martedì 13 novembre 2012

Castle Eternity Blender Game


Breve post per segnalare soltanto l'inaugurazione di un sub blog dedicato ai lavori sul remake del classico a 8 e 16 bit Castle Master già discusso in questo post e interamente sviluppato con Blender 2.6x.


A voi anche il primo teaser ufficiale e a risentirci (presto) per nuovi post sul mondo C=


martedì 18 settembre 2012

AmigaOS Sistema operativo o Culto dogmatico?



Attenzione, una visione più ampia del tema trattato in questo post è disponibile con l'eBook gratuito:  "Amiga, da informatica a religione (1985-2013)"

Durante l'acceso dibattito scaturito nel topic di un forum amighista dedicato al C=Amiga MINI, una minoranza di utenti/simpatizzanti AmigaOS 4.x (OS4) & AmigaONE, hanno esibito con orgoglio la loro definizione/dogma di Amiga...

Amiga è quel computer capace di eseguire nativamente AmigaOS,

...che consentirebbe di tracciare una presunta e sostanziale evoluzione di Amiga a partire dal fallimento Commodore fino ad ora (anche se sottoforma di pseudo nicchia del mercato tecnologico). 
Nonostante gli ex utenti Amiga al mondo (forse milioni di persone) da molti anni credono finita, terminata, morta, conclusa, la storica piattaforma informatica varata da Commodore, alcune centinaia di persone tra miliardi di esseri umani informatizzati, sostengono invece il contrario indicando un insieme sconnesso di computer detti AmigaONE come evoluzione diretta e coerente di Amiga sotto ogni aspetto a cominciare da quello tecnico e informatico.

Vediamo un po' allora che genere di coerenza è quella di questi fanboy OS4...

I sistemi operativi noti come Amiga OS sono i seguenti:

1) il Workbench di Commodore dalla release 1.x alla 3.0 (68k) (in seguito aggiornato al 3.1)
2) Amiga OS 3.5 e 3.9 (68k) (dalla release 3.5 il Workbench ritornò ad essere il nome del solo ambiente Desktop, e l'OS rinominato in AmigaOS)
3) AmigaOS 4.x (PowerPC) (tutte le versioni prodotte da Hyperion per una gamma di sistemi dotati di cpu PowerPC)

Gli OS dei punti 1 e 2 sono stati scritti per l'hardware classic (68k), cioè per gli Amiga strettamente attinenti ai modelli progettati e prodotti da Commodore (infatti gli unici universalmente noti e accettati come degli Amiga).

Trattandosi di un ovvio dato di fatto, per tutte queste release di OS3 vale la corrispondenza biunivoca tra: 

computer in cui AmigaOS è eseguibile nativamente <=> Amiga

Il dogma diviene una definizione non inesatta ma inutile e ridondante (ci sarebbero anche i cloni hardware come minimig e una recente nuova versione aga, ma questi esulano dal discorso e dai ragionamenti del post)

Arriviamo ora al controverso OS4 PPC, la cui storia è molto travagliata nonché caratterizzata da diverse battaglie legali e della quale al momento ci interessa solo il fatto che la software house produttrice Hyperion è in possesso del codice originale OS3 fino alla versione Workbench 3.1 (non è perfettamente chiaro però se e quali parti del codice di Aos 3.9 siano il loro possesso)

Quindi sappiamo che i sorgenti originali sono certamente nelle mani di Hyperion; un fattore che nella suggestione complessiva dei fans OS4 avrà l'importante ruolo di feticcio...

L'evoluzione informatica negli ultimi vent'anni ha mandato al macero in ambito desktop le architetture 68k e PowerPC, proclamando vincitrice quella Intel x86, con una recente un'avanzata di Arm che inizia a entrare in questa dimensione grazie ad economicissimi computer sempre più prestanti, dai consumi estremamente contenuti e operativi grazie a delle distro Linux dedicate.

E' utile sottolineare a questo punto che non mai è stato prodotto da Commodore alcun computer su architettura PPC e neanche esiste traccia di suoi progetti in tal senso.

