lunedì 7 ottobre 2013

A.G.I. (Amiga Games Inc) intervista su Retro Gamer e altro

La nota rivista britannica Retro Gamer ha pubblicato nel n°119, come notizia del Mese, un'intervista al presidente di A.G.I, grazie alla quale diviene finalmente chiara l'operazione commerciale che questa neonata società intraprenderà a partire da fine anno.
Incomprensibilmente, e nonostante gli articoli pubblicati da alcuni importanti siti d'informazione tecnologica, l'argomento non è stato neanche preso in considerazione dai portali italici dedicati ad Amiga che non ne hanno dato notizia... In uno di essi ho anche provato a trattare l'argomento in oggetto sul forum, ottenendo solo l'apatica reazione sonnolente di una scena che appare sempre più irreversibilmente spenta e malinconicamente svuotata di contenuti.
Quindi come al solito tocca a CCB tirarsi su le maniche e andare a ravanare nell'ahi-noi mai limpido pantano ove giacciono senza pace le reliquie della storia C=Amiga.


Riassumiamo innanzitutto i fatti degli ultimi mesi in ordine cronologico:

Bill McEwen, CEO di Amiga, fonda Amiga Games Inc, concentrando in essa tutti i diritti e le licenze in esclusiva per la pubblicazione degli originali giochi Amiga (da 300 a forse 500 titoli) su piattaforma mobile: Android, iOS e Windows 8.
Diritti probabilmente acquisti negli anni tramite diversi accordi con le varie software house, forse già a partire dal progetto Amiga Anywhere

Writer’s Group Film (CEO, Eric Mitchell) assume il controllo di Amiga Games Inc per un controvalore di 500.000$, e piazza come presidente di AGI, Pat Roberts.
Eric Mitchell e Pat Roberts hanno due carriere nell'industria dell'intrattenimento cinematografico, e vantano di aver lavorato tra gli altri con Disney e Dreamworks.

Successivamente, la Writer's Group, ha annunciato un ulteriore accordo economico per 10 milioni di dollari, da distribuire alle proprie controllate tra le quali troviamo proprio l'AGI.
Così, in sequenza, giungono infine gli accordi ufficiali per la distribuzione dei giochi Amiga con Microsoft e, pochi giorni fa, con Apple

Tornando all'intervista di Retro Gamer, gli unici punti interessanti da segnalare sono la sostanziale conferma che l'operazione commerciale di AGI sarà la medesima di quella attuale (giunta agli sgoccioli) di Amiga Inc su piattaforma BlackBerry, della quale possiamo vedere un esempio in questo video

In pratica, pur non rispondendo in modo completo alle domande precise del redattore di R.G., il CEO AGI ha confermato che si tratterà di un wrapper con emulazione trasparente all'utente (che non dovrà smanettare con emulatori e rom) più l'implementazione di tutti i comandi su schermo touch, oltre ai filtri grafici necessari per la migliore resa grafica, da ottimizzare sulle diverse piattaforme.
Non si parla invece di creare remake o reboot perché le proprietà intellettuali dei giochi restano in possesso degli originali sviluppatori, o di chi ne ha conservato i diritti.


Che dire? 
Sicuramente il numero di ex amighisti nostalgici è potenzialmente molto alto, diverse milioni di persone, e l'operazione commerciale verrà varata nel periodo delle festività natalizie in quello che è il mare dei dispositivi mobili, costituito da miliardi di unità. 
Molti giochi sono sicuramente godibilissimi anche oggi, e il retrogame inizia a essere sempre meno una fissa per nerd, tramutandosi in un vero e proprio movimento culturale che coinvolge anche giovani nati dopo quell'indimenticabile epoca.

Tuttavia una domanda non trova risposta in questo fiume di parole e notizie, tutte pubblicate in gergo finanziario stretto: Bill McEwen, quanto ha guadagnato e quanto guadagnerà? 
Tutto ciò finirà per cambiare l'infelice destino delle proprietà intellettuali C=Amiga in suo possesso?

sabato 5 ottobre 2013

Commodore Fan Gazette n°2

Anche questa volta dedico un post in simultanea al lancio di CFG, spinto dall'entusiasmo e la soddisfazione di varare il nuovo numero di Commodore Fan Gazette nella veste di Caporedattore, figura centrale nella faticosa realizzazione di una rivista di livello qualitativo superiore a tutte le (ottime) produzioni amatoriali viste finora.
Oltre ai redattori già noti, segnalo il fondamentale ingresso in squadra di due persone

Gabriele "The Big Show" Nick - Redattore
Mamiya - Consulente linguistico.

Per il resto, il lavoro di squadra ha permesso l'uscita autunnale di CFG e la realizzazione di un nuovo emozionante video trailer, oltre la preparazione di un'importante sorpresa destinata ad uscire in questo ricco autunno, prima del terzo numero di CFG.

Auguro a tutti una felice lettura


giovedì 3 ottobre 2013

Anteprima Commodore Fan Gazette n°2

Dopo l'eccezionale successo del C=FG n°1 che, praticamente dal nulla, ha collezionato qualche migliaio di download, circa 400 iscritti su Facebook, oltre 1500 visualizzazioni del primo video-teaser e svariate segnalazioni del progetto qua e là per il web, le redazioni NonSoloAmighiane hanno continuato a lavorare in gran segreto e, domani notte, C=FG n°2 sarà scaricabarile gratuitamente dall'apposita pagina 


Su www.commodorefangazette.com è partito il nuovo countdown che si concluderà allo scoccare della mezzanotte di domani, venerdì 4 ottobre 2013, con la pubblicazione di Commodore Fan Gazette n.2!

Come per il primo numero, pubblicato 3 mesi or sono, è stato realizzato un video-teaser che presenta l'attesissimo nuovo numero: un numero a dir poco "Spaziale"! ;D



A parte gli argomenti trattati, di cui non posso svelare ancora nulla (pena il taglio di mani e lingua come da codice di Hammurabi), ci sono diverse novità rispetto al primo numero che riguardano l'attività redazionale "dietro" al progetto.
Sono, infatti, entrati a far parte dello staff il compare Gabriele "The Big Show" Nick come redattore e la comare Mamiya come consulente linguistico. 
Entrambi hanno fatto un ottimo lavoro, consentendo alla rivista di fare un salto di qualità sia a livello di contenuti sia nella qualità dei testi. 

