lunedì 2 aprile 2018

Il Commodore 64 è ritornato in Mini stile (TheC64)



Aggiornamento:
Dopo aver testato il firmware 1.1.0  (e successivi fix) mi sento di affermare che il TheC64 è ora un prodotto davvero completo. Potrete memorizzare migliaia di rom in una sola memoria usb, personalizzare l'emulazione per ogni singolo titolo e utilizzare diversi formati per le immagini dei giochi (tra cui quello .crt). L'emulazione è pressoché perfetta e non ha il benché minimo lag. L'unico vero difetto del prodotto è la debolezza fisica del joystick, il mio sta reggendo alla grande, ma diverse immagini sul web testimoniano la rottura della leva, per cui andateci piano :D

Recensione

Nell'aprile del 2016, esattamente due anni fa, Retro Games LTD lanciava una campagna crowdfunding il cui obiettivo era la produzione di un nuovo modello di Commodore 64 (con tanto di variante handheld) chiamato The64.



Per quanto attratto da quel progetto non ero convinto al 100% del suo finale compimento, soprattutto a causa della cifra accumulata di circa 100 mila dollari, contro i 150 mila inizialmente fissati come flexible goal. Dubbi fondati poiché nessuna delle due macchine è stata ancora prodotta... ma c'è un motivo. Nel novembre del 2016, infatti, il Nintendo Classic Mini ha scosso il mercato videoludico elevando il retrogaming a fenomeno di massa. A quel punto i piani di Retro Games LTD sono probabilmente cambiati in direzione del C=64 Mini, causando nel corso del 2017 non pochi malumori tra i finanziatori della campagna crowdfunding, ma attirando al contempo l'interesse di aziende come Cloanto (detentrice di molte proprietà intellettuali dell'era Commodore) e Koch Media, le quali hanno di fatto reso possibile l'avvento del C=64 Mini. Torneremo successivamente sulla questione dell'incompiuto The64 e i possibili scenari futuri. Per ora godiamoci il mini biscottone (mi rifiuto di chiamarlo biscottino) partendo ovviamente dall'immancabile unboxing







La confezione è concepita ad arte per attirare l'attenzione di tutti quei quarantenni che grazie al microcomputer della Commodore hanno mosso i primi passi nel mondo dell'informatica. Il C=64 Mini è un oggetto talmente bello che potrebbe essere acquistato anche solo per finire all'interno di una bacheca, magari vicino al modello originale.

Questa console può essere utilizzata tranquillamente col solo joystick in dotazione, ricorrendo ove necessario a una tastiera virtuale che comparirà sul lato destro dello schermo senza mai sovrapporsi alla grafica del gioco in uso. Il menù dei titoli pre-installati è davvero ben fatto, oltre che accompagnato da una carinissima colonna sonora (SID) realizzata dal celebre Matt Gray (The Last Ninja 2).

Ecco invece la postazione ideale per un test più approfondito del C=64 Mini (suppongo che non abbiate bisogno d'informazioni elementari su come installare e avviare il sistema, basta davvero un minimo d'intuito o al massimo un'occhiata rapida al manuale in italiano la cui grafica richiama quello originale).




• Monitor 24" 2k (Il segnale video del C=64 Mini è 720p)
• Hub usb a 4 porte (ripescato dall'armadio degli avanzi elettronico/informatici)
• Tastiera Meccanica
• Joystick
• Vecchia Pendrive 2GB

In una delle due porte usb del C=64 Mini ho collegato l'hub usb in modo da poter utilizzare contemporaneamente il joystick, la tastiera (layout ita) e una pendrive che fungerà floppy disk. Partiamo allora da uno dei più classici esempi di programma basic per Commodore 64: labirinti infiniti ottenuti con la ripetizione casuale di due soli caratteri


Se invece volete vedere "glitchare" il C=64 in modo random basta digitare:



Infine ho testato questo gioco arcade che consiste in una sola linea numerata di codice Basic (roba da guinnes dei primati):



con i tasti 1 e 9 è possibile muovere la "navicella" (V) in modo da evitare la collisione con gli asterischi.
Per contenere l'intero programma in una singola linea di Basic (che al massimo può essere lunga due righe) l'autore ha utilizzato gli storici caratteri PET introdotti dalla Commodore negli anni '70 che tra le altre cose consentono di scrivere in forma abbreviata le varie istruzioni: PRINT, GOTO, etc.

