile 2.61 che di fatto ha ufficializzato la nuova era di Blender.
Scarichiamo quindi la corrente release di Blender all'indirizzo: http://www.blender.org/download/get-blender/ ed esattamente la versione Linux x86_64.
Per utilizzare il software si dovrà semplicemente scompattare la cartella del programma ovunque desideriate, anche in desktop, e dentro essa avviare l'eseguibile Blender.
Il programma si avvierà in modalità finestra con la parte superiore nascosta sotto la barra dei menu del C=OS, come visibile in foto, impedendone il ridimensionamento:
Conviene quindi poter rendere la barra dei menu del C=OS visibile a piacimento e per far ciò basta cliccare con il pulsante destro del mouse in uno spazio vuoto di essa e scegliere la modalità di scomparsa tra quelle esistenti.
Quindi ora sarà possibile utilizzare Blender in modalità finestra a proprio piacimento oltre che a tutto schermo. Ovviamente per questo tipo di software grafico è consigliabile disattivare la trasparenza delle finestre attivata di default nel C=OS tramite le impostazioni di Compiz raggiungibili o dal menù preferenze, o digitando ccsm nel Terminale.
Per inserire correttamente il nuovo Blender nel menu Applicazioni--->Grafica basta cliccare con il tasto dx sopra le voci del menu del C=OS:

Eliminare le due voci presenti relative a Blender e inserendone una nuova:
Infine per completare questa installazione (che non è strettamente necessaria) è possibile associare ai file .blend l'apertura automatica con Blender dal nel menu proprietà cliccando sul file .blend con il tasto dx del mouse.

La release 2.6a Blender introdurrà come detto delle importanti novità tra le quali spicca un nuovo motore di rendering Cycles che sfrutterà perfettamente per il calcolo del rendering le nostre Vga Nvidia (tramite Cuda) o Ati (tramite le librerie OpenCL).
Il test di questo articolo è condotto sul Commodore OS installato su un Computer con le seguenti caratteristiche:
-AMD Phenom 2 X6 3.2 Ghz (3.6 in tc)
-8 Giga di Ram a 1333Mhz
-Nvidia GTS450 1Gb
Viste le peculiarità del motore Cycles soffermiamoci più sulla Vga utilizzata per il test che è certamente di fascia medio-bassa, Clock: 783Mhz(gpu)/902Mhz(ram)/1566Mhz(shader), larghezza di banda della memoria a 128bit e 192 Cuda core.
Quindi quello che già di notevole sarà visibile nel video conclusivo verrebbe decisamente meglio per vga più potenti, rendendo bene l'idea delle enorme potenzialità di questo nuovo motore di rendering.

Come valido esempio dell'uso di Cycles si può scaricare questa scena a tema natalizio: 
(rispetto all'immagine del rendering, nel file non sono incluse le texture, ma per il test andrà bene ugualmente dato che i materiali hanno riflessioni ed altre proprietà complesse)