Vorrei scrivere di più perché sono oltremodo gasato per quanto realizzato ma per ora mi fermo qua e riporto i link relativi al Progetto Creativo C=FG:


Ricordo che l'unica richiesta che viene fatta dallo staff a tutti i lettori di C=FG è quella di divulgarlo in tutti i modi possibili. 
Chiediamo, quindi, di aiutare C=FG condividendone a raffica i contenuti in tutti i forum, siti e social network dell'universo, nelle vostre pagine ed in quelle degli amici. 

Lo scopo di Commodore Fan Gazette, rivista no profit e gratuita e Progetto Creativo di questa splendida community www.nonsoloamiga.com, è quello di unificare tutte le scene "C=related" esistenti, divenendo la rivista indipendente di riferimento della Commodore Generation. 

Vogliamo che l'uscita di ogni nuovo numero di C=FG sia sempre una grande festa, proprio come accadeva negli anni '80, quando in edicola comparivano le storiche riviste di computer e videogiochi.

Che altro... Enjoy! ;D

sabato 7 settembre 2013

L'interesse per Commodore ed Amiga

Recentemente alcuni lettori mi hanno segnalato l'interessante topic del forum Amigaworld con l'analisi di Google Trends basata sulle ricerche effettuate tramite google (dal 2004) per la parola chiave AmigaOS (l'oggetto di culto informatico per qualche migliaio di fanatici); al che stuzzicato da questo simpatico strumento ho effettuato anche io alcune prove ottenendo dei risultati allineati a molti degli argomenti discussi nel Blog.

Innanzitutto ecco qualche indicazione sul funzionamento di Google Trends

Google Trends analizza una parte delle ricerche web di Google a livello mondiale in tutti i domini di Google, per calcolare il numero di ricerche eseguite con i termini inseriti rispetto al numero totale di ricerche condotte su Google nel tempo. Puoi scegliere di visualizzare i dati per determinate proprietà Google, tra cui Ricerca Web, Immagini, Google Shopping e News (alcune proprietà non sono ancora disponibili in tutti i Paesi/zone).
Nella pagina dei risultati vedrai:
  • un grafico con il volume di ricerca, indicante il livello di interesse per i termini inseriti nel corso del tempo (GMT), in scala da 0 a 100; i totali sono indicati accanto alle barre corrispondenti ai termini di ricerca (ulteriori informazioni sui criteri di rappresentazione in scala e normalizzazione dei dati)
  • un'analisi dei termini di ricerca suddivisa per categorie di classificazione
  • elenchi delle ricerche più frequenti e delle ricerche in maggiore crescita
  • una "mappa termica" del mondo che rappresenta geograficamente l'indice del volume di ricerca nelle regioni, nelle città e nelle aree metropolitane definite
Tieni presente che Trends utilizza i dati aggregati di milioni di utenti senza informazioni di identificazione personale. Inoltre, mostra solo i risultati dei termini di ricerca con una quantità significativa di traffico e applica soglie minime per l'inclusione nello strumento.

Partiamo dunque da tre parole chiave (delle prime due per evitare ambiguità, sarebbe meglio considerare una media dei loro risultati; potete cliccare per vedere da voi i singoli grafici su G.T.)


Non inseriamo la parola chiave "Amiga" perché nelle ricerche in spagnolo esso può restituire ben altro...

Diamo un'occhiata ai tre risultati contemporaneamente

Link (i risultati sono aggiornati al momento in cui leggete questo post)
Immagine (istantanea in data di pubblicazione del post):

Come è ben visibile, partendo dal 2004 (quindi 10 anni dopo il fallimento di C=) l'inarrestabile declino si è ormai ufficialmente tradotto nel definitivo oblio e non solo per AmigaOS, ma purtroppo anche per Commodore Amiga (la parte tratteggiata è una previsione di google)

Ora proviamo a fare un semplicissimo esperimento, confrontiamo queste tre parole chiave con "commodore 64"

Link
Immagine


Non solo notiamo la superiorità schiacciante (i grafici Amiga sono stati appiattiti in fondo), ma al punto E (verde) troviamo il picco dovuto all'azione di Commodore USA, capace quindi di una visibilità assolutamente mai raggiunta da Amiga INC, Hyperion e tutta la ben nota armata brancaleone che oggi va blaterando di Amiga NG ed AmigaONE. Allo stesso modo nel grafico precedente un picco minore nell'interesse per C=Amiga lo si è avuto sempre nel periodo della ex nuova C=

A questo punto procediamo con l'ultimo step inserendo solo Commodore

Link
Immagine

Chiaramente la parola chiave Commodore* può non riferirsi esclusivamente alla grande C, salvo considerare il punto H (viola) che è il medesimo picco e quindi riferito sempre all'azione di C=USA. I grafici amiga nel frattempo sono pressoché spariti in fondo...

Tutto ciò non fa che ribadire come in fondo il blasone e il nome C= sia sostanzialmente immortale in quanto colonna stessa della storia Informatica, e quindi che per Amiga l'unica via praticabile sia la ricongiunzione con il grande marchio Commodore; magari con il recupero sotto un solo tetto delle storiche icone della produzione ludica del mitico 16 bit di casa C= (ci riuscirà Ainc?) 

AmigaOS è un capitolo praticamente chiuso della storia informatica; l'unica chance di sopravvivenza a lungo termine per questo sistema operativo è nelle mani di Aros sia per il suo essere Open Source sia per essersi del tutto emancipato da obsolete piattaforme Hardware.

*nel motore di ricerca Google in Italiano la parola chiave Commodore restituisce CCB in prima pagina all'ottava posizione.

sabato 24 agosto 2013

Amiga Boing Ball Tutorial (Blender)

Ecco un breve video tutorial su come realizzare in pochi minuti la classica icona della piattaforma Amiga, grazie al potente software gratuito ed open source Blender, giunto alla release 2.68 per i più importanti sistemi operativi.