Molti criticano il C=64 Mini a causa della sua tastiera finta, ma in realtà basta un semplice sguardo alla console per capire che sarebbe semplicemente ridicolo provare a scrivere con dei tastini tanto ridotti. Utilizzando una qualsiasi tastiera usb, potrete invece scrivere comodamente tutti i caratteri ordinari in modo perfettamente istintivo. Ma come fare con i caratteri PET che neanche compaiono sui tasti del Mini? Niente paura... innanzitutto il seguente render potrà servirvi da mappa per questo particolare set di caratteri


Sul lato frontale dei tasti relativi alle lettere (oltre che + - £) troviamo una coppia di caratteri PET. Quello di destra comparirà su schermo tramite la combinazione Shift (maiuscolo) + tasto, mentre quello di sinistra richiede il tasto Windows (Commodore) al posto dello Shift. Ricordatevi che la modalità di inserimento testo del C=64 è di tipo overwrite. Potrete ricavare degli spazi vuoti tra due caratteri con la combinazione Shift+Del (o semplicemente con Ins). Qui trovate tutte le funzionalità della tastiera collegata al mini.

Per salvare o caricare i programmi scritti in Basic?

Innanzitutto inseriamo nel C=64 Mini una memoria usb formattata con il filesystem FAT, dopodiché avviamo il Basic e digitiamo:

LOAD"$",8
LIST

Così facendo viene creato un disco vuoto sul quale potremo memorizzare il nostro programma digitando:

SAVE“NOME”,8

e successivamente caricarlo con:

LOAD“NOME”,8

In questo modo il C=64 Mini crea all'interno della memoria usb il file:
THEC64-drive8.d64
che è l'immagine del nostro disco.

L'unico modo per utilizzare delle rom d64 è proprio quello di memorizzarle nella memoria usb con il nome THEC64-drive8.d64, una per volta.  Fattò ciò, dal basic potremo avviare il gioco con un bel:

LOAD"NOME",8,1 (o LOAD"*",8,1 per i titoli che occupano tutto il disco)

La procedura diventa più macchinosa per quel software (demo, giochi, etc) stipato su più dischi.
Solo tramite un futuro aggiornamento del firmware (fortunatamente già annunciato) avremo a disposizione un metodo più semplice per utilizzare le rom d64. Da questo punto di vista, l'emulazione su PC ha per ora un enorme vantaggio rispetto al C=64 Mini. Vedremo in futuro.

Ecco una carrellata di giochi extra caricati da memoria usb:





In sequenza avrete probabilmente riconosciuto: IK+, Mayhem in Monsterland, il controverso Katakis e il suo spettacolare sequel Enforcer. Titoli che spremono a fondo le capacità tecniche del C=64 (hardware che risale al 1982). Ebbene, l'esecuzione di questi giochi ha confermato l'impressione già emersa testando alcuni dei 64 titoli in dotazione: l'emulazione del C=64 Mini è a tratti impressionante! La fluidità dello scrolling 2D di un gioco come Mayhem in Monsterland è riprodotta in modo magistrale, neanche il Vice su PC arriva a tanto.
Aumentando il tempo di esposizione della fotocamera a qualche decimo di secondo, ho potuto evidenziare l'azione furiosa della grafica bitmap gestita dal C=64 Mini durante una concitata fase di gioco ad Enforcer


Anche lo storico chip audio SID è riprodotto in modo molto fedele, un risultato ben al di sopra delle mie aspettative.