Nel menù relativo al rendering è possibile selezionare l'utilizzo della Cpu se non si possiede una Vga abbastanza recente, o GPU nel caso di schede video recenti e molto potenti... (ovviamente in questo caso il guadagno di velocità sarà notevole anche rispetto a una cpu multicore di fascia alta)
 Nella 3D view (il riquadro in basso a destra nella foto precedente), dal menu relativo alla visualizzazione 3D (wireframe, solid,texture), grazie alla modalità Cycles sarà disponibile una nuova opzione "Rendered":
In breve da questo momento sarà possibile lavorare con Blender godendo di un'anteprima della scena quale buona approssimazione in semi real-time del rendering finale, e quidi poter anche inserire e manipolare/modificare oggetti osservando in tempo reale i cambiamenti.
Questa innovazione come è possibile vedere nel video in fondo al post, darà fin da subito l'impressione di utilizzare un software di nuova generazione.
Come potete notare l'anteprima approssimata sarà caratterizzata da un certo rumore dell'immagine, specie se paragonata alla pulizia di un rendering finale Cycles più complesso e dettagliato (immagine a inizio post).
La precisione del rendering nell'anteprima è lasciata a discrezione dell'utente in base sia alla complessità della scena che alla potenza della macchina utilizzata, grazie a questo menù:
Per questi primi test ci si può anche soffermare alle sole due voci relative a samples, e impostare il valore da utilizzare nel rendering finale come anche quello per la preview (lasciato a zero l'anteprima verrà migliorata in continuazione senza limiti). Più alto è il valore migliore sarà la resa.
I driver Linux di Nvidia si rivelano davvero ottimi; ed esclusivamente per il primo rendering tramite gpu verrà inizializzato il core Cuda, impiegando un minuto circa, ma poi non accadrà più.
Per i possessori delle schede video Amd/Ati occorrerà fare come le seguenti immagini(ma non avendolo testato non saprei se funziona a dovere):
scegliere experimental a posto di supported e poi OpenCl
A conclusione di questa dimostrazione possiamo dedurre come questo software sia un ottimo esempio tecnologico di cosa avrebbe dovuto essere ad esempio un Commodore Amiga Oggi, con la completa sinergia tra Cpu e Gpu, in questo caso operante come tanti coprocessori in parallelo, al servizio di software creativi e posti al top dell'evoluzione informatica.
Che Blender possa divenire un software di riferimento per la nuova comunità in crescita intorno a Commodore, lo possiamo vedere anche dal Game Engine, integrato e destinato alla creazione di moderni e complessi videogiochi (Video). Ed ecco infine il video dimostrativo in HD di Blender Cycles in azione su C=OS e in più un video tutorial completo in Italiano sull'uso e il senso di Cycles.

lunedì 5 dicembre 2011

Un natale con la C= maiuscola...

Con il primo post dell'ultimo mese di questo travagliato e sofferto 2011, e quindi ormai dentro la stagione natalizia, siamo pronti ad affrontare un nuovo inverno che si preannuncia come sempre molto ricco di novità tecnologiche. Inutile sottolineare come anni di questo genere, difficili e drammatici, vorremmo volentieri lasciarceli alle spalle sperando di riprenderci, e non solo economicamente, magari per tornare a vivere in modo più simile ai decenni trascorsi, dove speranza e aspettative erano certo più vive e confortanti di quelle attuali...
Tuttavia questo Blog è un momento di svago e relax sia per il suo autore che per i lettori, e tratta quello che per molti storici appassionati di tecnologia e informatica è stato comunque un lietissimo evento del 2011, il ritorno di Commodore, con una nuova realtà imprenditoriale e industriale made in U.S.A.
Ebbene il natale al di la del suo significato religioso, a cui credere come anche no, è certamente un fenomeno culturale, commerciale e consumistico, in cui ritrovarsi anche con i propri familiari e che a molti donerà quantomeno un effimero senso di serenità. E da questo punto di vista possiamo in qualche modo (noi Geek) vivere questa stagione festiva e commerciale insieme a un parente che credevamo perduto, C=
In questi mesi ho avuto modo di vedere come la generazione a cavallo tra i 30 e i 40 anni si diletta in tanti modi diversi a celebrare un intramontabile mito della loro adolescenza, il Commodore 64.
L'amore per questa macchina si eleva fino ad eclissare quello per Amiga (purtroppo macchiata negli anni post Commodore dall'azione di una comunità di fanatici integralisti capaci di rovinarne il ricordo come  anche l'immagine stessa), e si distribuisce per la rete in tante forme diverse.
Esiste una continua produzione di nuovi videogiochi per C64/C128 da godersi sia in emulazione che sulle macchine reali (in alcuni casi anche con espansioni prodotte ex novo); un mirabile e recente esempio è stato il porting sull'8bit Commodore di un colosso esponente videoludico a 16 bit, Prince of Persia:
E non solo videgiochi, vengono persino proposti interi sistemi operativi per vecchie macchine Commodore come il Plus 4 e C=16, e tantissime altre perle simili sparse per il web (che tendo a segnalare sulla pagina facebook del Blog).
Un aspetto del Commodore 64 a dir poco immortale è il suo chip sonoro SID  amatissimo da ottimi musicisti contemporanei e ancora utilizzato per produrre musica:
Insomma esiste un'ampissima popolazione di nostalgici (non si contano i vari siti, blog, canali youtube, interamente dedicati all'argomento ...) che ha in buona percentuale accolto con reazioni o di curiosità o di entusiasmo il ritorno commerciale della grande C=
Abbiamo già visto come Commodore abbia delegato tutto all'emulazione (ormai saprete che questo blog non segue affatto i dictat di alcuni puristi; anzi in alcuni casi li combatte a viso aperto...) preferendo un ovvio ricorso a tecnologia mainstream con la gratuita ciliegina sulla torta del Commodore OS Vision (un vero e proprio regalo di natale anticipato da C= a tutti noi):
Infine, una curiosa coincidenza che tra le altre cose dimostra che il ritorno di Commodore non dipende strettamente dai desideri nostalgici di noi Bacucchi (informaticamente parlando :P), è rappresentata dal seguente video frutto di un progetto di giovani studenti del politecnico di Milano, con lo slogan Touch the Vision:


Che dire quindi? Tutto l'insieme di questi elementi culturali targati Commodore, virali, dilaganti e immortali, sono senz'altro da interpretare come la vera e unica eredità di un'epoca informatica trascorsa e pronta a un cruciale rinnovamento.

Tra le proposte commerciali di Commodore troviamo la linea Vic (slim e plus) e il C64x... 
Amiga al momento è destinata apparire verso la fine del primo quadrimeste del 2012 come Htpc/Workstation, ma anche con un modello All in One ispirato all'A500 e A1200. C'è ancora un velo di mistero sulla dotazione Hardware di questi modelli, e si vocifera di ormai prossimi e clamorosi annunci da parte della stessa Commodore... staremo a vedere.



Per tutti dettagli rimando ai seguenti siti:
http://www.commodoreusa.net/
http://www.commodore.net/ (versione beta del nuovo sito)
http://www.commodore-amiga.org/

E ora vi lascio con un video che certamente non avrete dimenticato:


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lunedì 21 novembre 2011

Uno sguardo all'emulazione su Commodore OS

Alcune parti di questa guida-recensione potrebbero essere rese obsolete dagli aggiornamenti della nuova ISO C=OS beta 9 scaricabile dal sito Commodore


Proseguiamo a spulciare il neonato C=OS Vision 1.0 nelle sue varie e diverse peculiarità.

Ebbene il sistema operativo proposto da Commodore non poteva certo esimersi da offrire un'ampia possibilità di emulare le macchine classiche, e in questa beta del C=OS è infatti ben visibile come l'emulazione sia stata integrata nella struttura dell'OS già a partire dal menu dedicato, nonché dalla cartella Classic (disponibile cliccando il simbolo C= nella dock):

Il tutto è stato studiato in particolar modo per i possessori dei CD/DVD C64 Forever e Amiga Forever della Cloanto, che contengono oltre a svariati giochi, demo e software classico, anche diversi tipi di rom come i vari kickstart dei modelli Amiga Classic che non essendo di pubblico dominio necessitano appunto di essere acquistati.
I computer Commodore verranno infatti venduti dal prossimo mese con incluse le nuove versioni di queste famose suite di emulazione, motivo per cui questa prima release del C=OS non è ancora completa né perfettamente testata sul fronte emulazione. 
Infatti di default questa beta 6 del C=OS v.1.0 non rende disponibili gli emulatori 8-bit se non procedendo all'installazione dal menu Sistema-->Commodore Extras del contenuto del cd C64 forever, che andrà a piazzare le mancanti directory e file di configurazione all'interno del sistema operativo, sistemando anche ordinatamente i vari giochi nella cartella classic:
Una volta installato il C64 F.E. bisognerà soltanto sincerarsi che cliccando il file di un qualsiasi gioco C=64 con estensione .d64 e .t64 siano auto-avviabili nell'emulatore c64 tramite "run64"; cliccare allora con il tasto destro l'immagine del gioco e controllare in proprietà:
(L'emulatore partirà di defalut a tutto schermo, premere alt+d per passare in modalità finestra e leggere più avanti nella guida come configurare le opzioni grafiche)
Per chi posiede C64 Forever e analogamente Amiga Forever in alternativa è possibile installare il Player Window Tramite Wine e usare in tal modo l'emulazione C=64 su C=OS, basta cercare e avviare l'installer windows .msi all'interno del CD, o del pacchetto posseduto.
Per chi non avesse C64 forever attivare gli emulatori è comunque molto semplice. Scaricate l'emulatore VICE e aprite il pacchetto compresso (esso è per windows ma non importa...), copiate tutte le cartelle  presenti al suo interno (tralasciando i singoli file restanti), con i nomi dei computer 8 bit, nella seguente directory del C=OS:
Directory questa, raggiungibile cliccando la cartella Home sul desktop e successivamente con la combinazione tasti Control+H per far apparire i file nascosti.
Se non avete confidenza con il filesystem di linux e la struttura delle directory di una distro mint/debian quale il C=OS (e tornerà molto utile prenderci confidenza, non è nulla di complicato...), leggete pure questa brevissima guida)
Avviato l'emulatore del C=64, per visualizzare il vecchio commie a tutto schermo è possibile attivare le opzioni come nelle successive immagini: 
pressando infine Alt+D per passare da finestra a tutto-schermo e viceversa.
Le singole immagini/rom dei giochi in vostro possesso potete copiarle ordinatamente nella directory classic e renderle in avvio automatico con run64 come visto in precedenza.
Infine va segnalata la possibilità di avviare il C=OS direttamente con l'emulatore C=64 a tutto schermo, un'evidente feature a beneficio dei possessori del modello C=64x.