Il livello di difficoltà è adatto ai principianti, basta avere un po' di confidenza con quei pochi strumenti per poter seguire il tutorial anche grazie allo screencast che riporta le combinazioni di tasti e mouse utilizzate in tempo reale. Per chi fosse interessato, ma è totalmente a digiuno di grafica 3D e Blender, non resta che pazientare per l'arrivo di un'interessante libro,



Vuoi imparare Blender? Clicca qui!

martedì 9 luglio 2013

Amiga Games Inc

Aggiornamento del 13/09/2013
Amiga Games Inc e Microsoft (ebbene si, proprio lei...) stringono un accordo per la distribuzione su Windows 8 di almeno 50 fino a diverse centinaia di grandi classici Amiga



Approfondiamo la notizia di ieri dell'acquisizione di Amiga Games Inc e con essa di tutti i copyright e proprietà intellettuali di 300 giochi pubblicati nell'indimenticabile epopea Commodore Amiga.
Al centro dei vari dubbi sollevati da questa notizia vi era proprio tale AGI finora sconosciuta, apparentemente simile alla ben nota Amiga Inc.
Essendo la storia Commodore Amiga vittima di un infinito smantellamento, nessuno ormai si sorprenderebbe nel vedere saltar fuori qualche entità giuridica, magari rimasta sepolta da anni, proprietaria di questo o quel copyright, marchio, etc.
Ma non è questo il caso, e sembrerebbe proprio che la somiglianza di questa operazione con la commercializzazione dei giochi Amiga emulati su piattaforma BlackBerry di Ainc era effettivamente dovuta al fatto che tali giochi e relativi copyright erano in mano a Bill McEwen in base anche ad accordi con le originarie software house; il quale avrebbe fondato L'AGI (circa un mese fa) e ora venduta per la cifra di 500.000 dollari.
L'acquirente Writers' Group Film Corp non ha esperienza e né opera nell'ambito di produzione di videogames (che come sappiamo è una sterminata galassia) i cui interessi vertono più sull'acquisizione di royalties. Considerato il numero di giochi acquistati possiamo tranquillamente considerare la cifra di 500mila dollaroni come una vera e propria svendita da parte di Amiga INC.
Non sappiamo se nel progetto Amiga Games Inc sia prevista una produzione propria di videogames o solo la concessione dei copyright per la realizzazione di nuovi giochi da parte di terzi, in un periodo dove il remake pare essere di moda.
Device come Smartphone ed Tablet (magari anche pc e console) sono in pole position...
Di contro, i profitti ottenuti da Ainc sia da questa operazione sia dalla vendita propria dei titoli Amiga, potrebbero forse essere reinvestiti in un nuovo progetto di hardware marchiato Amiga (magari con un nuovo AmigaOS o una riproposizione dell'idea di amiga everywhere), specie dopo la chiusura di C=USA seguita alla scomparsa del suo CEO, con il rilancio ufficiale di Amiga rimasto incompiuto.


Vedremo se finalmente qualcosa di buono potrà nascere dall'infinita svendita, lunga quasi vent'anni, di un patrimonio della cybercultura.
Nelle prossime settimane dovrebbero arrivare maggiori informazioni:

LOS ANGELES, CA--(Marketwired - Jul 8, 2013) - Writers' Group Film Corp. (OTCQB: WRIT) a Los Angeles-based content distribution company, announced that it has signed a binding definitive term sheet for the acquisition of Amiga Games Inc. ("AGI"), a company which licenses classic video game libraries and re-publishes the most popular titles for smartphones, modern game consoles, PCs, and tablets. Leveraging the intellectual property of Amiga Inc., AGI builds on the "Amiga" brand and technology to create new revenue from publisher's dormant game libraries. AGI resurrects classic Amiga games and other classic titles, by giving them new life on today's gaming platforms: smartphones, PCs, consoles, and tablets. Older gamers can replay favorites from the past, while a new generation of gamers can experience these excellent titles as fresh content.
The Amiga Games Inc. transaction consists of the acquisition of 100% of the common stock in Amiga Games Inc. in exchange for Writers' Group common stock and cash valued at approximately $500,000. The 300+ gaming titles to be distributed by Amiga Games are available to the company under existing licensing agreements with various intellectual property owners. Writers' Group will be making additional announcements over the next several weeks regarding Amiga Games' new and existing distribution arrangements with the best-selling smartphone, tablet and other device manufacturers.
Eric Mitchell, Chairman and CEO of Writers' Group commented, "We are pleased to be working with this well-managed game developer and distributor, and we are excited that we are participating in their growth story through this acquisition. We believe Amiga Games has an established value proposition that can enhance both revenues and returns to our bottom line." Companies: WRITERS' GROUP FILM CORP., AMIGA GAMES INC.
Contact Information
Writers' Group Film Corp.
Rebecca Bieker
Phone: 310.461.3737
info@frnetworks.com
Website: www.FRNetworks.com
Amiga Games Inc.
info@amigagamesinc.com

lunedì 8 luglio 2013

L'identità Amiga nei suoi Giochi...

Secondo una notizia che circola da qualche ora, la compagnia denominata Writer's Group Film Corps pare abbia acquisito per 500.000 $ l'intero catalogo di 300 Giochi Amiga detenuti dalla Amiga Games Inc, che credo non vada confusa con Amiga Inc (attuale casa madre detentrice di tutte le proprietà intellettuali dei C=Amiga) per altro anch'essa impegnata nella commercializzazione di giochi Amiga su piattaforma BlackBerry con la sua campagna reclamizzata dal seguente adv:


Essendo questo un passaggio di consegne tra compagnie specializzate nella distribuzione in digital delivery, non è chiaro se rivedremo ancora gli stessi giochi originali resi disponibili in emulazione, o se potranno essere realizzati dei Remake o Reboot degli stessi.

Di certo gran parte del pubblico ricorda Amiga per i suoi tantissimi giochi: un patrimonio unico di titoli ed icone che nulla aveva da invidiare a case rivali come Nintendo e Sega. Tantissimi capolavori dell'epoca 2D rimasti in sospeso dopo la chiusura di C= senza l'opportunità di essere evoluti su moderne piattaforme videoludiche (a parte alcune eccezioni come i giochi della Team17 e qualche altro)
La scena degli amighisti "militanti" residui (alcune centinaia di persone) è concentrata su un sistema operativo (AmigaOS 4) ancora oggi in sviluppo dalla software house Hyperion. Tuttavia nessuno di tali giochi è stato mai evoluto e commercializzato su questa piattaforma simil-amiga molto poco nota.

Potremo ora vedere un Lotus IV su PS4 o altro?

venerdì 28 giugno 2013

Commodore Fan Gazette e l'eredità delle storiche riviste anni 80/90...