Diamo infine un'occhiata alla spettacolare demo Coma Light 13 pubblicata nel 2012



 

Se avete letto qualcuna delle tantissime recensioni/discussioni sul C=64 Mini, allora saprete già delle critiche rivolte al suo Joystick, esteticamente identico al famoso Competion Pro, ma realizzato con plastiche che non danno affatto una sensazione di solidità. Oltre a ciò, pare che la risposta ai comandi sia afflitta da un leggero ritardo (fino a un decimo di secondo) la cui percezione è però variabile tra gli utenti e dipende molto dal gioco in uso (si consiglia di settare la tv in modalità game). Anche in questo caso dovremo attendere un aggiornamento del firmware. Il TheC64 ha infatti risorse hardware più che sufficienti per ovviare a questo problema:

CPU: Dual-Core ARM Cortex-A7 1GHz Processor
FPU: standard ARM VFPv4-D32 FPU Floating Point Unit
SIMD: NEON (ARM's extended general-purpose SIMD vector processing extension engine)
GPU: Mali400 MP2
VPU: Cedar Engine (Video Processor Unit for audio and video hardware decoding or encoding)
HDMI-transmitter: HDMI CEC (Consumer Electronics Control)
RAM 256 MB
ROM 256 MB

Nulla esclude la futura comparsa di firmware non ufficiali... d'altro canto la scena del C=64 ha sempre regalato diversi hack.

Il mio primo approccio con il TheC64 è stato certamente positivo. Diversi difetti, ma anche importanti qualità e soprattutto un potenziale non pienamente espresso a causa di alcuni risolvibili problemi software. Probabilmente il progetto originale del The64, di dimensioni doppie, con tastiera funzionante, nonché compatibile con le cartucce originali, avrebbe sbancato anche tra i puristi più esigenti, in parte rimasti freddi rispetto alla versione Mini.
Retro Games LTD ha più volte ribadito che quel progetto non è stato assolutamente abbandonato, mostrando anche alcuni render:







Credo che questa azienda meriti fiducia, in quanto essa ha appena dimostrato di saper creare dei prodotti completi e curati in ogni minimo dettaglio. Con gli incassi del TheC64 potrebbero davvero continuare a produrre console e mini-pc (si parla di un piano quinquennale) anziché sparire nel nulla come accaduto ad altri soggetti che in passato hanno provato a sfruttare le proprietà intellettuali della defunta Commodore, promettendo mari e monti, per poi fallire miseramente. La partnership con Cloanto spalanca le porte alla produzione di un Amiga Mini con tanto di sistema operativo 3.x e marchio originale... ma temo sia ancora presto per parlarne.

venerdì 29 settembre 2017

TheC64 MINI - Torna il glorioso C=64




Al Milan Games Week 2017 è stato  presentato il TheC64 Mini. Notizia che è subito rimbalzata da un sito all'altro del pianeta. Sull'onda del successo riscosso da Nintendo con la riedizione mini dei classici NES e SNES, l'azienda Retro Games LTD prova a lanciare la versione ridotta del celebre Commodore 64. Vediamo innanzitutto alcuni render del prodotto:


fonte: thec64.com

e una foto reale:

fonte: everyeye.it

Notiamo subito le due porte laterali per joystick e/o tastiera usb (la keyboard del TheC64 mini non dovrebbe essere funzionante) e la fondamentale uscita HDMI posteriore... non vorrete mica star li a sintonizzare la giusta frequenza sulle vostre tv? Il sistema è ovviamente basato sull'emulazione, ecco infatti la board utilizzata per la dimostrazione al pubblico: 
fonte: tomshw.it


L'emulazione è dichiarata come molto accurata con 64 giochi già installati (sarà quasi certamente possibile caricare tutte le rom che desideriamo). Il firmware offrirà vari filtri grafici, tra cui la simulazione di uno schermo CRT, oltre a delle funzioni di caricamento e salvataggio. Il TheC64 mini verrà commercializzato insieme a un joystick dall'estetica decisamente familiare, un cavo HDMI, il manuale il tutto dentro a una confezione esteticamente molto curata, al prezzo complessivo di 79€.


La distribuzione avverrà a inizio 2018 ed è possibile prenotare il TheC64 da GameStop e Amazon.  I primi modelli potrebbero raggiungere alcuni utenti già questo natale poiché il TheC64 altro non è che l'evoluzione commerciale del THE64, un progetto avviato nel 2016 con questa campagna crowdfunding.

