domenica 8 maggio 2011

Pinocchio Cyberpunk (informatica vintage)

Dopo le ultimissime news riguardanti l'avviata produzione in serie della prima macchina Commodore da 17 anni a questa parte... mi concedo un post funambolico per riassumere alcuni concetti già espressi e introdurne di nuovi.
Avrete notato lo strano titolo dell'argomento di oggi, che parodia il Monna Lisa Cyberpunk (Mona Lisa Overdrive) dello scrittore W. Gibson, il quale con i suoi racconti e romanzi introdusse negli anni 80 la profetica visione di un futuro schizofrenico diviso tra la realtà tangibile e quella virtuale.
Personalmente trovo emblematica una frase del capolavoro cinematografico Cyberpunk Blade Runner del 1982 (toh...anno del primo Commodore 64), in cui il bio ingegnere J.F. Sebastian incontrando il replicante Roy Batty, stupito dalla sua magnificenza gli chiese: "Fammi vedere cosa sai fare... ", ricevendo per risposta "ma noi non siamo dei computer... ".
All'epoca, infatti, dai personal o micro computer che iniziavano a entrare nelle case di molti nuclei familiari, si chiedeva solo una cosa... di stupire.
Al giorno d'oggi molte cose sono cambiate e un computer nella maggior parte dei casi è visto come un terminale, un accesso al web o uno strumento per comunicare. Il Pc è molto più simile a un elettrodomestico che a quel "magico" prodotto tecnologico di un tempo.
A suscitare curiosità interesse e meraviglia oggi sono altri tipi di computer, i Tablet, gli smartphone, le console portatili e casalinghe.
Certo, si sa che l'appetito vien mangiando e per quanto riguarda i potenti e versatili sistemi desktop, le vere perle informatiche oggi sono i loro potenti software; è possibile acquistare un computer per le solite attività nel web o office per poi, successivamente, interessarsi a quanto un qualsiasi computer moderno, come ad esempio i Notebook, offrono in termini di potenza anche nella fascia media, cioè delle piccole workstation multicore 64bit con tantissima ram e scheda video dedicata, fino a qualche anno fa qualità molto costose, ma ora magicamente alla portata di tutti.
Ma in questo post del blog, anziché sfociare nell'Hitech preferisco lanciarmi in un'incursione nell'opposta direzione...
Nell'immaginario cyberpunk una figura romantica...notare che il romanzo manifesto culturale di questo genere fantascientifico "Neuromacer" unisce volutamente Neuro con Romancer... è quella del popolo anarchico e sovversivo dei Low Tech; che lottano con mezzi di fortuna combinando tecnologie obsolete ad armi letali di attacco al cyberspace.
Credo che a questa figura s'ispiri nella forma (non di certo nella sostanza) una subcultura vintage legata a una visione radicalmente retrò della tecnologia, parzialmente legata e omaggiante le vecchie glorie passate anni 80, sia 8 che 16 bit...
Molti di loro, credo alcuni anche involontariamente, sono capaci anche di realizzare delle straordinarie opere tecnico informatiche (di cui molte italiane):


Ecco un rifacimento da ZERO con soli componenti elettronici in commercio, dello ZX spectrum, l'8 bit rivalissimo del C=64; un lavoro assolutamente degno di nota





Un bellissimo C=64 laptop!






Case minimalista ispirato all'A500 che liberamente interpreto come un'opera artistica rappresentante un ipotetico spartano e robusto computer Steampunk anni 60 in stile sovietico...



Queste immagini definiscono un concetto a metà strada tra il moderno e il vintage: il Computer Artigianale. Esistono anche esempi più complessi di computer artigianali legati alla deriva amighista degli anni 2000, PowerPc, basati su attuali schede embedded per uso industriale modificate e adattate (a dire il vero un po' in modo forzato...) a sistemi desktop, ma essendo queste una diversamente curiosa realtà ibrida anch'essa né moderna né Vintage, e a mio parere simile al Pinocchio bugiardo del buon Mastro Geppetto, non ho interesse alcuno a trattarli in questo Blog*.
Concludo ricordando che gli originali Commodore erano comunque prodotti industriali per il mercato informatico, ed evidentemente da lì' è necessario ripartire :-)
Quando verranno pubblicati i primi progetti per l'Amiga All in One della nuova Commodore, avrò modo di parlare anche del Design(quello vero...) storico delle macchine Commodore 64 e i successivi Commodore Amiga...

(*) Approfondimenti nella scheda Controinformazione

venerdì 6 maggio 2011

Ready...