Un argomento che ho volutamente evitato di trattare in un Blog che è incentrato su elementi nostalgici spesso rivisitati in chiave moderna, è quello delle storiche riviste pubblicate nelle epoche informatiche spesso definite come 8 e 16 bit.
Ho atteso e rimandato un post su tale argomento perché direttamente coinvolto nel progetto Commodore Fan Gazette, insieme a un gruppo di formidabili intenditori nonché fortemente appassionati della grande storia Commodore, tutti appartenenti alla comunità NonSoloAmiga che oggi vara il suo primo progetto (che non resterà isolato).

Immagino che molti di voi da diversi anni provano ciò che regolarmente provo io trovandomi in un'edicola a curiosare dinanzi alle riviste d'informatica, attratto da quell'inconfondibile odore capace di riportare a galla tonnellate di ricordi, per andare via a mani vuote e con un senso di desolazione... 

Non è questo un post di critica dell'editoria contemporanea, però suppongo che molti di voi, come me, da moltissimo tempo non trovano più qualcosa di analogo a ciò che nell'epoca d'oro ci divertiva e intratteneva.
Non è un caso che oggi sia Internet il ricettacolo principale per andare a leggere qualcosa relativamente al retrocomputing (e non solo) 
Ma non è la stessa cosa... 

Pur consapevoli dell'esistenza di innumerevoli siti, pagine social, forum e alcune interessanti fanzine dedicate a questi argomenti... si è deciso di mettere insieme qualcosa di unico, capace di evocare lo spirito di riviste come:

ZZap!
The Game Machine (anni 90)
K
Commodore computer Club
Commodore Gazette
e tante altre...

Si, esattamente, dei mostri sacri... e colonne portanti di un'incredibile epoca dell'informatica


Lo sforzo profuso in questa nuova produzione si spinge in ogni direzione, al fine di ottenere la massima qualità possibile... che verrà ulteriormente affinata nei numeri successivi.

In Commodore Fan Gazette troviamo tre redazioni (tutti i nick utilizzati su NSA):

REDAZIONE-I001
  • ArcadeHeart
  • limbaccio
  • lucommodore
  • TheKaneB


REDAZIONE-I002
  • Amig4be
  • AmigaCori
  • Paolone
  • Z80Fan
  • TheBigShow (GabrieleNick)


REDAZIONE-I003
  • Allanon
  • Divina
  • Grendizer
  • Rebraist


Direzione artistica
lucommodore

Illustratore
limbaccio

Web work
Z80Fan, TheKaneB

Videoclip & social network
Amig4be

Assistente alle redazioni 
Cdimauro

Contributo esterno 
Seiya



La Commodore Generation è quindi fatta da uomini cresciuti con le macchine Commodore, che nel tempo seppur privi dei prodotti targati C= hanno mantenuto ed evoluto la propria visione dell'informatica e dei personal computer iniettandola in nuovi e diversi contesti, e che oggi torna a parlare e a raccontare del passato e del presente.

Non anticipo nulla sui contenuti e sulla struttura di CGF perché a questo punto potete già metterlo in download assolutamente gratuito dal sito ufficiale:



Commodore Fan Gazette non è legata a nessuna azienda né entità detentrice dei marchi Commodore ed Amiga. CFG è una rivista libera, indipendente e No Profit.

Un ringraziamento speciale va certamente agli admin di NSA e a ogni singolo redattore.

martedì 25 giugno 2013

Commodore Fan Gazette Trailer Ufficiale

A 48 ore dalla conclusione del conto alla rovescia, il progetto CFG si svela con un intrigante e imperdibile Trailer, forse la cosa migliore vista in molti anni di produzioni dedicate al retrocomputing e in particolar modo nell'ambito C= ed Amiga.



Ci troviamo quindi dinanzi ad una  Fanzine che sarà possibile scaricare GRATIS alla fine del countdown e destinata a sciogliere alcuni tra i più laceranti dubbi esistenziali:

Che leggerò Domenica sotto l'ombrellone?
Cosa ho comprato a fare questo dannato Tablet??

A prestissimo per nuove informazioni...

Intanto potete iniziare a curiosare sulla neonata pagina facebook


sabato 22 giugno 2013

Commodore Fan Gazette, Il Countdown

Il Sito NonSoloAmiga ha ufficialmente varato il conto alla rovescia per il lancio di quello che è definito a grandi lettere un progetto creativo nel glorioso nome di Commodore, vale a dire la casa Regina dell'informatica di massa degli anni 80/90 e dell'attuale mondo di appassionati di Retrocomputing (e non solo)

Il conto alla rovescia segna come data e ora per togliere i veli alla nuova creatura, la mezzanotte del giorno 28 corrente mese. Dunque tra  5 giorni...

Il countdown con una breve animazione dall'inconfondibile stile grafico è già visibile nel sito dedicato al progetto:



Passate parola!

sabato 11 maggio 2013

TiNA Project Molte domande, nessuna risposta...



Aggiornamento: A fine post troverete delle domande rivolte al team TiNA, il quale si è ufficialmente rifiutato di rispondere.
Aggiornamento 2 (Ottobre 2013): Il progetto è attualmente sospeso a tempo indeterminato 
Aggiornamento 3 (Marzo 2014): Il sito del progetto risulta offline, a questo punto è lecito considerare TiNA ufficialmente Vaporware, capendo anche il perché della mancata risposta alle domande poste da Commodore Computer Blog al "Team" TiNA
Aggiornamento 4 (Dicembre 2014): Interessante discussione su NSA riguardante le reali problematiche di progetti complessi come i cloni Amiga FPGA, che potrebbe aiutare a comprendere le ragioni del fallimento del progetto TiNA (thread infine chiuso dalla moderazione perché... scopritelo leggendolo).


Nell'ambito della nostalgia Amiga è possibile trovare un po' di tutto, dal pragmatico e serio appassionato di macchine Vintage sempre pronto a sfoderare il proprio saldatore per sistemare degli Amiga altrimenti destinati al macero, per arrivare ai più esaltati adepti della religione informatica neo amighista, confinati in una dimensione immaginaria dove OS4 è per loro un sistema operativo sensato, moderno, di "nicchia", sull'orlo di vivere la ribalta finale e sconfiggere l'odiato Windows!