Trailer Ufficiale

venerdì 16 settembre 2016

Mal di Marchio per la CBM smartphone

il marchio non registrato della CBM apposto su un device chiamato LEO (a destra) pressoché identico a quelli venduti a prezzo minore da altri brand (sinistra) (fonte: appdated). Qui e qui troverete invece degli esempi di uso del marchio C=Commodore® su licenza ufficiale.


il giorno 15/09/2016 l'EUIPO (Ufficio dell'Unione europea per la proprietà intellettuale incaricato di gestire i marchi e disegni e modelli comunitari registrati) ha respinto la domanda di registrazione del marchio C=Commodore presentata dalla CBM smartphone nell'aprile del 2015, accogliendo così l'opposizione presentata dalla Commodore Holdings BV



L'opposizione è stata accolta in pieno e pertanto la domanda respinta nella sua interezza. La decisione è dovuta all'estrema somiglianza del logo presentato dalla CBM con quello storico della C=Commodore che nel corso degli anni è finito in mano all'entità giuridica olandese C=Holdings, come d'altronde dimostra la ricca documentazione presentata dai loro legali (scaricabile con una semplice registrazione gratuita al sito EUIPO).

notare la piccola variazione della C di commodore, qui decentrata e simmetrica, rispetto al logo originale


Proprio in questi giorni la CBM sembra essere intenzionata a lanciare un nuovo smartphone (LEO) continuando il loro reboot non ufficiale del marchio C= nell'ambito della telefonia mobile. La decisione della EUIPO è impugnabile, ma c'è da dire che l'azienda CBM che ha presentato la domanda nel 2015 risulta Dissolved dal 23 Agosto, mentre il primo settembre è stata presentata una nuova domanda di registrazione al EUIPO (con lo stesso logo appena respinto) attualmente in fase di analisi (domanda infine scaduta, vedi aggiornamenti).

Aggiornamento 1

Ricevo e pubblico la risposta del CEO della CBM in merito alla notizia data in questo post:

In riferimento al suo articolo "Mal di marchio per la CBM smartphone", vogliamo rassicurare Lei e tutti i suoi lettori che Commodore Business Machines non soffre di alcun mal di marchio. L'accoglimento dell'opposizione di C= Holdings BV da parte dell'EUIPO è parte dei normali procedimenti relativi alle dispute sui marchi, non ha alcun valore legale (è soltanto un database, non un'aula di tribunale) e prevede una serie di appelli e di contraddittori opposizioni etc. che possono durare anche diversi anni. Commodore Business Machine è tuttora presente in UK (dove ha riorganizzato l'azienda), ha recentemente aperto una Srl in Italia e progetta di espandersi anche negli Stati Uniti. Dispone di più marchi figurativi, con elementi verbali e non, con cui è LEGALMENTE autorizzata a produrre e commercializzare il suoi prodotti. Commodore Business Machines è l'unico produttore al mondo a marchio C= presente nei registri IMEI, inoltre è stata categorizzata marchio ufficiale anche da Amazon (solo per citarne un esempio) e ha ottenuto codici UPC ed EAN. La nostra Società si riserva dunque la facoltà di difendersi, sui media e nelle aule preposte, da qualunque atto che possa ledere la sua onorabilità o mettere a rischio gli impegni presi con il pubblico e i suoi investitori.
Cordiali saluti
CEO CBM

Aggiornamento 2 (16/12/2016)

La domanda di registrazione del marchio C=Commodore da parte della CBM Smartphone è stata definitivamente rifiutata



Aggiornamento 3 (2/2/2017)

Dopo il tentativo fallito di registrare il marchio C=Commodore, anche la domanda di registrazione del marchio C=CBM (senza il nome commodore) studiata per aggirare l'ostacolo C=Holding ha ricevuto ben due opposizioni.

Oltre alla puntuale opposizione della C=Holding giunge stavolta anche quella della Polabe Holding NV che qualche mese fa ha dato in licenza il marchio C=Commodore 64 alla Individual Computers.