Alcuni programmatori a conoscenza delle complesse vicissitudini delle “reliquie” Amiga, come ad esempio il codice originale di AmigaOS in questione, non hanno problemi a capire e spiegare il perché di una quasi completa riscrittura del sistema operativo OS4 nonostante i sorgenti posseduti da Hyperion...

Non c'è alcun bisogno di conoscere il codice originale per rifare o realizzare elementi chiave di un OS, astraendolo dall'architettura originale, sul quale esiste ed esisteva una vastissima documentazione tecnica fin dai tempi di Commodore.

Infatti OS4 è stato preceduto da due sistemi operativi analoghi come Aros e Morphos, il primo progettato con lungimiranza per non dipendere in modo stretto da una particolare architettura Hardware e l'altro per sistemi PPC come i Mac Apple G4 ... 

Negli anni in cui infuriava una guerra fraticida tra questi figli di AmigaOS, i fans OS4 hanno sempre provato a rafforzare le proprie convinzioni di Purezza Superiore basandosi sul fatto che solo il loro sistema operativo potesse legalmente chiamarsi AmigaOS, nonché l'unico ad avere uno stretto legame con il precedente OS3 grazie ai sorgenti originali a disposizione di Hyperion.
Infatti senza l'oggettiva definizione di una stretta parentela tra OS4 ed OS3 che ponga OS4 più vicino al "predecessore" rispetto agli altri due OS Amiga Like... il core business di Hyperion sarebbe in ultima analisi fondato sul mero sfruttamento del marchio “AmigaOS” in loro possesso. 
Sebbene quest'ultima critica era tutto sommato sopportabile, essa è divenuta insostenibile da quando in campo è scesa C=USA riunendo i marchi Amiga e Commodore nel suo piano di rilancio ampiamente trattato in questo blog.

C=USA è rapidamente divenuta il peggior incubo di questo piccolo gruppo di individui intenti a sostenere delle idee sempre più inverosimili...

(Ad esempio mesi fa in uno dei mille forsennati tentativi di screditare C=USA, una manica di neo-amighisti talebani si erano convinti, partendo da una vecchia pagina web non aggiornata da anni, che i marchi Amiga giacessero effettivamente in stato di abbandono e quindi acquistabili ad una cifra irrisoria; il più stolto di tutti credeva anche di poter rivendere il tutto a C=USA ad un penny il tutto per puro sfregio...)

Il codice di OS4 è chiaramente closed e non si può quindi curiosare su cosa ci sia dentro, tuttavia la logica, insieme a una serie di dati storici, aiuta a capire che fondamentalmente questo legame con OS3 riguarda principalmente la clonazione della sua struttura e riproposizione della “filosofia" (un legame analogo esiste anche in Morphos e Aros, con alcune caratteristiche comuni come ad esempio la compatibilità a livello di api con OS3).
I sostenitori OS4 ai quali evidentemente nulla importa di affacciarsi alla modernità, non vogliono (e non possono) rinunciare all'idea di un tangibile ed esclusivo cordone ombelicale tra OS4 e OS3, pena il crollo dell'intero costrutto mentale che (non si capisce perché) queste persone portano avanti quotidianamente da diversi anni, fino a quella che pare essere ormai divenuta una religione informatica.

Purtroppo per loro, gli adepti del culto dogmatico AmigaOS, a supporto delle proprie tesi non hanno esibito altro che un irrilevante giudizo di gradimento verso OS4 da parte di uno dei creatori dell'originale Aos, un OS risalente ad oltre un quarto di secolo fa... 
Un giudizio di gradimento dunque. Non un'analisi tecnica... ma fumo negli occhi. Risultando persino offensivi nei riguardi di chi aveva provato con calma e pazienza a riportare Amiga in un dibattito quantomeno di natura informatica.

Per tanto il filo al quale gli utenti più fanatici di OS4 restano aggrappati per rispettare il Dogma Supremo di partenza, più che sottile a questo punto appare del tutto immaginario. E d'altro canto non sarebbe neanche comprensibile quale vanto possa mai essere per OS4 uno stretto legame nel 2012, fino al livello dei sorgenti, con un sistema operativo tanto antico e creato per le risorse hardware di computer vecchi fino a oltre 20 anni fa (motivo per cui os4 è stato infatti totalmente riscritto), ma si sa che negli ambienti fondati su un dogma la ragione e la logica non sono certo di casa... da qui capirete facilmente il perché dell'immagine scelta per questo post (qui  in versione wallpaper FullHD).