Tuttavia credo sia possibile individuare in tale marasma due grandi scuole di pensiero:
  • chi è rimasto all'idea che un surrogato di Amiga (da considerarsi successore delle macchine originali) debba basarsi su un Hardware “esotico”, cioè diverso da quello dominante nell'ambito delle attuali tecnologie informatiche
  • chi invece predilige la via software tramite l'emulazione, magari in accoppiata con Aros: un grazioso OS clone del Workbench/Amiga o.s. per comuni pc x86 e forse in futuro per i micro pc arm da poche decine di euro
Non è un segreto che questo blog vede senz'altro di buon occhio la seconda categoria, trovandosi spesso a criticare la prima al trascurabile prezzo di attirare su di se parecchie antipatie e malumori della scena. Eppure riconosco che nella categoria degli "amighisti militanti" esiste una sub-corrente di pensiero che ha degli aspetti affascinanti, quella dei cloni AMIGA FPGA.

La domanda giusta è: "Se volessimo rifare da zero AMIGA e magari potenziarne le capacità ispirandoci ai progetti incompiuti di Commodore (chipset AAA e Hombre) come si dovrebbe procedere?"

Una possibile risposta e soluzione al problema è data dalle FPGA. Trattasi di circuiti integrati composti da un numero molto elevato di celle logiche tra loro interconnesse in una trama o matrice. Questo insieme di elementi logici è capace di sintetizzare (concetto diverso dall'emulare) qualsiasi circuito logico tramite un linguaggio di descrizione dell'Hardware (HDL). 

Ricorrendo alle FPGA, oltre a replicare i diversi chipset Amiga OCS/ECS/AGA (ovviamente non più prodotti da moltissimi anni) oppure le  CPU Motorola della serie 68000, è anche possibile potenziare le loro originarie caratteristiche.
Storia dimostra che questa strada pur essendo percorribile con successo si presenta indubbiamente irta e piena di ostacoli, in particolar modo per coloro che intraprendono tale avventura con approccio amatoriale e/o spinti da facili entusiasmi iniziali.
Per molto tempo l'unico clone Amiga così realizzato (almeno per quel che concerne il chipset) è stato il Minimig, un progetto open source del 2007 che replica perfettamente un Amiga 500. 
Dopo diversi anni è arrivato a compimento un altro progetto analogo, l'FPGA Arcade, tecnicamente più evoluto che sintetizza insieme al chipset AGA (più complesso dell OCS/ECS) anche la CPU 68k. 


Senza dubbio due sistemi interessanti e utili a chi non desidera maneggiare hardware vintage, ma che non aggiungono nulla di nuovo all'architettura Amiga diversamente da quanto invece prometteva di fare un terzo ulteriore progetto FPGA, decisamente più ambizioso e noto con il nome  NATAMI (Native Amiga)
Il Natami intendeva ripartire esattamente da dove si era fermata Commodore; mantenere la compatibilità con le macchine originali e al contempo ispirarsi alle caratteristiche hardware degli incompiuti chipset progettati dalla grande C=, AAA ed Hombre
Il cuore del progetto era infatti il SUPERAGA, roba da mandare letteralmente in visibilio le platee amighiste, come dimostrano le 78 pagine di forum ufficiale con la bellezza di 2256 Topic e 50000 messaggi, dal 2008 ad oggi. 
Il chipset del Natami prometteva di abbattere tutte le pesanti limitazioni hardware che purtroppo finirono per affliggere gli ultimi Amiga nati nel 1992, i quali non si rivelarono in tutto e per tutto degni eredi dell'architettura originale OCS,  quella si capace di mettere in ginocchio la concorrenza nel 1985; un deficit quello degli Amiga AGA che contribuì al definitivo declino della piattaforma e la sua estinzione negli anni immediatamente successivi alla chiusura della Commodore.
Da un punto di vista “accademico” il progetto Natami era veramente degno di nota e come detto estremamente affascinante; in esso brillava del vero amore per la storica piattaforma Amighista, nonostante gli anni trascorsi dalla sua dipartita.
Da un punto di vista pragmatico il Natami è invece rimasto ciò che si usa definire sarcasticamente Vaporware, tanto clamore e interesse per qualcosa infine mai uscito sul mercato (benché in questo caso di nicchia).
Eppure ciò non significa che il Natami fosse immaginario, inesistente o peggio una presa in giro... tutt'altro! Negli anni si sono susseguite diverse versioni e revisioni della Board in un work in progress apparentemente infinito; almeno fino a quando il progetto sembrava aver quasi raggiunto la finale rampa di lancio con diversi video sul web a testimoniare la sua compatibilità con il software Amiga; per arrivare infine a un tour promozionale della scheda in territorio europeo, forse per attrarre l'interesse di sviluppatori e magari anche qualche finanziatore (evidentemente senza riuscirci). 
Immaginerete infatti che non avrebbe molto senso lanciare una piattaforma rinnovata, senza porsi l'ulteriore cruciale obiettivo di progettare del software per le sue nuove caratteristiche hardware (nel team Natami infatti erano presenti alcuni sviluppatori intenti a creare giochi esclusivi SUPERAGA). 
Dopo le prime tappe del Natami Tour,  due anni or sono, il progetto precipitò definitivamente nel limbo degli incompiuti Amigoidi. 