Ecco un video che mostra le primissime prove per la produzione in serie del nuovo commodore 64; lo stampo realizzato da Motorola viene caricato nel macchinario e ricomincia l'avventura...
Here is a pre-production video of the new Commodore 64 by Commodore USA, LLC. These are just samples to ascertain fit and polish before production which is scheduled to begin in a week's time. The color is exactly the same but the lighting in the factory doesn't show it properly. The shiny surface is only temporary as the mold is now being textured to obtain the original C64 finish. We would like to thank Motorola Rapid Prototyping Services for their excellent job with the mold and Technicraft Plastics for their services and allowing us to film this historic moment.
Negli ultimi fotogrammi del video si vede anche la confezione del C=64, molto simile alle originali confezioni dei Commodore 64c (l'ammodernamento estetico del c64) e successive evoluzioni Amiga... :-) e gli appassionati, quelli veri, sanno quanto la cura del dettaglio sia importante.

Il Nuovo


Il passato

martedì 3 maggio 2011

E' l'evoluzione caro...



Se volete dare uno sguardo a un ipotetico Amiga del 2011, è probabile che questo video sia un ottimo indizio.
Molti di voi se appassionati di grafica 3D avranno subito riconosciuto il software, Blender, e più precisamente la nuova versione ufficiale Blender 2.5, che rompe con il passato rivoluzionando la vecchia e spartana interfaccia (anche se era molto funzionale nella sua logica interna) la cui comprensione essendo oggettivamente più difficoltosa di quelle degli altri raytracer professionali, aveva in passato scoraggiato molti ad approfondire uno tra i migliori e completi software di Grafica (e non solo 3D), per lo più gratuito.
Il video ritrae un'ottima e impressionante dimostrazione su Intel quad core e scheda grafica Nvidia (non certo un computer tra i più costosi), del nuovo motore di rendering open source "Cycles", presto integrato in Blender, che combina l'uso di cpu e la potenza del calcolo in parallelo delle moderne gpu, per fornire un rendering semi real-time (il video è leggermente accelerato) molto realistico.
Chiunque si occupi di 3D, specie senza una gran esperienza alle spalle, si ritrova spesso a dover fare una quantità enorme di rendering al fine di raggiungere il risultato desiderato. E' facile intuire che ciò determina un notevole impiego di tempo, rallentando seriamente la produttività, e magari scoraggiando anche i grafici alle primi armi.
L'utilità di un simile motore di rendering non può che giovare quindi alla creatività, e il tutto grazie a una migliore distribuzione del carico di lavoro con la gpu che agisce in pratica da potente coprocessore... (filosofia che ricorda molto, come scritto in post precedenti, le qualità di Amiga).
Tutto ciò è possibile grazie alla tecnologia Cuda di Nvidia:

"CUDA è un'architettura di elaborazione in parallelo realizzata da NVIDIA che permette netti aumenti delle prestazioni di computing grazie allo sfruttamento della potenza di calcolo delle GPU (unità di elaborazione grafica).
Sfruttando gli oltre 128 milioni di GPU CUDA-compatibili vendute sino ad oggi, migliaia di sviluppatori di software, scienziati e ricercatori stanno applicando CUDA in una vastissima gamma di settori, fra cui l'elaborazione video, l'astrofisica, biologia e chimica computazionale, simulazione della fluidodinamica, interferenza elettromagnetica, ricostruzione di immagini CT, analisi sismica, ray-tracing e molto altro ancora".

Ciò è anche alla base di una nota applicazione delle schede grafiche Nvidia, Physx, che molti sapranno essere in grado di generare realistiche animazioni, seguendo le leggi fisiche, con una qualità impossibile da ottenere anche con le più potenti CPU in commercio (Video)

Ecco quindi che un binomio di evoluzione grafica: Videoludica-Creativa si riaffaccia al mercato... e come non sottolineare che nel video si vede all'opera Ubuntu, cpu Intel e Schede grafiche Nvidia, vale a dire i principali pezzi del mosaico che comporranno i nuovi e imminenti Commodore Amiga :-)

giovedì 28 aprile 2011

La vecchia fiamma...