Il busines degli AmigaONE di fatto si basa sull'applicazione di stickers su Hardware obsoleto mal supportato di volta in volta da Hyperion con il suo OS4 e cioè dei computer PPC  con il peggior rapporto prezzo/prestazioni della storia dell'informatica, che nulla hanno da spartire con i Commodore Amiga originali.

Secondo la definizione/dogma fin ora trattata se Hyperion realizzasse un porting di OS4 per una qualsivoglia architettura X questa diverrebbe istantaneamente Amiga (fosse anche l'hardware di una stampante multifunzione o di un tostapane) e a ruota una qualche improvvisata azienda potrebbe apporre l'adesivo AmigaONE... e tanti saluti all'evoluzione diretta e coerente da Amiga Classic ad AmigaONE professata fin'ora dai ministri del culto.

Tale ragionamento spiega il perché Hyperion mai procederà ad un porting di OS4 su x86, visto che il loro business trova ragion d'essere anche e soprattutto grazie alle convinzioni di natura dogmatica dei propri clienti, tra le quali rientra anche una sorta di antico odio e rivalità verso l'architettura Intel evoluta, economica e prestante.

Alla luce di ciò divengono molto più che grottesche le critiche storicamente rivolte a C=USA da parte dei sostenitori OS4, dato che C= impiega Hardware mainstream attuale e pienamente supportato dal C=OS Linux...  oltretutto un Hardware dove può essere eseguito Aros nativamente e/o in macchina virtuale. gettando così al macero anche OS3, considerato che Aros ha conquistato pure gli originali Amiga 68k con tanto di un nuovo kickstart open source.

Per liquidare questa sorta di delirante e patetico misticismo dei fanboy AmigaOS ed AmigaONE e fare un discorso conclusivo più serio, possiamo prendere a riferimento Apple e capire da essa che uno stretto legame tra hardware di epoche differenti neanche in quel caso esiste... la casa di cupertino nell'ovvio intento di produrre macchine competitive è passata seguendo l'evoluzione tecnologica per le famiglie di cpu: 68k, PPC, X86, con relativi stravolgimenti del sistema operativo MacOS e che ora ha creato un ecosistema dove iphone, ipad (iOS) stanno diventando di importanza cruciale secondo un raffinato business model che potrebbe mettere in crisi lo stesso computer generico, influenzando pesantemente l'operato della concorrenza (qualcuno ha detto windows 8 e Ubuntu?).

Quindi, in qualsiasi modo la si pensa, negare la parentela tra hardware attuali (C=AMIGA, AmigaONE etc) con gli unici e veri Amiga di 15/25 anni fa è solo un atto di obiettività non mirato a compiere discriminazioni o peggio denigrazioni, in quanto come logica e fatti dimostrano restano tutte realtà oggettivamente aliene ad Amiga e legate a quella dimensione originale soltanto grazie al mero sfruttamento di marchi.

Cosa realmente agli occhi dell'utente finale (ex amighista o meno che sia) è importante per arrivare ad un giudizio finale? A mio parere trattandosi di computer generici, oltre al feeling finale che include anche elementi estetici e di forma (Apple docet), bisogna tenere conto soprattutto del software disponibile, dello stato evolutivo dell'os impiegato e quindi del rapporto prezzo/prestazioni (tutte caratteristiche nelle quali gli amiga originali eccellevano)

Se invece se ne vuole fare una questione di "credo" o "sentimentale"... ok... ma i sentimenti non alterano i risultati oggettivi dei bench e non portano a uno sconto sul prezzo finale (anzi... può portare a prezzi fuori ogni logica del mercato, mode incluse, come l'assurdo e fallimentare AmigaONE x1000 ha inequivocabilmente dimostrato)



lunedì 27 agosto 2012

Commodore in marcia...