Per l'emulazione Amiga il discorso non è poi tanto diverso, ma ho notato che forse su questo fronte il C=OS è meno testato e parzialmente incompleto; ad esempio "runamiga", il comando/script analogo del precedente run64, pur essendo presente nel sistema non risulta ancora attivato, e verrà con ogni probabilità integrato con i futuri aggiornamenti di Commodore.
L'installazione da Amiga forever avviene invece regolarmente come per la versione dedicata al C=64, ed esistono nel menu emulators due differenti versioni dell'emulatore UAE, di cui una "normale" con i seguenti preset:
e un'altra versione "enhanced" probabilmente settata eseguire giochi e demo Aga meno antichi che supportavano le cpu più potenti della serie 68k quale il 68060.
(se avete installato AmigaForever nel menù rom della finestra "uae control" potrebbero essere errate le cartelle relative alle voci "kickstart rom file" e "Rom key file for Cloanto...", ma basta cliccare sulle rispettive icone Change per trovarvi subito nella cartella giusta, quindi selezionate il file richiesto, chiudete e cliccate su "Save Config")
Per quanto riguarda l'esecuzione e il settaggio completo degli emulatori UAE e VICE, rimando alle varie guide esistenti su internet per approfondire le molteplici possibilità di configurazione che essi offrono (l'emulatore amiga sarà più complesso del Vice in quanto più complessi ovviamente erano gli Amiga)
Come visibile nell'ultima immagine è in esecuzione sotto C=OS l'emulazione di una configurazione avanzata (scelta tra i preset di UAE dopo aver installato Amigaforever) di Amigaos 3.x.
Ebbene se qualcuno volesse riutilizzare i vecchi software amiga 68k per amigaos, di programmazione, grafica o musica, potrebbe sempre optare per un'altra soluzione, e anziché emulare l'ambiente completo del Workbench di Amigaos  tramite UAE(che però resta indispensabile per i giochi), è  possibile provare AROS... scaricando la seguente iso e avviandola sotto C=OS tramite VirualBox, presente anch'esso nel menu dedicato agli emulatori.
L'installazione è molto semplice e basterà seguire questa guida per VirtualBox.
Aros è compatibile al livello di api con l'originale AmigaOS ed emulerà tutte le istruzioni 68k di Amiga in tempo reale, e i vecchi software per Amiga andranno per tanto velocissimi, con in più l'esistenza di software nativo espressamente creato per Aros.

Ma ci sarà tempo per parlare di Aros, e anche di una distro ibrida Aros-Linux chiamata Aeros che sta per venire alla luce, e ci sarà ovviamente anche tempo per capire se queste realtà potranno influenzare o integrare il roseo futuro del Commodore OS e della grande C=


Altre guide e informazioni sul C=OS le trovate linkate in ordine per argomento su Questa pagina del Blog
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