Veniamo dunque all'oggetto del post  TiNA. acronimo di Tecnologia iNformatica Amica, dove il gioco di parole Amica/Amiga dovrebbe in qualche modo suggerire all'interessato l'idea di una nuova piattaforma amighista DEFINITIVA, sulla quale riprendere a sviluppare software e quindi divertirsi come un tempo.
Le future caratteristiche tecniche della macchina sembrerebbero quelle di un progetto ancora più ambizioso del Natami.
Attualmente il Tina Project ha dei contorni piuttosto fumosi e credo che per potersi fare un'idea più chiara sarà necessario attendere molto tempo, nonostante siano già trascorsi diversi mesi dai primi roboanti annunci. Gli amighisti hanno una concezione dello scorrere del tempo simile a quella delle millenarie piramidi egizie...
Da quel che ho capito, il team Tina è composto da due anime: una tecnica e l'altra propagandistica o di “folklore”, qualità queste ultime tipiche degli amighisti “sopravvissuti”. 
La parte tecnica è nelle mani di un'azienda che pare stia investendo risorse in questo progetto principalmente per motivi non strettamente legati al mondo Amiga, ma "importanti" per gli interessi dell'azienda stessa. La futura realizzazione di un clone Amiga è vista come una sorta di sovrappiù, un possibile "dono" alla comunità amighista...
La parte propagandistica del progetto, autrice del sito di fattura amatoriale, si occupa di rispondere alle domande degli amighisti ovviamente sia curiosi che scettici nei forum della scena, reclamizzando però quella che al momento è soltanto una scatola vuota.
Le perplessità sul progetto sono sostanzialmente due: la prima riguarda coloro convinti che il destino del progetto sarà ineluttabilmente il medesimo del Natami; mentre altri in funzione dei vent'anni ormai trascorsi dagli ultimi Amiga ritengono che tutto ciò resterebbe al più un interessante esercizio di stile senza un particolare mercato, in quanto oggi quasi nessuno sviluppa più software per questa piattaforma defunta.
Amiga nel mondo del Retrocomputing ha la scena più sterile in assoluto, persino peggio dell'AtariST che già fu un floppone all'epoca, una situazione quindi neanche lontanamente paragonabile alla florida scena C=64 e ZX Specrum, ormai considerati immortali.
Ad Amiga resta "solo" l'ottima demoscene,  per la quale è però un inviolabile codice d'onore quello di non programmare hardware potenziati, ma solo chipset originali ecs/aga e cpu 68k (altro che i router del mondo OS4)
Nulla da fare quindi...
Con ogni probabilità, l'effettivo impiego del prodotto finale TINA (dal costo finale ipotizzabile a non meno di 300€) non sarebbe dissimile da quello gratuito e molto più prestante ottenuto tramite emulazione Amiga su sistemi desktop ordinari, dove i limiti grafici AGA vengono superati dall'Rtg esibendo dei Workbench OS3 FullHD molto veloci (Amikit
Lo stesso sistema operativo Aros Vison 68k non credo possa rivelarsi un particolare incentivo, perché oltre al fatto che esso è già fin da ora usufruibile (gratuitamente) tramite emulazione, è altresi disponibile Icaros x86, vale a dire la migliore e inarrivabile incarnazione di Aros esistente. Condiamo il tutto con la terrificante crisi economica che spinge sempre più le persone a tagliare tutto quello che non è utile alla sopravvivenza per servire la bella frittata nel piatto dell'idea dei cloni Amiga...
La risposta della propaganda “Tinista” ai pesanti dubbi sollevati è che ci vorrà del tempo (e fin qui ci arrivavo anch'io) e soprattutto viene posta a garanzia della finalizzazione del progetto la necessità assoluta dell'azienda produttrice che questo arrivi in porto (per questioni interne... alias fatti loro). Nient'altro... tra le altre cose non ho idea quale sia questa azienda, quindi non chiedetemelo.

Il Sondaggio avviato sulla pagina facebook del blog

Premesso che tutti si augurano una riuscita del progetto e che nessuno ha intenzione di negare a Tina un sincero in bocca al lupo, nonostante le serie perplessità sul senso stesso dell'operazione (purtroppo nell'ambito Amiga regna un tale fanatismo che basta mostrarsi scettici per essere subito apostrofati come troll), mi permetto soltanto di sottolineare che le penose vicende Amighiste da diversi anni sembrano ormai le puntate di una stucchevole soap opera... ci manca solo che qualcuno decida di iniziare a mandare in onda le repliche di 1000 puntate già viste.


Commodore Computer Blog rivolge ufficialmente al team del progetto TiNA le seguenti domande:

  • Qual è l'azienda che cura lo sviluppo di TiNA e perché preferisce restare incognita?
  • Realmente vi aspettate che questo prodotto abbia un mercato e possa rappresentare la rinascita di una piattaforma morta circa alla metà degli anni 90?  Se si, su quali elementi basate questa convinzione?
  • L'emulazione (gratuita) su attuali pc x86 batterà TiNA in ogni campo, specie se non verrà sviluppato software esclusivo per TiNA e per le sue caratteristiche Hardware. Aros Vision è usufruibile anche via emulazione ed esistono diverse distro Aros x86, alcune persino ibride linux. Gli sviluppatori della scena Aros (come visto già abbastanza oberati di lavoro) supporteranno TiNA? Sono entusiasti come voi del progetto?
  • Intendete presentare un prodotto completo di case, manuali e package: quanto verrebbe a costare? 
  • Non sarebbe meglio varare un progetto open source senza questi personalismi e con una più costante informazione sullo sviluppo, magari tramite un banalissimo blog? 
  • Che tempi avete ipotizzato per il raggiungimento del risultato?
(domande aggiunte  il 25/05/2013)

Non si è fatto attendere più di qualche minuto il rifiuto ufficiale del team TiNA che non risponderà a nessuna di queste domande. Il team TiNA ritiene sostanzialmente che i molteplici dubbi e di conseguenza le domande su questo progetto non siano autentiche, ma semplicemente opera di Trolling. Un po' come accadeva quando veniva pesantemente criticata Aeon negli anni da essa impiegati per lo sviluppo del fallimentare AmigaONE x1000. (un progetto di natura totalmente diversa a TiNA, ma molto simile sul lato propagandistico, sia per i toni entusiastici utilizzati, sia per la reazione alle critiche subite). 
Come sempre (ormai è quasi diventato un motto del blog) lascio ai voi lettori ogni interpretazione...


giovedì 21 marzo 2013

E' rimorta Commodore...?



Chi ha seguito il Blog sicuramente conoscerà le vicende in esso narrate e relative all'azienda Commodore USA. A partire dalla triste notizia della morte del CEO Barry Altman avvenuta ad inizio dicembre 2012 e divulgata a gennaio di quest'anno, non si sono avute più informazioni certe (neanche rumors) sul destino dell'azienda C=USA. Anzi, come a dare un segno negativo sull'eventuale prosieguo della loro impresa, il  forum pubblico è stato messo offline così come lo stesso shop.
Tutto è rimasto praticamente congelato: non è avvenuta la pubblicazione del C=OS 2 e neanche avviata la produzione dell'Amiga 1000x, tanto meno varato alcun progetto per una linea Amiga all in one. Dunque in attesa di qualche risposta ufficiale, che a questo punto potrebbe persino non giungere, possiamo sinceramente chiederci se sia giunta l'ora di porre nuovamente le bandiere a mezz'asta, magari pensando a un diverso futuro dei marchi Commodore ed Amiga, che non sia il definitivo oblio commerciale.