A partire dal drammatico fallimento di quella che resta una tra le più importanti case produttrici di personal computer della storia, la strada di Commodore ed Amiga è purtroppo precipitata all'interno di una sterminata valle di lacrime ricolma di controversie legali, nonché antichi disaccordi e dissapori, che nell'insieme hanno castrato ogni possibile evoluzione sul fronte tecnologico-informatico.
Negli anni trascorsi dal 1994 fino all'ingresso in scena di C=USA, qualche azienda aveva anche provato a sfruttare il Brand Commodore per vendere diversi tipi di prodotti tecnologici, ma senza alcun successo e non divenendo mai un riferimento fisso per la rinascita di una comunità nuovamente all'insegna della grande C=
Se il marchio Commodore non era certo finito in buone mani, un destino persino ben peggiore attendeva la piattaforma Amiga.
A-Inc ha praticamente riposto nel fondo di un polveroso armadio il marchio Amiga per molti anni, lasciando che il diverso e di minore importanza marchio "AmigaOS" (ex Workbench più il relativo codice) gli venisse "strappato" da un'insignificante e del tutto incompetente software house belga (Hyperion), che per 10 lunghi anni è riuscita a vivacchiare commercializzando un sistema operativo vintage (OS4), tratto dal Workbench 3.x, che ad oggi si presenta come un prodotto costoso e arretrato, assolutamente inutile e per di più scritto per delle terribilmente limitate routerboard PowerPC quali l'AmigaONE X1000... un computer già analizzato a fondo in questo post e pesantemente criticato dalla stragrande maggioranza di ex Amighisti.

Nell'ultimo anno e mezzo (in pratica dalla nascita di questo blog) abbiamo visto quanto l'informazione tecnologica mainstream abbia globalmente salutato con interesse ed entusiasmo la nascita del progetto di Commodore Usa.
Di conseguenza iniziano a comparire anche delle analisi più approfondite, condite da interviste al CEO della nuova Commodore, che inquadrano meglio l'incessante marcia dello storico Brand nella sua era a 64 bit (riferendoci anche alle distro linux C=OS Vision e l'imminente Fusion per i nuovi Amiga Mini/1000x)
Da un'intervista del prestigioso network USA CBS / Zdnet ecco una sfilza di belle immagini che ben rappresentano l'operato della nuova Commodore con i suoi prodotti, tra i quali chiaramente i nuovi Amiga (il cui rilancio è attualmente in corso d'opera):

















Al seguente indirizzo potete ascoltare l'intervista al CEO Barry Altman

giovedì 16 agosto 2012

Sony Playstation e il dopo C=Amiga...


Indubbiamente Commodore Amiga ha avuto un ruolo centrale nella produzione videoludica di quella che possiamo intendere come l'epoca a 16 bit, molti giochi pubblicati per la storica piattaforma Amiga (magari poi convertiti su altre) sono da considerarsi seminali per l'evoluzione successiva del videogioco inteso non solo come strumento d'intrattenimento adolescenziale, ma quale nuovo media capace di veicolare i medesimi elementi artistici fino ad allora tipici delle produzioni cinematografiche, basti pensare alla mitica serie della Delphine Software con i suoi splendidi giochi Cinematique, o anche alle dichiarazioni di Fumito Ueda, creatore della trilogia Ico - Shadow of the colossus - The last Guardian, che si è detto fortemente influenzato dal capolavoro degli anni 90 Another World.
Questo è potuto accadere grazie a tutti quei talentuosi sviluppatori che su Amiga hanno iniziato (e magari anche concluso) la propria carriera. Dopo il fallimento C= infatti il gaming ha continuato ad evolversi soprattutto su Dos/Windows e ovviamente su Playstation, dominatrice indiscussa di tutta la seconda metà degli anni 90.