Questo Blog ha un preciso obiettivo, quello d'introdurre i vecchi amanti ed ex utilizzatori dei computer Commodore 64 e Commodore Amiga attratti dalle notizie relative alla nuova Commodore, nella dimensione nostalgica del retropc e retrogaming, e di farlo con un linguaggio comprensibile anche ai meno ferrati sugli argomenti tecnici necessari per questo genere di Hobby, il tutto non perdendo mai di vista le possibilità offerte dall'odierna tecnologia sia hardware che software.
Tutto ciò per impedire che il nostalgico percorra inutilmente strade alternative all'informatica mainstream, esaurendo molto tempo e troppo danaro in un percorso "alternativo" deludente e che infine porterebbe probabilmente alle stesse idee e concetti qui espressi.
  Analizziamo quindi come pragmaticamente sia possibile far rivivere una vecchia gloria della storia informatica.
Essenzialmente esistono tre vie maestre: quella vintage del recupero Hardware e Software Originale; i cloni moderni di vecchi computer realizzati con nuova tecnologia, e infine l'emulazione.
Molti trentenni con il pallino o la passione per la tecnologia, provano sempre più numerosi a rivivere le sensazioni gioiose della propria adolescenza cercando di rimettere a nuovo gli ormai obsoleti computer riposti in cantina o nel garage. Ma come tanti altri hobby incentrati sul vintage potrebbe anch'esso rivelarsi parecchio costoso, specie per i modelli di computer che nell'immaginario collettivo godono ancora oggi di una certa fama o rarità.
Chiaramente le condizioni spesso disastrose in cui questi vecchi compagni d'infanzia/adolescenza versano, costringono a ricercare su ebay vari ricambi, espansioni e molte altre loro antiche componenti.
E' chiaro che l'hobby è fine a se stesso, in quanto tali computer per quanto espansi all'estremo, ovviamente resteranno lontanissimi dall'essere ancora oggi utilizzabili per nessuno (a parte i loro videogiochi...eterni...) degli aspetti della vita quotidiana per cui i computer ci sono molto utili; così  come ci furono utili un tempo.
Nel caso in cui non si disponesse più dei computer originali, e i prezzi dell'usato siano molto alti, è possibile ricorrere a dei loro cloni hardware moderni; i più famosi neanche a dirlo sono cloni di Amiga, e tra essi il più interessante è il Natami (Native Amiga).
Il Natami che ancora non è approdato alla decisiva fase finale della commercializzazione (chissà che ciò non possa finalmente accadere con in campo un'azienda ambiziosa quale è C=Usa), punta a riprendere il percorso evolutivo di Amiga all'incirca la dove s'interruppe... non creando, di fatto, un computer moderno, ma quello che sarebbe un bellissimo giocattolo per adulti nostalgici e appassionati di vecchi computer.
Per saperne di più rimando al seguente ottimo articolo

E infine veniamo all'emulazione.
Un ragionamento non propriamente immediato che richiede una certa astrazione, è che tramite emulatore qualsiasi computer moderno X86/X64, è virtualmente qualsiasi computer mai esistito.
Sono stati programmati una miriade di emulatori per Windows, Osx e Linux; in pratica uno relativo ad ogni computer, console e anche videogiochi da sala mai esistiti.
I puristi del retrogame rigettano questo concetto ritenendo l'emulazione un surrogato, ma ho già spiegato che per loro l'hobby consiste prevalentemente nel ricondizionare hardware antico, piuttosto che un uso quotidiano dello stesso.
Un software di emulazione ha invece il compito di eseguire del codice originario scritto appositamente per una qualsiasi macchina traducendolo mediante l'esatta emulazione del processore originario, del chip audio e chip grafici, nelle relative immagini suoni che vedremo nel nostro personal computer.
In genere si può rendere necessario l'utilizzo di un bios (una rom) appartenente alla macchina originale per far funzionare l'emulatore.
Il winuae, lo stato dell'arte dell'emulazione Amiga per windows, infatti, richiede a seconda del modello di Amiga da emulare il suo Kickstart, vale a dire un firmware che inizializza l'hardware Amiga e contenente un nucleo del sistema operativo.
Prendendo ad esempio proprio il Commodore 64, oggi nuovamente commercializzato mischiando aspetto antico e tecnologia corrente, si è esclusa a priori l'ipotesi clone teoricamente realizzabile oggi con una quantità irrisoria di elettronica, e preferendo invece la via dell'emulazione per quel che concerne le vecchie glorie.
Quanto proposto da Commodore Usa sembra la soluzione commerciale più azzeccata per le masse, cioè un hardware moderno con cui guardare un film Hd, o giocare ai vari giochi moderni degli anni 2000 (fino a quelli più recenti adeguando la risoluzione e il dettaglio alle comunque limitate capacità dello ion2) ma ricreando il feeling originale con una scocca la cui qualità è stata già discussa, e presto corroborata da adeguate recensioni.