mercoledì 6 marzo 2013

Amiga Boing Ball 3D Remake


E' inutile stare qui a spiegarvi cosa sia la Boing Ball, forse in assoluto l'icona più abusata della storia Amiga e nata nel 1984 per mostrare le capacità della tecnologia Lorraine in procinto di essere presentata a un'importante fiera di elettronica per attrarre investitori (Atari e infine Commodore.)
Questa demo è stata in seguito programmata per tante alte macchine incluso l'8 bit di casa Commodore; quindi rivisitata su iOS,
Mentre su AmigaOS 4 è stata programmata una versione in pseudo 3D tramite il compositing dei driver 2D, si tratta di una patetica "tech demo" realizzata per l'AmigaONE x1000, simulando la prospettiva, data la grave mancanza di driver grafici 3D per l'OS di Hyperion... 
Quindi un vero remake moderno come dovrebbe essere realizzato? Ormai da parecchi anni la grafica bitmap ha lasciato il passo ai poligoni, agli shader e a tutte quelle amenità che oggi ci deliziano nei videogiochi. La dinamica della sfera dovrebbe essere gestita da un motore fisico bullet dato che essa si muoverà realmente libera nelle tre dimensioni, per tanto conviene anche inserire più boing ball in modo da ottenere un moto più complesso con urti e movimenti, traslatori e rotatori, in tutte le direzioni.
Detto fatto, con il game engine di Blender rapidamente si giungerà al risultato del video di questa demo in real time, il primo vero remake 3D della mitica demo Boing Ball, risalente a quasi 30 anni fa, firmato C.C.B...

Versione 1 



Versione 2









mercoledì 27 febbraio 2013

Ritorna l'epoca dei computer dentro la tastiera...?

Molti nostalgici dell'epopea Commodore ancora oggi apprezzano il classico computer desktop per la sua  potenza, affidabilità e versatilità. I sistemi windows, linux ed apple consentono oggi a diverse tipologie di utenti una notevole produttività nel video editing, nel ritocco d'immagini ad alta risoluzione, nella grafica 3D, nello sviluppo di software,  oltre a intrattenere e divertire con multimedialità, web e gaming.
In ambito domestico dobbiamo soltanto scegliere una marca e modello di computer, oppure assemblarcelo con le nostre manine e infine pedalare... a prezzi sempre più bassi. L'estate scorsa ad esempio ho acquistato per 500 euro un notebook quad-core 6gb di ram, doppia gpu, dotato di una potenza computazionale che non moltissimi anni fa era riservata alle workstation.

Da pochi giorni sono finalmente entrato in possesso del mio primo Tablet, il più economico esistente in commercio e ovviamente Android. Roba che molti appassionati di questi dispositivi nonché acquirenti dei modelli più blasonati si rifiuterebbero anche di toccare... 
Dopo qualche anno passato a snobbare questa realtà ormai consolidata del mercato tecnologico, con la fascia entry level ora scesa al di sotto delle 100€ per i modelli da 7", piuttosto comodi da maneggiare e da riporre dentro un borsello... ho deciso di dotarmi di un simile marchingegno cinese per quelle poche esigenze di navigazione fuori casa, social e simili.
Devo dire che sono rimasto piacevolmente sorpreso dalla funzionalità ed efficienza del dispositivo, ciò grazie a diverse applicazioni simultaneamente in esecuzione che mi hanno permesso di seguire una diretta streaming sulle prime proiezioni della recente tornata elettorale tramite l'app youtube, buttando ogni tanto un occhio sulla home page di un'importante testata giornalistica sull'ottimo browser opera mobile, inframezzando il tutto con rapide partitine al volatile arrabbiato (o per "diabetici" tornando in tema di politica).
Non mi meraviglio quindi che la tecnologia alla base di tablet e smartphone (arm)  stia iniziando a sconfinare anche in ambito desktop...

Come forse saprete ultimamente spopola il crowdfunding, cioè un sistema con il quale si chiede in anticipo un finanziamento sulla produzione di qualche prodotto che si riceverà in caso di esito positivo della raccolta fondi e dopo il tempo necessario al suo sviluppo.
Ecco quindi che dopo la console Ouya salta fuori anche il progetto commerciale di un keyboard pc su base Arm dual core 1.5Ghz (espandibile), 1Gb ram, gpu mali 400 quad core, sistema operativo a scelta tra Android 4, un altro os derivato da Android sviluppato dagli stessi produttori, e infine picUntu Linux.
Con un prezzo di partenza di soli 89$ (poco meno di 70€):











Non ditemi che l'immagine della porta espansione posta sul lato inferiore del computer, non vi ricorda nulla... 



Diversamente dalla linea Vic di C=USA (che mi auguro possa presto riprendere le vendite e adottare anche soluzioni come questa) o della Eee Keyboard pc Asus, qui abbiamo una tecnologia (espandibile) differente da quella dominante in ambito desktop delle cpu x86 + gpu Intel / Amd / Nvidia. 
Viene così a riproporsi uno scenario simile a quello degli anni 80 - 90, con dei computer "intel outside", talmente economici da essere realmente appetibili per le masse come intendeva l'indimenticato Jack Tramiel fondatore della Commodore Business Machines, dotati del sistema operativo Android, sul quale tantissimi sviluppatori indie riescono ad emergere in piccoli team o addirittura singolarmente, come avveniva negli anni 80... ciò senza precludere l'uso di un os desktop grazie a delle distro gnu/linux dedicate.

Qui la pagina del progetto su indiegogo...

domenica 17 febbraio 2013

eBook gratuito! "Amiga, da informatica a religione"

Commodore Computer Blog ringrazia le migliaia di lettori di Amiga da informatica a religione





Con questo post inauguro la nuova attività del blog relativa alla pubblicazione di eBook e altro che potranno interessare tutti gli appassionati della grande C= (ben vengano eventuali collaborazioni), si inizia subito con un tema scottante che conclude la controversa questione della critica alla cosiddetta scena Amiga Ng, finalmente inquadrata per quel che è da questo documento unico nel suo genere.





Potete comodamente leggerlo sul vostro browser in questo stesso post, o QUI (issuu), 

oppure scaricarlo:
>> link diretto << (tasto destro del mouse e poi  salva con nome
>> Punto Informatico <<
>> mega <<         (potrebbe non essere accessibile) 


Free FullHD wallpaper

Amiga, Boing Ball wallpaper

unofficial and non-profit blog Amiga, Boing Ball wallpaper

giovedì 31 gennaio 2013

Torna Flashback... precisazioni sulle avventure Cinematique

E' gradita notizia di questi giorni (post aggiornato al 11/4) che l'autore di nazionalità francese del famoso Flashback: The Quest for Identity, titolo impresso a fuoco nella memoria degli Amighisti, sta sviluppando un moderno remake dell'antico capolavoro con a disposizione un budget di 300 mila euro e del quale al momento abbiamo il primo trailer ufficiale

Molto interessante... ma chiaramente non è proprio il motivo per cui ho deciso di pubblicare un intero post a tale notizia. A spingermi in questa piccola retrospettiva (non la prima presente nel blog) è stata la confusione esistente non solo in merito all'originale Flashback, ma su buona parte della produzione della storica Delphine Software che tra gli altri annovera il celeberrimo Another World .