La console Playstation rispetto agli Amiga più evoluti (dotati quindi di CPU > 68020 con fast ram, 32 bit e chipset AGA), possedeva un hardware molto più potente e abbastanza ben congegnato non solo per la grafica 2D ma sopratutto per un utilizzo massiccio della grafica 3D che rappresentava in quel periodo la vera avanguardia dei videogiochi... 
Per capire il funzionamento del complesso sistema grafico della PSX può essere utile questo articolo dal quale estrarrò solo la parte più interessante per questa retrospettiva, vale a dire le capacità della PSX nella grafica 2D:
"L’ultimo e fondamentale elemento del complesso grafico della playstation è la vera GPU, una piccola perla di chip datata 1995. E’ principalmente demandata all’elaborazione della grafica bidimensionale, ma si occupa anche di coordinare l’output a video dei risultati del GTE. E’ capace di gestire fino a 16.7 milioni di colori, una risoluzione massima di 640×480, elabora un massimo di 4000 8×8 pixel con dimensionamento e rotazione individuali. Può gestire più sfondi contemporaneamente ed effetti di parallasse/scaling. Gestisce luci, ombre e texture risultati dai calcoli del GTE e dei coprocessori. Ha 1 Mb di Video Ram"
Si tratta quindi di una tecnologia decisamente più avanzata dell'ormai obsoleto chip grafico Lisa degli Amiga AGA, capace di gestire fino a 256 colori in ogni risoluzione da una palette a 24 bit (non esisteva ovviamente alcun coprocessore dedicato alla grafica 3D), un sistema grafico purtroppo mai rinnovato a causa del prematuro fallimento della grande C= 

Il salto generazionale tra le due macchine fu così a dir poco notevole e per evidenziare ciò prenderemo proprio spunto dal seguito di ProjectX, X2 No Relief (1996) (Video), recensito dal sito Retrogamer.it (offline nel 2016) e del quale riporto questo appassionato stralcio:
“Rico Holmes inietta all’impianto estetico un qualcosa di allucinogeno, imprimendovi chiazze di colore potenziato e sfondi da accecamento per rinsaldare la sua visione, la sua tecnica di disegno votata agli eccessi. Non vi sono parole per descrivere la congestione dei fondali, del dettaglio, delle animazioni. Tutto quello che si può dire, evitando qualsiasi retorica forma di autocompiacimento per via dell'Amiga che è in noi, è che agli occhi dell'interlocutore si presenta un massiccio quantitativo di grafica bidimensionale nei fondali, e pre-renderizzata nelle astronavi nemiche. Ne scaturisce una commistione di grafiche dolciastre, che procura all'aspetto di insieme un carico di sedici milioni di tonalità ascendenti verso l'esaurimento della percezione cromatica. Alla accuratezza dei disegni si amalgama una situazione di sparo luminosa (Alpha Blending) con animazioni pseudotridimensionali di astronavi grosse tutto lo schermo. Il risultato finale è un affresco hi tech piuttosto stiloso, che si nutre di sensazioni elettrostatiche radicali: le saturazioni si adeguano a un parallasse esasperato, deflettente sofisticato una fantascienza che appare indefinibile. Decisamente cult la metropoli del primo livello, avvolta nella trasparenza bluastra dei fari e di grattacieli il cui dettaglio rimanda alla verticalità di Cyber City Oedo. Il rosso di questo sole malato ripiega nella tradizione, ricostruisce sul 32 bit la visione arcadista di un coin-op”


Elenchiamo ora tutta una serie di titoli che per genere, origini e software house sono direttamente riconducibili all'epoca di Amiga e della cui softeca possono essere considerati dei veri e propri "fratellini"


Team 17

Worm Armageddon (Video)


Bitmap Brothers

Z (Video)
Speedball 2100 (Video)



Westwood Studios

Dune 2000 (Video)


Dice

True Pinball (Video)


Revolution Software

Broken Sword: Il segreto dei Templari (Video)


Bullfrog

Populous the beginning (Video)
Theme Park World (Video)


Psygnosis

The Adventures of Lomax (Video)


Eric Chahi

Heart of Darkness (Video)


DMA Design

Grand Theft Auto (Video)
Grand Theft Auto 2 (Video)


Magnetic Fields

Mobil 1 Rally Championship (Video)


E anche una menzione speciale per il gioco Oddworld: Abe's Oddysee (Video) che amplia e porta al massimo livello un Gameplay nato con il leggendario Flashback su Amiga