Aggiornamento 4 (29/3/2017)

Dal database Euipo è sparita la seconda domanda di registrazione del marchio C=Commodore della CBM. Riepilogando: La prima domanda presentata dalla CBM nel 2015 è stata respinta definitivamente. Nel frattempo la CBM ha chiuso e riaperto la società presentando altre due domande di cui una del marchio C=CBM (attualmente bloccata da due contestazioni) e un'altra identica a quella del 2015 che ora non risulta più nel database (forse ritirata o scaduta per qualche motivo).

Aggiornamento 5 (11/1/2019)

Dopo oltre due anni l'EUIPO ha registrato il marchio C=CBM rigettando le opposizioni "Likelihood of confusion" (rischio di confusione) presentate da C= Holdings BV e Polabe Holding NV. Resta da vedere se la CBM utilizzerà legittimamente il figurativo appena registrato, certificando di fatto la propria estraneità all'originale marchio C=Commodore e la sua storia, o se continuerà a proporre a livello di marketing una rinascita della commodore (pressoché inesistente sul piano informatico e tecnologico) attirando il solito vortice di dubbi e critiche già visto con i primi dispositivi android.

Aggiornamento 6 (1/3/2019)

Commodore Business Machines LTD risulta DISSOLVED come già accaduto nel 2016.

Aggiornamento 7 (28/12/2020)

Per evitare di restare coinvolto in possibili questioni legali, ho preferito cancellare le dichiarazioni di alcuni ex collaboratori della CBM, più altri commenti con il nome di un personaggio legato a questo tentato reboot del marchio C=
Resta pressoché intatto l'impianto di libera critica a cui chiunque può partecipare. I commenti saranno ancora soggetti a moderazione. 

venerdì 2 settembre 2016

Di Commodore in Commodore (Individual Computers)

Individual Computers (azienda tedesca specializzata nella produzione di accessori e schede di espansione per gli originali Commodore 64 e Commodore Amiga) ha comunicato di aver acquistato un originale stampo utilizzato dalla grande C= nella produzione del C64c, più la licenza di applicare alle nuove scocche il nome Commodore 64 completo del mitico logo C=



Fermi tutti! Quando si parla di marchio C= è necessario indossare l'elmetto e scavare una trincea perché in genere le cose tendono a complicarsi molto in fretta. Infatti pare che a concedere la licenza alla I.C. sia stata una certa Polabe Holding NV (sede in Lussemburgo) che a sua volta avrebbe acquistato il marchio C= dalla Commodore Holdings BV, la quale a questo punto dovrebbe secondo logica uscire definitivamente di scena. Sul web non esistono notizie riguardanti un passaggio di mano del marchio C= né informazioni sulla società acquirente e per tanto non ci resta che credere a Jens Schönfeld, manager della Individual Computers (persona molto stimata dalla scena del retrocomputing) che ha dato la notizia sul sito dell'azienda. La sola cosa attualmente certa sul marchio C=Commodore è che esso possiede un’unica registrazione attiva sul database WIPO risalente al 2013 e attribuita proprio alla C=Holdings, mentre tutte le altre risultano scadute oppure in attesa di responso, esattamente come la domanda di registrazione presentata dalla CBM e da oltre un anno bloccata a causa della procedura di contestazione aperta neanche a dirlo dalla C=Holdings. 


Ci tengo a sottolineare che quanto appena scritto riguarda la parte pubblicamente visibile concernente il marchio e per tanto potrebbe trattarsi solo della punta di un complesso iceberg fatto di accordi e movimenti che si susseguono ormai da decenni. Nessuno è in grado di affermare chi tra i contendenti (ammesso che lo siano) abbia ragione o meno. Ai posteri ed eventualmente ai giudici l'ardua sentenza... 

Individual Computers intende inoltre riprendere a produrre le schede madri 
C64 Reloaded, divenendo così la prima azienda dopo la chiusura di commodore a vendere dei C64 nuovi di zecca (esclusi probabilmente i chip custom che saranno ricondizionati dall’usato) con tanto di loghi e marchi ufficiali, il tutto a un costo che quasi certamente potrà interessare solo una ristretta nicchia di appassionati, dato che la maggior parte dei nostalgici ricorrono oggi all’emulazione gratuita o a dei C64 usati che si trovano ancora a prezzi piuttosto bassi; senza dimenticare progetti non ufficiali come il The64.