Sono esistite negli anni 80/90 una serie di avventure prodotte dalla Delphine sotto il nome Cinematique, si trattava di giochi basati sull'esaltazione dell'elemento cinematografico e quindi aventi delle trame avvincenti, una vera e propria regia per le cut scene, più l'utilizzo di tecnologie grafiche via via sempre più avanzate (Praticamente un sistema che possiamo considerare come il prototipo del videogioco moderno)

Il maggior esponente di questa serie è senza dubbio il mitico Another World, che la critica tende a considerar uno tra i più belli e importanti giochi dell'intera storia dei videogames, cioè una storia lunga oltre trent'anni.

Di Another world si sa praticamente tutto: lo sviluppo del gioco ad opera di Eric Chahi, all'epoca già autore dell'avventura grafica Future Wars, avvenne su un comune Amiga 500 dove il gioco nel '91 ebbe un successo tanto enorme che ne determino la successiva trasposizione su praticamente ogni piattaforma videoludica esistente in quegli anni.

Lo stesso Flashback... che con Another World ha in comune la sola appartenenza alla serie cinematique e dunque l'impiego di un motore grafico discendente da quello di Another World... benché non sappiamo con certezza se si trattasse di un gioco sviluppato originariamente su Amiga (ma molti indizi lo lasciano presumere), venne pubblicato anch'esso per tutti i sistemi dell'epoca divenendo un altro enorme successo commerciale e di critica (d'altronde non staremmo qui a parlarne se ciò non fosse vero).

La confusione nasce dal fatto che già molti all'epoca consideravano Flashback come una sorta di seguito di Another World a causa di un'impostazione per certi versi simile e una grafica strettamente imparentata con quella del capolavoro di Chahi. 

Il seguito di Another World in realtà esiste ed è stato prodotto per il solo Sega Mega CD nel '94 ed intitolato "Heart of the Alien". Tuttavia esso pur sviluppando la propria trama esattamente a partire dalla conclusione di A.W, con una grafica identica e persino con le stesse location, non è stato concepito dall'autore originale di Another World e resta quindi una mera operazione commerciale, per quanto magari gradevole.

Heart of Alien

A complicare la situazione c'è un secondo capolavoro di Eric Chahi, dal titolo molto simile a Heart of the Alien (seguito ufficiale di A.W) che non ha niente a che vedere con Another World a livello di trama ed ambientazione, ma che più di tutti merita il titolo di erede spirituale: 



Un gioco non in grado di replicare il successo di Another World in quanto uscito molti anni dopo nel '98 su Playstation che non era certo avara di capolavori, ma nonostante ciò Heart of Darkness offriva uno spettacolo decisamente interessante e di altissimo livello nonché assolutamente degno del precedente gioco di Chahi. Unica pecca forse la difficoltà mal calibrata... Potete rigiocarlo tranquillamente su emulatore (qui su C=OS/Linux) o su Playstation 2 - 3, come anche nativo per Pc Windows. 

Per concludere è bene accennare anche all'esistenza di un seguito di Flashback sempre su Playstation, intitolato Fade to Black, pubblicato nel 1996. Stavolta l'autore è lo stesso di Flashback (e dell'imminente remake), il gioco è uno dei primi esempi in assoluto di avventure in terza persona dentro un mondo tridimensionale elaborato in real time, purtroppo ricco d'imperfezioni grafiche oltre che di veri e propri bug, risulta parzialmente compromesso da una giocabilità non proprio eccelsa... 


lunedì 28 gennaio 2013

Amibyte rivenditore computer Commodore in Italia

In attesa di vedere quale sarà la reazione di Commodore Usa alla scomparsa del proprio CEO e fondatore Barry Altman, gli Italiani da sempre visceralmente attaccati al nome Commodore, hanno la possibilità di entrare in possesso dei nuovi modelli proposti in questi due anni da C= grazie a un rivenditore ufficiale avente sede proprio nella nostra penisola. I modelli  della linea Vic, C64x ed Amiga sono in vendita con delle configurazione adatte a diverse esigenze e vendute insieme al C=OS come sistema operativo potendo anche optare per Windows su richiesta.











Per maggiori informazioni è possibile contattare Amibyte a questo indirizzo mail o al relativo profilo facebook.
Ricordo sempre che questi modelli oltre ad essere degli ottimi personal computer moderni ed efficienti, dotati di un ottimo sistema operativo, resteranno in ogni caso nel tempo, qualunque sia il destino di C=USA, quali modelli ufficiali Commodore Vic 64x ed Amiga. Per tanto il valore aggiunto potrebbe rivelarsi un giorno non indifferente...

giovedì 17 gennaio 2013

Morto Barry Altman il fondatore di C=USA

Purtroppo il silenzio degli ultimi mesi da parte di C=USA, l'accumularsi dei ritardi e infine la sospensione delle vendite celava qualcosa di ben peggiore rispetto a qualsiasi problema tecnico. Il coraggioso fondatore dell'azienda statunitense, noto per aver provato a rilanciare il brand Commodore e Amiga assenti dalla scena e dal mercato da moltissimi anni, è deceduto a inizio dicembre all'età di 63 anni.

Il laconico messaggio del CTO di C=USA sul forum C=USA riporta:

We are saddened by the loss of Barry S. Altman (founder of Commodore USA and designer of the C64x), who died on December 8, 2012 after a courageous, year long, battle with cancer. His passion for Commodore, his optimism and can-do attitude were infectious. He will be remembered as a man of depth, warmth and intelligence and we are privileged to have known him. Our condolences and best wishes go out to his family and friends. May he rest in peace.




Chiaramente non è dato a sapersi cosa potrà accadere a C=USA dopo la scomparsa del suo fondatore e principale investitore, ma d'altronde questo è più un momento per salutare il coriaceo Barry e ringraziarlo per quanto fatto e per il suo amore nei confronti della grande C=